sabato 23 agosto 2008

PAOLA BARALE INVIATA DE "LA TALPA": SINTOMO DI INCOERENZA?

Una delle showgirl e conduttrici italiane più in voga negli anni ’90 e tutt’oggi famose, per essere stata la valletta storica de La ruota del fortuna quando ancora era in onda su Canale5 al fianco di Mike Bongiorno, per aver presentato La sai l’ultima? con Gerry Scotti nel 1995, per poi essersi destreggiata tra le burle e gli scherzi de Il grande bluff insieme a Luca Barbareschi e per, infine, essere stata la primadonna della Buona domenica di Maurizio Costanzo sino agli inizi del 2001, è senz’ombra di dubbio Paola Barale. Indimenticata agli occhi del pubblico italiano anche per la sua incredibile somiglianza con la popstar internazionale Madonna, la ragazza di Fossano, come generalmente è chiamata, come ben sapranno gli appassionati dei rumours televisivi che trovano diffusione maggiore quando minore è il tempo che separa il dilagare di essi dall’avvio dei programmi veri e propri, è, molto probabilmente, l’inviata della terza edizione de La talpa, il reality show condotto da Paola Perego che, in tale ruolo, ha visto, nel primo anno, lo storico conduttore di RTV - la tv della realtà, Guido Bagatta, e, nella seconda serie, il calciatore reinventatosi star dello spettacolo, Stefano Bettarini. In realtà, più che “molto probabilmente” potremmo tranquillamente usare l’avverbio 'sicuramente'. Questo perché? Leggiamo le parole del direttore di Italia1, Luca Tiraboschi:
La Barale è della squadra, anche se manca ancora la firma. Sarà la prima inviata donna di un reality, faremo una specie di Eva contro Eva, Paola (Perego) contro Paola (Barale)
Nonostante il grossolano, e forse voluto, errore relativo al fatto che l’ex moglie di Gianni Sperti (per la serie "quanto è piccolo il mondo!" fu proprio il vincitore dell’ultima edizione andata in onda del reality) sia la prima inviata donna di un reality, in quanto ci si dimentica della partecipazione di Chiara Tortorella alla fallimentare trasmissione condotta da Carlo Conti intitolata Ritorno al presente, bisogna, però, prendere con le pinze la voce, anche se emessa da chi, forse, ricopre il ruolo di maggior spicco in tal senso. Se ci attenessimo alle sole parole della showgirl, a cui è data forma scritta sul suo blog dal quale sono prelevate, infatti:
So che state aspettando news su un eventuale ritorno in TV.... "le cose si annunciano solo quando sono state definite"... così dice il direttore di Italia 1 e visto che ancora nulla è definitivo, non posso confermare ... posso però dirvi che questa volta la notizia non è inventata, ma tutto è rimandato a fine mese... Naturalmente sarete i primi a sapere cosa succederà...
Uno scenario che, profilandosi, rischia di apparire come un enorme castello di carta fatto, però, di sole parole, all’interno del quale regna sovrano un leggero quanto netto controsenso, per non dire un bel velo di incoerenza. In un intervista rilasciata a Libero news nel marzo di quest’anno, Paola Barale afferma:
I reality non hanno una brutta idea di fondo ma sono costruiti malissimo. Sono impostati esclusivamente sul gossip, non se ne può più, ma chissenfrega!. Se mi chiedessero di presentare un reality - non l’hanno mai fatto, di partecipare sì, di presentare no - io rifiuterei. Perché quando lo vedo non mi piace e allora perché dovrei fingere? Ecco, il vero problema è questo: le idee sono buone ma non mi piace come vengono sviluppate.
Adesso, cosa sarà mai cambiato nel giro di questi tre mesi? Il rifiuto, non tanto verso il genere reality, quanto piuttosto verso la televisione in generale, etichettata come non al passo con i tempi secondo quelle che sono parole della fidanzata del modello israeliano Raz Degan, è apparso, nel corso di questi anni di esilio autoimposto, quanto mai chiaro e preciso. Accettare la proposta relativa al co-condurre il programma, forse, più trash della televisione italiana è un’enorme contraddizione. Non ci sembra che la trasmissione abbia la voglia di virare né verso il casto, né verso la voce che reclama un agognato decoro, e non crediamo neppure che abbia accettato per il possedere lo stesso nome della Perego (rasenta l’imbarazzo più totale il solo immaginare ciò), dando vita ad ogni qualsiasi osceno doppiosenso. Molto probabilmente - è il caso di dirlo, adesso - ciò che ha spinto una tale scelta è il trovare un compromesso tra due situazioni, in parte, volutamente createsi: da una parte, il fatto che, se non si rientra a poco a poco nel circolo mediatico, se ne rimane fuori, brutalmente; dall’altra, non ci appare come non probabile l'ipotesi per cui le sia stato offerto un consistente cachet tale da non poter dire rifiutare la proposta. La coniugazione dei due elementi porta, quindi, inevitabilmente all’accettare quel ruolo, che seppur non di rilievo, rappresenta la soluzione unica ma duplice relativamente ai “problemi” inizialmente postisi. Certo è che per rientrare in televisione, questa non appare la via migliore.

Significa non rientrare da un uscio al di là del quale sormonta, su una lunga gradinata, un lungo tappeto rosso, quanto piuttosto è sinonimo di rientro da una porta piccola, scheggiata nella sua lunghezza, di quelle che emettono un rabbrividente cigolio chiudendosi. Una strada, perciò, più tortuosa, a meno che non si tratti di una "capatina" per ritrovare chi ne acclama il ritorno per poi eclissarsi ancora per chissà quanto. Ecco, era proprio indispensabile accettare, sapendo che si ritroverà a giostrare un gruppo formato, tra i più, da Melita Toniolo, Pamela Prati, qualche tronista e qualche starlette minore della nostra televisione e a fare da maestrina tra un pranzo a base di occhi di bue e di un cocktail fatto da sangue di mucca? E pensare che le opportunità sicuramente non le mancavano…

E se avesse preso questa decisione per fare tappa laddove, forse, non ha mai messo piede, conoscendo la sua inclinazione ai viaggi e al mondo del travel? Questa ci appare come ipotesi più probabile, nell’attesa di smentite, aggiunte o quant’altro.

4 commenti:

  1. ora la talpa sarebbe il programma più trash??? il motivo lo devo ancora capire

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  2. Ecco il motivo. Avevo già precedentemente offerto il significato di ciò che reputo trash, ovvero come tutto ciò che sia di cattivo gusto. Come puoi leggere, avevo definito La talpa come "disgustoso". Certo converrai con me quando reputo le prove de La talpa (che io seguo, sia ben chiaro: adoro questo programma) siano tali e di basso profilo, no? Cadiamo nel trash quando la si vuole fare passare per trasmissione d'avventura, per game, quando non lo è, evidentemente, sfruttando la sete di voyeur dei telespettatori italiani aventi più stomaco. In realtà, però, il discorso era un altro, inserito in un contesto sicuramente più ampio, ed era relativo al fatto che vedere risbucare la Barale alla Talpa, facendo uso, ammetto, di un diffuso luogo comune, sia un po' brutto da sentirsi, quanto, probabilmente, da vedersi.

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  3. la talpa non la fa

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  4. ahahah.Pampa..:D
    in questo caso, mi sa ,mi sa...

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