E' terminata la terza e ultima puntata di Non esiste più la mezza stagione, lo show che doveva riportare in noto Trio Lopez-Marchesini-Solenghi in tv. Ebbene obiettivo fallito. Oddio, i tre artisti sono tornati in tv, ma solo con le loro maschere, con le loro espressioni. Come se avessero indossato un polveroso costume in disuso da decenni e che questo, causa il tempo passato, tenda ad andare stretto, palesemente fuori misura. Sono tornati eccome, e per un appassionato come me, è stato comunque, in ogni caso, un grande piacere. Anche se avessero messo i fermo-immagine dei loro simpatici faccioni sulla prima rete nazionale, si sarebbe trattato in ogni caso di un mio piacere. Ma loro sono troppo bravi per fare questo. Loro hanno troppo talento. Hanno troppo talento per limitarsi a spolverare ciò che è stato fatto negli anni passati. Sono troppo comici per limitarsi a delle limitate "macchiette" o riproposizioni di sketch radiofonici. Loro sono il trio. Sono tre artisti che hanno condizionato la comicità di un intero decennio. Non possono però rimanere attaccati a quella loro stessa immagine. Loro possono, a differenza di altri che poi ci provano anche se senza risultati, loro possono davvero, ne hanno tutti i mezzi. E questa volta sembra non abbiano voluto. La puntata di stasera è andata giù, come un semplice bicchiere d'acqua, con la consapevolezza e la tristezza che quell'acqua aveva tutte le carte in regola per essere spumante. I Promessi Sposi sono stati il fil rouge dell'intera puntata, motivo di tante ed infinite risate. Ed è già finito. E' già finito un qualcosa che aveva tutte le carte in regola per rappresentare solo un nuovo inizio, e non una nuova fine. Era appunto questa la mia speranza. Che questa trasmissione fosse "un nuovo inizio, e non una nuova fine". La nota dolce arriva nel finale, quando Massimo Lopez, abbracciato stretto ad Anna Marchesini e Tullio Solenghi, nello scroscio di applausi della piccola Aula Magna, afferma "a presto!", nella emozione generale, soprattutto dei protagonisti. Lo spero davvero. A presto.
domenica 23 marzo 2008
TERZA PUNTATA DEL TRIO MARCHESINI-LOPEZ-SOLENGHI...COMMENTI E GIUDIZI
E' terminata la terza e ultima puntata di Non esiste più la mezza stagione, lo show che doveva riportare in noto Trio Lopez-Marchesini-Solenghi in tv. Ebbene obiettivo fallito. Oddio, i tre artisti sono tornati in tv, ma solo con le loro maschere, con le loro espressioni. Come se avessero indossato un polveroso costume in disuso da decenni e che questo, causa il tempo passato, tenda ad andare stretto, palesemente fuori misura. Sono tornati eccome, e per un appassionato come me, è stato comunque, in ogni caso, un grande piacere. Anche se avessero messo i fermo-immagine dei loro simpatici faccioni sulla prima rete nazionale, si sarebbe trattato in ogni caso di un mio piacere. Ma loro sono troppo bravi per fare questo. Loro hanno troppo talento. Hanno troppo talento per limitarsi a spolverare ciò che è stato fatto negli anni passati. Sono troppo comici per limitarsi a delle limitate "macchiette" o riproposizioni di sketch radiofonici. Loro sono il trio. Sono tre artisti che hanno condizionato la comicità di un intero decennio. Non possono però rimanere attaccati a quella loro stessa immagine. Loro possono, a differenza di altri che poi ci provano anche se senza risultati, loro possono davvero, ne hanno tutti i mezzi. E questa volta sembra non abbiano voluto. La puntata di stasera è andata giù, come un semplice bicchiere d'acqua, con la consapevolezza e la tristezza che quell'acqua aveva tutte le carte in regola per essere spumante. I Promessi Sposi sono stati il fil rouge dell'intera puntata, motivo di tante ed infinite risate. Ed è già finito. E' già finito un qualcosa che aveva tutte le carte in regola per rappresentare solo un nuovo inizio, e non una nuova fine. Era appunto questa la mia speranza. Che questa trasmissione fosse "un nuovo inizio, e non una nuova fine". La nota dolce arriva nel finale, quando Massimo Lopez, abbracciato stretto ad Anna Marchesini e Tullio Solenghi, nello scroscio di applausi della piccola Aula Magna, afferma "a presto!", nella emozione generale, soprattutto dei protagonisti. Lo spero davvero. A presto.
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