Questi giorni pieni di festività e ricorrenze, sono spesso pieni di buoni sentimenti, talvolta ipocriti e superficiali, talvolta sentiti e trasparenti. In ogni caso, nel bene o nel male, anche il nostro piccolo schermo tende a riflettere quanto accade nella realtà. Canale5 infatti, nella serata di SantoStefano, ci propone Dr.Clown, un film tv che, firmato da Maurizio Nichetti, (storico volto televisivo degli anni passati con Mammamia ), e prodotto da Guido De Angelis per Dap Italy, vede tra i protagonisti Massimo Ghini, Serena Autieri, Angela Finocchiaro, Simona Marchini, Francesco Venditti, Franco Trevisi, Simona Borioni, Enzo e Andrea Garinei, Jennifer Poli, Fabio Bussotti, Daniele Trambusti, Simona Caparrini e i piccoli Christian Circi e Samuel Colungi
Una appendice del più noto PatchAdams, storico film americano che vede protagonista Robin Williams, che vede un medico intento ad offrire, negli ospedali pediatrici, oltre che le ovvie cure, ma tanto colore, divertimento e risate. Una sorta di tampone, un qualcosa che possa permettere di realizzare un trattamento ospedaliero, affiancato ad un divertimento che il destino ha preferito togliere a questi innocenti bambini e che, alcuni adulti, si adoperano per offrire loro.
La storia è semplice e lineare. Massimo Ghini, il dottor Roberto Laurenti, solito essere antipatico ed acido con i propri colleghi, è investito da una automobile in corsa all'uscita dall'ospedale dove lo stesso dottore offre servizio da anni. Viene subito ricoverato presso l'ospedale presso cui offre servizio ed affidato alle cure di Barbara (Angela Finocchiaro) e dell' infermiere Lorenzo (Francesco Venditti). Dopo ben otto giorni, lo stesso Dr.Laurenti si risveglia, e si risveglia ridendo in presenza del colonnello Verzetti, e sembra che molto sia cambiato. Aver subito una convalescenza, infatti, sembra aver del tutto modificato il suo atteggiamento nei confronti dei degenti. Lentamente infatti, inizierà a costruirsi una nuova vita, più serena ed armoniosa, sia nell'ambito privato che in quello professionale. E da lì, una sorta di accadimenti, sconvolgerà la storia.
Una lieta favoletta, per allietare queste giornate di allegria e bontà. Sicuramente la bravura di Massimo Ghini la farà da padrone, in attesa di una storia che promette bene. Per completezza riportiamo infatti una intervista che l'attore romano ha rilasciato a IlTempo
Massimo Ghini, è un periodo superlativo... «All'inizio ho avuto paura... a fare tantecose si rischia di diventare antipatici, ma l'anno scorso sono saltati tanti impegni e per questo quest'anno ce ne è stato un accumulo. Ma credo di essermelo anche meritato, ho combattuto tutta la vita per essere un attore a 360 gradi, in questo Paese senza memoria, e ora ho la fortuna di poter scegliere».Paese senza memoria, cosa vuole dire? «Da noi deve arrivare dall'America Tarantino a parlare dei nostri b-movie, per farli diventare dei film di culto. Ecco il nostro è un Paese che ha sempre una certa superficialità... poco attaccamento alla nostra storia».Come ha affrontato il personaggio del «Dottor Clown»? «Non abbiamo volutoaggiungere un altro medico ai tanti che sono sullo schermo, insomma, non è il dottor House, anzi, è il contrario. È la storia di un medico carrierista, sempre ben vestito che, ad un certo momento, passa un gran brutto quarto d'ora e cambia totalmente».Come ha affrontato questo cambio di personalità? «Con l'impostazione recitativa. È una sfida, spero che il pubblico lo capisca e lo apprezzi».E con Nichetti, sul set, come è andata? «Con Maurizio è stato bellissimo, mi fa impazzire: ha una grande tecnica, meticolosità, esperienza. Mi ha spiegato a lungo il personaggio. Abbiamo lavorato con armonia.Poi ho fatto un'esperienza che mancava nella mia carriera: la "clownerie", una cosa che Maurizio conosce molto bene».Sul set anche un'attrice con la quale ha avuto un grande successo... «Sì, la principessa è tornata: Serena Autieri. "Vacanze romane", recitato insieme a teatro, è stato un grande successo. Abbiamo avuto il tutto esaurito ovunque. Chissà se lo rifaremo».Il futuro? «Il Cyrano de Bergerac in teatro, un testo che adoro, voglio portare la poesia al grande pubblico».
Insomma, la riso-terapia è sicuramente uno strumento importante, e la maggiore divulgazione di tale metodo non può che raschiare un pò di quella di superficialità che, di giorno in giorno, si accumula nella nostra coscienza.
L'appuntamento è per domani sera, alle 21:10, su Canale5.
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