Magari questo complemento di specificazione farà rizzare i capelli a qualcuno, soprattutto quella folta schiera di fan che neanche dinanzi all’evidenza, e perciò davanti all’impossibilità nel continuare a condurla, si arrendevano all’idea che per Antonella Clerici era (temporaneamente) finita qui. Eppure è la verità, tangibile ed incontrovertibile. Da oggi lunedì 15 dicembre fino a data da destinarsi, molto probabilmente fino a fine stagione televisiva a giugno, La prova del cuoco è anche (un po’) di Elisa Isoardi che ha poche ora fa debuttato, tra mille critiche e mille speranze. Il grande giorno, come già risaputo, è stato fortemente anticipato rispetto alla previsione e rispetto alla data precedentemente fissata. Venti giorni di anticipo che faranno sì che il pubblico a casa possa iniziare quanto prima ad affezionarsi, a comprendere, a capire, a voler bene alla sostituta in casa d’altri, a quella persona che subentra alla "padrona" che in nove anni aveva dato vita ad una gestione perfetta, in cui un rapporto sublime è stato stipulato tra questa, la riccioluta Antonella Clerici, e lui, il pubblico che per anni ha premiato lei e la sua trasmissione. Ed oggi è stato il primo giorno di sostituzione. La supplente, come nei migliori ambienti scolastici, è sempre accolta con un duplice animo: da una parte chi aprioristicamente rifiuta la sola idea della sostituzione; dall’altra chi si muove nella speranza che possa esserci una folata di novità (ammesso e non concesso che questa speranza sia diffusa negli spettatori del programma del mezzogiorno di Raiuno).
Elisa Isoardi ha debuttato così, con questo antimo, con questo ambiente, oggi a mezzogiorno, entrando in maniera solare nelle cucine del Nomentano Tre in Roma. All’inizio si pensava dovesse mettere piede in trincea, almeno leggendo la cronaca dei provini tet-a-tet tra lei e l’autore Eddy Martens, guarda caso compagno della Clerici. Pochi preamboli, auguri alla gestante, e subito si è messa in gioco. Il giudizio, molto sommariamente e sicuramente limitato data la visione di una sola puntata, è buono. Evidentemente emozionata, la Isoardi ha cercato di imporsi subito sulle scene, facendo del bando alle ciance la regola per questa conduzione. Ha cercato, naturalmente, ma bisogna dire che qualche risultato lo si è subito avuto, inaspettatamente. Il taglio della trasmissione è stato più serioso e meno infantile di quello della Clerici; gli spazi dedicati alle canzoncine dello Zecchino d’Oro, per esempio, è stato quasi soppresso, eccetto in un momento in cui probabilmente contrariata si è cimentata nel predisporsi all’attimo musicale. Il feeling stretto con le due colonne portati del programma è discreto, e questo sicuramente era il passo più complesso proprio per quanto detto. L’avvio con Anna Moroni, con tanto di balletto, è stato un vero e proprio sprint iniziale; la conferma dell’accettazione della nuova conduttrice nell’ambiente, invece, è stato il più temibile spazio condiviso con Bigazzi.
Insomma, un esordio più che discreto. D’altra parte, però, l’emozione della prima ha giocato qualche brutto tiro che verrà ovviamente perfezionato nel corso del tempo. Un po’ troppo silenzio durante la preparazione delle varie ricette, impacciata nel destreggiarsi tra i fornelli (è evidente la sua incapacità in cucina nonostante la buona forchetta più volte mostrata), macchinosa e poco oliata nella gestione dei vari spazi e nell’integrazione delle più fasi contemporanee, come ad esempio la preparazione, il rispondere a telefono e alla cuoca insieme. Come prima non ci si può assolutamente lamentare e bisogna dire che tra le quattro Del Noce’s Angel è sicuramente quella più spontanea ed umana di tutte.
C’è, come sempre, un però ed è lampante. Il senso di smarrimento, il vuoto in studio prodotto dall’assenza di Antonella Clerici è vistoso. Un qualcosa che difficilmente è possibile colmare, nonostante la forza di volontà e la bravura di ogni qualsiasi sostituta. La prova del cuoco è Antonella Clerici; Antonella Clerici è La prova del cuoco. Un rapporto indistruttibile che nessuna conduttrice mai può vincere. Magari sarà comune la sensazione. Non sentire il famoso Te le sei lavate le mani tesoro? sostituito da un però simile Gioia mia lavati subito queste mani, sentire echeggiare parole con una o molto chiusa, con una cadenza diversa, lascia un po’ di amaro in bocca. La mancanza della Clerici è troppa ma naturale dopo nove anni ininterrotti. Un dubbio mi affligge, però: dove lo spot prima della incoronazione del cuoco vincitore?
Boom di ascolti della prima puntata de La prova del cuoco con Elisa Isoardi, giustificato con l'effetto curiosità: 3.356.000 ed il 25.05% di share.
Si ringrazia Tvblog.it per le foto.
Elisa Isoardi ha debuttato così, con questo antimo, con questo ambiente, oggi a mezzogiorno, entrando in maniera solare nelle cucine del Nomentano Tre in Roma. All’inizio si pensava dovesse mettere piede in trincea, almeno leggendo la cronaca dei provini tet-a-tet tra lei e l’autore Eddy Martens, guarda caso compagno della Clerici. Pochi preamboli, auguri alla gestante, e subito si è messa in gioco. Il giudizio, molto sommariamente e sicuramente limitato data la visione di una sola puntata, è buono. Evidentemente emozionata, la Isoardi ha cercato di imporsi subito sulle scene, facendo del bando alle ciance la regola per questa conduzione. Ha cercato, naturalmente, ma bisogna dire che qualche risultato lo si è subito avuto, inaspettatamente. Il taglio della trasmissione è stato più serioso e meno infantile di quello della Clerici; gli spazi dedicati alle canzoncine dello Zecchino d’Oro, per esempio, è stato quasi soppresso, eccetto in un momento in cui probabilmente contrariata si è cimentata nel predisporsi all’attimo musicale. Il feeling stretto con le due colonne portati del programma è discreto, e questo sicuramente era il passo più complesso proprio per quanto detto. L’avvio con Anna Moroni, con tanto di balletto, è stato un vero e proprio sprint iniziale; la conferma dell’accettazione della nuova conduttrice nell’ambiente, invece, è stato il più temibile spazio condiviso con Bigazzi.
Insomma, un esordio più che discreto. D’altra parte, però, l’emozione della prima ha giocato qualche brutto tiro che verrà ovviamente perfezionato nel corso del tempo. Un po’ troppo silenzio durante la preparazione delle varie ricette, impacciata nel destreggiarsi tra i fornelli (è evidente la sua incapacità in cucina nonostante la buona forchetta più volte mostrata), macchinosa e poco oliata nella gestione dei vari spazi e nell’integrazione delle più fasi contemporanee, come ad esempio la preparazione, il rispondere a telefono e alla cuoca insieme. Come prima non ci si può assolutamente lamentare e bisogna dire che tra le quattro Del Noce’s Angel è sicuramente quella più spontanea ed umana di tutte.
C’è, come sempre, un però ed è lampante. Il senso di smarrimento, il vuoto in studio prodotto dall’assenza di Antonella Clerici è vistoso. Un qualcosa che difficilmente è possibile colmare, nonostante la forza di volontà e la bravura di ogni qualsiasi sostituta. La prova del cuoco è Antonella Clerici; Antonella Clerici è La prova del cuoco. Un rapporto indistruttibile che nessuna conduttrice mai può vincere. Magari sarà comune la sensazione. Non sentire il famoso Te le sei lavate le mani tesoro? sostituito da un però simile Gioia mia lavati subito queste mani, sentire echeggiare parole con una o molto chiusa, con una cadenza diversa, lascia un po’ di amaro in bocca. La mancanza della Clerici è troppa ma naturale dopo nove anni ininterrotti. Un dubbio mi affligge, però: dove lo spot prima della incoronazione del cuoco vincitore?
Boom di ascolti della prima puntata de La prova del cuoco con Elisa Isoardi, giustificato con l'effetto curiosità: 3.356.000 ed il 25.05% di share.
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