giovedì 21 febbraio 2008

PIPPO BAUDO...NONOSTANTE L'ALTEZZA, SARA' LA "SPALLA" DI CHIAMBRETTI


Ecco una interessante intervista a Pippo Baudo. Sempre più vicino Sanremo, e sempre più frequenti le dichiarazioni di Baudo. Oddio sembra davvero paradossale. Dall'alto della sua altezza, il presentatore storico della kermesse, si autodefinisce "spalla" di Piero Chiambretti. Buona lettura.
Con suo sommo piacere, Pippo Baudo vive al Teatro Ariston. Prove fino alle due di notte («Siamo indietro» sospira), riunioni con gli autori, un occhio al copione, l'altro alla scena: il festival di Sanremo comincia lunedì. Arriverà Emilio Fede come giurato di qualità. «È la prima volta», scherza il direttore del Tg4 «sarò obiettivo, nessuna canzone in gara è scritta da Apicella e Berlusconi...». Tra gli altri giurati, ci sarà Gloria Guida. Intanto Francesco Renga ironizza sulla sua assenza come superospite:«Mi sarebbe piaciuto ma Baudo non me l'ha chiesto. Ho la macchia di aver vinto con la persona lui odia di più al mondo, Bonolis». Baudo, al tredicesimo festival, fila come un treno tra giornali, balletti e campagna elettorale. Non ha chiuso il mondo fuori dal teatro.
Baudo, l'anno scorso disse che si assumeva il compito di Bartali quando vinse il Tour de France, nel '48, e c'era stato l'attentato a Togliatti: distrarre il Paese. Quest'anno si vota.
«C'è un clima strano ma non bisogna confondere politica e spettacolo. A furia di confondere tutto, lo spettacolo diventa politica e la politica spettacolo. Per protagonismo s'invade il campo, invece di far riflettere la gente, la confondiamo».
Fiorello ha invitato a stracciare le schede.«Io non l'avrei fatto assolutamente, non mi sarei assunto questa responsabilità. Così mettiamo in crisi la democrazia».
Come si fa un Festival con la par condicio?«Dobbiamo far convivere ironia e serenità, faremo uno show divertente ma non stupido. Poi ci sono le canzoni, le abbiamo selezionate prima ma sembrano scritte per questo momento politico. Raccontano il Paese, al 50% affrontano temi sociali».
È vero che Chiambretti si collegherà dal salotto di una casa?«Sì, e farà inchieste in giro per la città. Siamo diventati molto amici lavorando insieme. Piero è intelligente, pieno di idee, mi diverte fare la sua spalla».
Quindi SuperPippo non si mangerà tutto il palco.«Assolutamente. "Copresentiamo",se così si può dire. Non ci sarà il Baudo potente, onnipresente. Farò la spalla, il gioco è quello».
Mediaset ha rivoluzionato il palinsesto per Sanremo.«Ognuno deve fare il proprio gioco ma in fondo mi fa piacere, vuol dire che sono preoccupati».
Lei sfida se stesso: la impensieriscono gli ascolti?«Ho la coscienza di fare bene, faremo un varietà inserito nel festival. Il varietà sono bolle di sapone, ma vanno messe bene in fila. E poi Andrea Osvart e Bianca Guac-cero sono una rivelazione».
Sarà, ma è ricaduto nel cliché: la bionda e la bruna.«No, guardi, il vallettismo è finito. Oggi non basta essere belle, in tv ci sono sempre meno ragazze carine e sculettanti che non sanno fare niente. Devono dimostrare di saper fare qualcosa».
L'anno scorso il direttore Del Noce, come dire, le sparava dalla sua stessa trincea. Adesso come va?«Rapporto idilliaco, ci sentiamo anche poco: lui si fida moltissimo».
Silvia Fumarola
per "La Repubblica"

2 commenti:

  1. ma quale spalla!
    sarà sempre lui a fare tutto,salvo qualche gag in cui reciterà la parte del conduttore caduto dal pero!

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  2. Sal
    anche io credo che alla fine Pippo farà tutto lui, però tra lui e Chiambretti vedo una complicità che lo stesso Baudo ha con pochi....secondo me ci sarà qualche sorpresa a riguardo..

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