Estate. Come la migliore delle Epifanie che tutte le feste si porta via, la stagione più calda dell’anno porta via, televisivamente parlando, il meglio, o quantomeno il ritenuto tale, che il tubo catodico possa offrirci. “Sei calda come i baci che ho perduto; sei piena di un amore che ho perduto che il mio cuore vorrebbe cancellare” diceva Bruno Martino nella sua canzone intitolata, per l’appunto, Estate. Ma la bella stagione si fa sentire anche in quegli studi, in quei corridoi che in altri periodi dell’anno sono affollati da personaggi in attesa di andare in onda nel primo caso, in cerca di programma o di occupazione nell’altro. E mentre ai piani alti delle varie aziende si rifiniscono gli ultimi dettagli di quelli che saranno i palinsesti proposti a partire da Settembre, oppure ci si ritrova con le scrivanie zeppe di pile di intercettazioni da leggere e commentare, l’espressione delle stesse aziende, ovvero le varie trasmissioni e i vari programmi, chiudono le serrande. In realtà la Tv non va proprio in ferie in toto anche perché c’è sempre qualcosa che in onda va. Le due ammiraglie, in particolare, deliziano i loro telespettatori con le loro assuefacenti repliche, che siano esse di telefilm – in particolare RaiUno, con il suo palinsesto eternamente replicato da più di 10 anni ad oggi, con i vari Rex, Signora in giallo, Derrick, Medico in Famiglia e chi più ne ha, più ne metta senza tralasciare i sempreverdi e sempre tedianti Carabinieri e Una mamma per amica dell’ammiraglia dell'azienda di Cologno Monzese – o di show trasmessi poco meno di 9 mesi prima – come fa Canale 5 con il suo Ciao Darwin -.
Poche le novità, anche se non correttamente definibili tali, come il nuovo people show d’accesso al prime time di Frizzi, una Botola cotta e ri-cotta all’ennesima potenza frutto del miscuglio del meglio di varie trasmissioni oramai appartenti al passato, o le prime visioni di soap come Julia da una parte e di My Life dall’altra, anche se su quest’ultima ci sarebbe da sottolineare una cosa, quale quella di essere un prodotto spacciato tale, in quanto la sua prima messa in onda risale all’anno scorso sotto il nome di “Segreti e Passioni” nella fascia pre-prima serata di Rete 4 raccogliendo ascolti miserrimi, mai oltre il 3%. Inutile spendere parole su quelli che sono i day-time delle rete così definite minori o piccole, sulle quali “spiccano” la sesta o settima (oramai si è perso il conto) riproposizione di Distretto di Polizia - su Rete 4 per gli aficionados - o quelle dei telefilm Buffy e Smallville collocati in fascia mattutina su Italia 1, dell’oramai defunta Friends nel presera di RaiDue o di Terra Nostra, questa volta dalla cadetta Mediaset a RaiTre. Insomma, nessuna rete si sottrae alla bella, non costosa e mai fruttuosa replica. Stesso e medesimo discorso per le prime serate e le seconde seppure ci sia da sottolineare la messa in onda di determinati premi che vanno dal più stravagante al più autorevole, a partire dall’Oscar del Vino della Clerici al premio Sirmione di Frizzi passando per il premio Strega, ai futuri Napoli, prima e dopo della Balivo alla serata per Padre Pio di Giletti. E, sembrerà strano, ma quasi quasi, arrivati a questo punto, si è in dubbio se scegliere la terza messa in onda de I Cesaroni o del Ciclone in Famiglia o se seguire la serata finale del Festival di Castrocaro dalla fortunata Eleonora Daniele. Anche se c’è un dubbio che assale alcuni appassionati del mezzo televisivo: ma quella fiction sulla Tv, sulla moda, sul costume degli anni ’60 che ritornerà in autunno costa proprio tanto riproporla, dato che potrebbe fare affezionare altri telespettatori, o magari, se proprio non si può, quella sulle vicende che accadono nella più bella e costosa isola del napoletano? Logiche oscure. Una cosa positiva, però, da segnalare, a parte le inevitabili ironie del caso, c’è ed è un una nota di merito tutta da attribuire alle reti guidate da Antonio Marano e da Luca Tiraboschi, rispettivamente RaiDue e Italia1: le serie in prima tv. Che siano stati spezzettati nel loro naturale corso, come nel caso di Ghost Whisperer alla metà della seconda stagione interrotta in pieno inverno per chissà quale oscura ragione, o che siano all’inizio di una prima, come il complicatissimo e l’intrecciatissimo Vanished o il difficile Brothers & Sisters, o di una terza, come il ricco di suspence Prison Break – ma perché, se è estate, e quindi fuori da ogni logica d'ascolto, deve essere mandato alle 23 di ogni venerdì? Si eleva un sonoro "chissà!" -, tutti questi telefilm, alcuni dei tanti che sono e che andranno in onda, ottengono ascolti soddisfacenti, con le dovute eccezioni che confermano, ovviamente, la regola.
Ed è questa l’estate televisiva generalista, un continuo ed un perpetuo copia ed incolla di anno in anno, senza volontà o senza le forze di voler produrre qualcosa, sia per mancanza di budget (si dice, infatti, che i dilettanti ispettori protagonisti del gioco I Soliti Ignoti siano stati delusi proprio perché le casse in quel di Viale Mazzini languono) sia per il non voler investire in progetti dal dubbio successo. “Tornerà un altro inverno; cadranno mille petali di rose” continuava il compositore romano nel suo successo. Se permettete, parafraso e contorno: “Tornerà un altro inverno (ricco di trasmissioni nuove o non); cadranno mille petali di rose (ed il freddo ed il gelo porteranno la gente a casa per la gioia di chi sta lavorando ancora adesso in quei caldi uffici)”. Con la speranza che questa sia l’ultima estate chela Tv metta il cartello
Poche le novità, anche se non correttamente definibili tali, come il nuovo people show d’accesso al prime time di Frizzi, una Botola cotta e ri-cotta all’ennesima potenza frutto del miscuglio del meglio di varie trasmissioni oramai appartenti al passato, o le prime visioni di soap come Julia da una parte e di My Life dall’altra, anche se su quest’ultima ci sarebbe da sottolineare una cosa, quale quella di essere un prodotto spacciato tale, in quanto la sua prima messa in onda risale all’anno scorso sotto il nome di “Segreti e Passioni” nella fascia pre-prima serata di Rete 4 raccogliendo ascolti miserrimi, mai oltre il 3%. Inutile spendere parole su quelli che sono i day-time delle rete così definite minori o piccole, sulle quali “spiccano” la sesta o settima (oramai si è perso il conto) riproposizione di Distretto di Polizia - su Rete 4 per gli aficionados - o quelle dei telefilm Buffy e Smallville collocati in fascia mattutina su Italia 1, dell’oramai defunta Friends nel presera di RaiDue o di Terra Nostra, questa volta dalla cadetta Mediaset a RaiTre. Insomma, nessuna rete si sottrae alla bella, non costosa e mai fruttuosa replica. Stesso e medesimo discorso per le prime serate e le seconde seppure ci sia da sottolineare la messa in onda di determinati premi che vanno dal più stravagante al più autorevole, a partire dall’Oscar del Vino della Clerici al premio Sirmione di Frizzi passando per il premio Strega, ai futuri Napoli, prima e dopo della Balivo alla serata per Padre Pio di Giletti. E, sembrerà strano, ma quasi quasi, arrivati a questo punto, si è in dubbio se scegliere la terza messa in onda de I Cesaroni o del Ciclone in Famiglia o se seguire la serata finale del Festival di Castrocaro dalla fortunata Eleonora Daniele. Anche se c’è un dubbio che assale alcuni appassionati del mezzo televisivo: ma quella fiction sulla Tv, sulla moda, sul costume degli anni ’60 che ritornerà in autunno costa proprio tanto riproporla, dato che potrebbe fare affezionare altri telespettatori, o magari, se proprio non si può, quella sulle vicende che accadono nella più bella e costosa isola del napoletano? Logiche oscure. Una cosa positiva, però, da segnalare, a parte le inevitabili ironie del caso, c’è ed è un una nota di merito tutta da attribuire alle reti guidate da Antonio Marano e da Luca Tiraboschi, rispettivamente RaiDue e Italia1: le serie in prima tv. Che siano stati spezzettati nel loro naturale corso, come nel caso di Ghost Whisperer alla metà della seconda stagione interrotta in pieno inverno per chissà quale oscura ragione, o che siano all’inizio di una prima, come il complicatissimo e l’intrecciatissimo Vanished o il difficile Brothers & Sisters, o di una terza, come il ricco di suspence Prison Break – ma perché, se è estate, e quindi fuori da ogni logica d'ascolto, deve essere mandato alle 23 di ogni venerdì? Si eleva un sonoro "chissà!" -, tutti questi telefilm, alcuni dei tanti che sono e che andranno in onda, ottengono ascolti soddisfacenti, con le dovute eccezioni che confermano, ovviamente, la regola.
Ed è questa l’estate televisiva generalista, un continuo ed un perpetuo copia ed incolla di anno in anno, senza volontà o senza le forze di voler produrre qualcosa, sia per mancanza di budget (si dice, infatti, che i dilettanti ispettori protagonisti del gioco I Soliti Ignoti siano stati delusi proprio perché le casse in quel di Viale Mazzini languono) sia per il non voler investire in progetti dal dubbio successo. “Tornerà un altro inverno; cadranno mille petali di rose” continuava il compositore romano nel suo successo. Se permettete, parafraso e contorno: “Tornerà un altro inverno (ricco di trasmissioni nuove o non); cadranno mille petali di rose (ed il freddo ed il gelo porteranno la gente a casa per la gioia di chi sta lavorando ancora adesso in quei caldi uffici)”. Con la speranza che questa sia l’ultima estate che
“In ferie dal 31 maggio al 1 settembre. P.S. Se mi cercate, aspettatemi godendovi le repliche”
Ottimo post! Informato ed accurato. Bravo!
RispondiEliminaE' una vergogna soprattutto per la Rai. Paghiamo un canone e non c'è alcun rispetto.
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