L’avevamo già detto in occasione di uno dei nostri post precedenti: se potessimo riassumere quanto sta accadendo oggigiorno nel mondo dello spettacolo diremmo bagarre. Occupiamocene di un’altra, anche se non è propriamente tale. Alcuni giorni fa Pippo Baudo tuonò violentemente sul fatto che Il ballo delle debuttanti, il reality show di Canale5 prodotto da Maria De Filippi, fosse talmente di basso livello da doverlo rinominare in Il ballo delle ributtanti. In realtà risposta non c’è stata da parte della “accusata”. Come se non bastasse, però, il recidivo ritorna sui suoi passi, e calca la mano. Ed è un Pippo Baudo senza peli sulla lingua quello che tira le somme sulla televisione di oggi, evidentemente martoriata, a sua detta, dal genio televisivo della De Filippi, rea di riproporre in maniera estenuante strutture straconosciute, amate dal pubblico, ma oramai stancanti. Lo fa in occasione di un’intervista rilasciata alla rivista Vero che riportiamo qui di seguito:
Parola di Pippo Baudo: “Il ballo delle debuttanti è ributtante”. Lo ha lanciato lui il tormentone di questo inizio autunno. E per muovere la sua critica al nuovo show di Canale5, partorito da Maria De Filippi e condotto da Rita Dalla Chiesa assieme al ballerino Garrison Rochelle, ha scelto un modo plateale, la Tv, regalando il suo sfogo al pubblico della mattina di Insieme sul due. Pippo Baudo non ha peli sulla lingua e nemmeno lui si sarebbe aspettato tanto clamore intorno al suo manifesto di parole contro la ancorwoman di Canale5 Maria De Filippi. Il Pippo nazionale si scaglia contro il trash in Tv, contro quelli che lui definisce gli “irreality” sempre più presente nei palinsesti, anche se lo spunto per parlare e sparlare dei contenuti dei programmi televisivi lo ha preso proprio da uno dei nuovi format targati Biscione e firmati De Filippi. Intanto, il presentatore più famoso d’Italia si sta preparando alla sua nuova edizione di Domenica In, che quest’anno ha in serbo un ventaglio ricco di novità.
Allora, Pippo, come sarà la sua Domenica In?
Diversa, stiamo apportando alcuni cambiamenti. Ci sarà maggiore attenzione all’attualità.
Cioè anche più cronaca?
Non come la si può intendere nel suo stretto significato, ma ci adegueremo ai tempi. Stiamo modificando la formula del mio spazio: ci saranno sempre gli ospiti in studio perché sono la nostra forza e parleremo di tutto e di più. L’elemento fondamentale e imprescindibile è, come sempre, la qualità.
Già, la qualità di cui spesso si parla. Ma come si fa a fare una televisione di qualità? Che ricetta suggerisce?
È semplice: innanzitutto è già sufficiente non omologarsi a ciò che fanno gli altri. Oggi tutti i programmi sono uguali, si ripetono. Io li trovo noiosi.
Di recente ha sollevato un vespaio di polemiche definendo e rinominando il programma firmato da Maria De Filippi e condotto da Rita Dalla Chiesa Il ballo delle ributtanti. Perché?
I fatti mi hanno dato ragione. È un programma che sia alla prima sia alla seconda puntata ha registrato un clamoroso insuccesso di ascolti. Non è andato bene, ma questo era prevedibile perché tutti questi format sono falsi e completamente inventati, non c’è una solidità dietro. Il pubblicato ormai si è stancato anche di questo genere, un tempo invece di gran successo. La De Filippi non può sfornare un format come Il ballo delle debuttanti, che, ripeto, sa di falso, di poco reale. Non risulta credibile, insomma.
Ma dica la verità. Per domenica 5 ottobre, sotto sotto, teme un po’ quelli di Canale5…
Non li temo per niente! Facciamo due generi diversi. Io faccio il mio lavoro, seguendo criteri precisi, e loro fanno un altro tipo di televisione.
Che cos’è diventato secondo lei il varietà?
Il varietà come lo abbiamo fatto noi, quelli della mia generazione, ormai bisogna ammettere che rappresenta un a formula superata. Il varietà ha bisogno di “punture” di novità altrimenti perde colpi. Ma credo che si stia già lavorando in tal senso…
Significa che la rivedremo preso al prime time di RaiUno?
Mah, chi lo sa. A me non dispiacerebbe certo.
A proposito di Sanremo, lei ha detto che per il 2009 si riposa e poi…
Vedremo se nel 2010 ci saranno le condizioni per un mio ritorno. Io mi ritengo soddisfatto perché vanto nella mia carriera tredici Festival. Bisognerà aspettare anche il rinnovo della convenzione con il Comune di Sanremo, perché questa importante e storica kermesse non può essere, a mio avviso, portata in altre città come è stato fatto una volta a Venezia e a Roma rivelandosi un’esperienza fallimentare. Il Festival è nato a Sanremo e deve proseguire lì, in quella meravigliosa location.
Parola di Pippo Baudo: “Il ballo delle debuttanti è ributtante”. Lo ha lanciato lui il tormentone di questo inizio autunno. E per muovere la sua critica al nuovo show di Canale5, partorito da Maria De Filippi e condotto da Rita Dalla Chiesa assieme al ballerino Garrison Rochelle, ha scelto un modo plateale, la Tv, regalando il suo sfogo al pubblico della mattina di Insieme sul due. Pippo Baudo non ha peli sulla lingua e nemmeno lui si sarebbe aspettato tanto clamore intorno al suo manifesto di parole contro la ancorwoman di Canale5 Maria De Filippi. Il Pippo nazionale si scaglia contro il trash in Tv, contro quelli che lui definisce gli “irreality” sempre più presente nei palinsesti, anche se lo spunto per parlare e sparlare dei contenuti dei programmi televisivi lo ha preso proprio da uno dei nuovi format targati Biscione e firmati De Filippi. Intanto, il presentatore più famoso d’Italia si sta preparando alla sua nuova edizione di Domenica In, che quest’anno ha in serbo un ventaglio ricco di novità.
Allora, Pippo, come sarà la sua Domenica In?
Diversa, stiamo apportando alcuni cambiamenti. Ci sarà maggiore attenzione all’attualità.
Cioè anche più cronaca?
Non come la si può intendere nel suo stretto significato, ma ci adegueremo ai tempi. Stiamo modificando la formula del mio spazio: ci saranno sempre gli ospiti in studio perché sono la nostra forza e parleremo di tutto e di più. L’elemento fondamentale e imprescindibile è, come sempre, la qualità.
Già, la qualità di cui spesso si parla. Ma come si fa a fare una televisione di qualità? Che ricetta suggerisce?
È semplice: innanzitutto è già sufficiente non omologarsi a ciò che fanno gli altri. Oggi tutti i programmi sono uguali, si ripetono. Io li trovo noiosi.
Di recente ha sollevato un vespaio di polemiche definendo e rinominando il programma firmato da Maria De Filippi e condotto da Rita Dalla Chiesa Il ballo delle ributtanti. Perché?
I fatti mi hanno dato ragione. È un programma che sia alla prima sia alla seconda puntata ha registrato un clamoroso insuccesso di ascolti. Non è andato bene, ma questo era prevedibile perché tutti questi format sono falsi e completamente inventati, non c’è una solidità dietro. Il pubblicato ormai si è stancato anche di questo genere, un tempo invece di gran successo. La De Filippi non può sfornare un format come Il ballo delle debuttanti, che, ripeto, sa di falso, di poco reale. Non risulta credibile, insomma.
Ma dica la verità. Per domenica 5 ottobre, sotto sotto, teme un po’ quelli di Canale5…
Non li temo per niente! Facciamo due generi diversi. Io faccio il mio lavoro, seguendo criteri precisi, e loro fanno un altro tipo di televisione.
Che cos’è diventato secondo lei il varietà?
Il varietà come lo abbiamo fatto noi, quelli della mia generazione, ormai bisogna ammettere che rappresenta un a formula superata. Il varietà ha bisogno di “punture” di novità altrimenti perde colpi. Ma credo che si stia già lavorando in tal senso…
Significa che la rivedremo preso al prime time di RaiUno?
Mah, chi lo sa. A me non dispiacerebbe certo.
A proposito di Sanremo, lei ha detto che per il 2009 si riposa e poi…
Vedremo se nel 2010 ci saranno le condizioni per un mio ritorno. Io mi ritengo soddisfatto perché vanto nella mia carriera tredici Festival. Bisognerà aspettare anche il rinnovo della convenzione con il Comune di Sanremo, perché questa importante e storica kermesse non può essere, a mio avviso, portata in altre città come è stato fatto una volta a Venezia e a Roma rivelandosi un’esperienza fallimentare. Il Festival è nato a Sanremo e deve proseguire lì, in quella meravigliosa location.
L'arroganza di Baudo la si legge tutta nell'ultima risposta e domanda.. pensa che Sanremo è suo e gli altri che lo presentano sono messi lì solo per "farlo riposare".. Ma chi si crede di essere? Ah Baudo i tuoi Sanremo 2007 e 2008 non hanno di certo brillato..
RispondiEliminabaudo sei ributtante
RispondiEliminabaudo è l'unico che può garantire a Sanremo scelte che privilegiano anche la qualità .E' l'unico che ama la musica ,il suo lavoro e rischia sulla propria pelle ,puntando sui giovani senza artefizi .naturalmente non può sottrarsi del tutto ai condizionamenti ma è comprensibile.w baudo
RispondiEliminaAggiungo che sulla De Filippi e sullo schifo dei programmi che presenta ha perfettamente ragione .
RispondiEliminaAggiungo che sulla De Filippi e sullo schifo dei programmi che presenta ha perfettamente ragione .
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