mercoledì 5 novembre 2008

LE ELEZIONI PRESIDENZIALI U.S.A. E LA VITTORIA DI BARACK OBAMA VISTE DALL'ITALIA: CHE NOIA MATRIX E PORTA A PORTA!

Ok, lo ammetto: anche io mi sono buttato nella mischia. Un po’ per adeguarmi alla massa e al sentire comune, un po’ per passione personale nei confronti del Paese che detta legge sull’intero planisfero muovendone le dinamiche come se fossero pedine, un po’ perché un reale interesse di fondo c’era, a dire il vero, anche io ho seguito la lunga maratona circa le votazioni per l’elezione del nuovo presidente degli U.S.A., il quarantaquattresimo per la precisione. La corsa è stata lunga, innegabilmente, ma alla fine il duello finale tra il democratico Barack Obama e il repubblicano John McCain ha avuto un vincitore, che è sotto gli occhi di tutti: Obama ha trionfato, un plebiscito per lui, forse anche maggiore di quanto lui stesso si aspettasse e più vasto di quanto era possibile prevedere. I titoli vanno e vengono, il web impazzisce: riflettori, adesso più che mai, accesi sulla storia contemporanea degli Stati Uniti. Il primo presidente nero della storia, la peggior campagna elettorale mai condotta prima, riferendosi a quella del repubblicano, forse quella più divertente, con il lancio di veri e propri personaggi (Joe l’idraulico insegna, come si suol dire). E non è solo la televisione americana ad impazzire per i suoi protagonisti, ma anche quella mondiale. Poteva mai non mancare la tv italiana a fare da contorno ed a (tentare di) unirsi alle altre? Certo che no. Ed ecco che, come annunciato, la prima grande lotta di classe vede schierare da parte di RaiUno la maratona firmata Porta a porta con a capo Bruno Vespa e dall’altra quella targata Matrix, guidata da Enrico Mentana.
Il parterre degli ospiti era ricco e oltremodo blasonato. Il primo contava su di Gianni Riotta, che poi stamane, non si sa come, era anche al talk show di Uno mattina vertente sulla medesima tematica ed oggi pomeriggio uno speciale del Tg1, Giovanna Melandri, ministro ombra che sotto questa è preferibile che stesse, e vari direttori di quotidiani. Il secondo, dal canto suo, aveva tra i tanti, Walter Veltroni, sulla presenza di cui avremmo potuto scommettere tutto quanto voi avreste voluto, Carlo Rossella, rintanato nella tana dell’ex nemico alla guida del Tg5, e Barbara Palombelli, una delle giornaliste più versatili della televisione italiana, che da lettrice di posta del telegiornale di rete interviene sugli ultimi casi di cronaca passando per le elezioni americane con una incredibile, a dirsi e a spiegarsi, facilità. Ma solo presunta. Lo scenario è quello da mani nei capelli: tutti con ai piedi delle loro poltroncine ipotetiche caffettiere per tirare fino all'alba. La notte calerà solamente alle sei e mezzo di mattina. Lo spettacolo annunciato è a dir poco deprimente e l’emblema di ciò è l’intollerabile bastone che Vespa batteva su del grande ledwall pur di fare conti e conti sugli stati vinti dall’uno o dall’altro. Vuoi per ospiti, vuoi per mezzi, la televisione italiana non è al passo con i tempi. Certo, per quanto di richiamo, un’elezione riguardante uno stato che non sia il nostro è leggermente soporifero per chi ha voglia di raccontarla e per chi ha deciso di fare le levatacce pur di rispondere a quell’esigenza intrinseca di cui prima. Rivivevo, nel frattempo che io vedessi gli stati colorarsi di blu, di rosso, di celeste o di rosa chiaro, se non di bianco, la spartizione delle venti regioni italiane durante le regionali. Solo che se il vecchio giornalista del Tg1 ad una Lombardia colorata di blu esprimeva, diciamocelo, un po’ di gioia e per una Campania di rosso tinta, un po’ di delusione, adesso per un Ohio che va a McCain ed una Virginia ad Obama, nulla traspare. Per non parlare dall’altra parte, con una disposizione circolare degli ospiti a mo’ di gioco della bottiglia.

La domanda è lecita: che sono state fatte a fare queste lunghissime ed estenuanti maratone se la voglia sembrava non ci fosse? Il tutto dà l’idea del solito squallido salotto tutto italiano che disquisisce, parla, ma non dice praticamente nulla. Ed anche in questo caso è servito il conto: la televisione americane è lontana, lontanissima. E ciò lo si deduce anche da come si parla delle elezioni presidenziali. Un bene, un male? Chissà. Intanto continuo, pur avendo delle irrecuperabili borse sotto gli occhi, a chiedermi che senso abbiano tutti questi speciali. Obama è il nuovo presidente, è assodato. Ma sì, uniamoci alla massa. O no?

Ah, per Frattini, ospite prima di Mentana e poi di Vespa, per chi non l'avesse visto, I rapporti tra Italia ed America resteranno ottimi. Va bene, dai, lasciamo perdere.

4 commenti:

  1. Le 2 dirette erano sicuramente un pò noiose ...oltretutto Vespa aveva una scaletta e un procedere ...lento e soporifero ...
    Mentana mi è sembrato + brioso e la grafica era un pò + accattivante ...
    Queste maratone elettorali ( anche per le nostre elezioni ) ... in attesa dei risultati ... si riducono spesso comunque in lunghissimi bla bla bla alquanto inutili su exit poll e proiezioni !
    Piccola curiosità ... se nn sbaglio fu proprio Mentana a inaugurare per le presidenziali Usa ... la super maratona in attesa dei risultati quando era direttore del TG5 ...
    E proprio 4 anni fa ...fece la precedente maratona ...
    ancora nelle veste di direttore
    di tg ... Dopo pochi giorni fu sostituito proprio da Rossella ...

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  2. Eheh ITAL :D Io da pazzo quale sono, stanotte non ho dormito mica. E vabbè, c'era anche un po' di passione per gli U.S.A., come ben sai :D Sì, concordo comunque. Nel loro essere così noiose, Mentana, che non ho criticato più di tanto (il pezzo forte era Vespa, insopportabile), è valso qualcosa più del primo. Questa chicca della precedente votazione non la sapevo!

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  3. Non lo sapevi ?
    Beh ... allora io che vengo qui a fare ?
    ih ih ih ...
    Sono comunque contento ... che queste elezioni hanno riportato i riflettori dell'informazione sugli Usa ...
    Meglio dei troppi casi di cronaca nera e giudiziaria nostrani ... di cui ... ogni aggiornamento quotidiano ...
    mi infastidisce sempre + ...

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  4. Eehehe Ital, vieni a dispensare le tue perle di saggezza e di memoria televisiva preziosissime e per me irrinunciabili :)

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