Giorno di pausa per il Festival ieri. Credo possa aver fatto bene a Pippo Baudo e compagnia. Anche se, seppur in pausa, non è stata assolutamente una giornata facile. Le polemiche di cui appunto ho già parlato, e l'esclusione, causa plagio, di Loredana Bertè con il suo testo Amore e Musica, hanno reso comunque, in ogni caso, molto "tribolate" le passate ventiquattro ore di Festival. Ieri notte però, ad un orario certamente più accettabile, è andato in onda il DopoFestival. Eh si, di "dopo" c'era poco vista la pausa della manifestazione, ma di spettacolo invece c'era tanto. Devo essere sincero. Il DopoFestival di Elio e le Storie Tese rappresenta una di quelle sorprese in positivo, che raramente avvengono ai miei occhi, per quanto riguarda la tv. Ero convinto che la trasmissione non sarebbe stata tra le mie preferite, eppure ora sono pronto ad ammettere le mie colpe. La puntata di ieri sera, infatti, credo sia stata una delle più divertenti in assoluto, almeno tra le più recenti edizioni. Una surreale presentazione di Elio, la simpatica complicità degli altri componenti del gruppo, la innegabile bravura di Lucilla Agosti, e la divertentissima presenza di Lucia Ocone, hanno reso tutto molto godibile. E dopo il litigio di lunedì scorso, ieri si è dato spazio al divertimento ed alle risate. Come fare a non ridere sull'interrogativo dell'intera edizione che attanaglia oramai tutti noi: il significato di alcuni versi della canzone di Anna Tatangelo. Come non promuovere a pieni voti il surreale "reality", Vita da Cammariere? Una trovata a dir poco geniale. Ieri poi tutto si è reso ancora più divertente a causa della infinita almeno quanto rumorosa risata di Mietta, colta da una improvvisa crisi irrefrenabile di divertimento.
Un prodotto innovativo, divertente, leggero. Capace di coniugare il classico contenuto del DopoFestival (commenti, critiche) con lo stile storico ed irriverente della comicità irresistibile del gruppo musicale. Tra "audiovisivi" pronti da mandare in onda, ed "esclusive per il Dopofestival", l'intero gruppo, ogni sera vestiti in rappresentanza di un diverso decennio italiano, sta portando a conclusione una edizione forse indimenticabile del DopoFestival. Anche in televisione, molto raramente, bisogna ricredersi...
Ecco uno dei momenti più divertenti di questo dopofestival, quello della "morte di Giulio Cesare".
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