Il palinsesto di Canale5 piano piano prende forma, ed in questa giornata di lunedì 1 settembre è iniziato, come più volte preannunciato, quello che sarà lo scheletro della mattina e del pomeriggio della rete ammiraglia Mediaset. Mattino5 e Pomeriggio5 infatti, dopo tanti proclami di originalità e intrapendenza, ha "messo le proprie carte in tavola" nell'intera giornata di oggi, ottenendo, alle 18:00, una Barbara D'Urso stremata (?) e un Claudio Brachino apparentemente soddisfatto per quanto fatto vedere. Rivoluzioni, studio più grande, più colorato.
Mattino5 è rimasto, nei lati positivi ed in quelli negativi, uguale a sè stesso. Beh, a meno delle assenze di protagonisti della scorsa stagione (Paolo Del Debbio tornerà, come preannunciato dalla stessa D'Urso, fra 15 giorni) e di un taglio di capelli sbarazzino della presentatrice, il tutto sembrava una prosecuzione naturale di quanto già fatto vedere sino a giugno scorso. Assenze sostituite, per ora, con interviste ai più importanti direttori di quotidiani italiani. La stessa atmosfera dello scorso anno. Barbara D'Urso che recita il ruolo della scattante e furbetta, un Claudio Brachino sempre pronto a far la parte del tontolone di turno, ed i siparietti con il colonello Giuliacci che rendono il tutto, seppur simpatico a prima vista, meno credibile e professionale. Un collegamento mattutino con il poliedrico Silvio Berlusconi, che ha spaziato tra politica e calcio, uno spazio di cronaca nera, tra i tanti casi che, ahimè, hanno spaziato nelle pagine dei principali quotidiani recenti, e via, la linea ad un Forum che, ancora in replica, riprenderà con le nuove puntate da lunedì prossimo.
Pomeriggio5 era sicuramente bersaglio di maggiore attenzione. La novità in realtà era proprio questa. Il tentativo, seppur palesemente emulante la concorrenza, di realizzare una importante "struttura portante" per l'intero pomeriggio della rete ammiraglia, in grado di reggere l'urto de LaVitainDiretta che, nello scorso anno, ebbe vita facile, grazie alla programmazione da parte di Massimo Donelli, di film del ciclo Tante Storie. Un tentativo di realizzare un collante tra il primo pomeriggio, dominato spesso in lungo ed in largo da Maria De Filippi, con i suoi Uomini e Donne ed i suoi Amici, al preserale di Gerry Scotti, sempre pronto, seppur alla ennesima riproposizione, a contrastare il dominio ottenuto sino allo scorso anno della confermatissima Eredità di Carlo Conti. Il tono era sicuramente più "serioso", se confrontato alla versione mattutina, volutamente più light e spensierata. Vestiti di tutto punto, tonalità scuro, Barbara D'Urso e Claudio Brachino hanno affrontato una prima parte interamente dedicata alla cronaca nera, per poi dare sfogo al gossip e al mero intrattenimento, intervallato dall'intervista al ministro dell'Istruzione.Gelmini. Un buon modo per riempire un pomeriggio che sino all'anno scorso sembrava troppo scarno. Un troppo leggiadro tentativo di distinguersi da una VitainDiretta, che ora si priverà di uno dei suoi storici autori, proprio ora impegnato nell'analogo programma di Canale5. Uno studio dai colori più intensi ha fatto da sfondo ad un progetto che mira a diventare un appuntamento fisso per i telespettatori italiani. Un appuntamento che, a breve termine si scontrerà con una delle maggiori incognite del futuro televisivo: Lamberto Sposini ed il suo tono giornalistico riuscirà a tenere banco a tale programma?
Le immagini sono tratte da TvBlog.it
Nessun commento:
Posta un commento