Update: Alla luce dello scontro Mazzocchi - Ventura, a detta di alcuni consuetudinario, nella puntata di oggi di Quelli che il calcio e..., dove più volte la Ventura ha intimato a Mazzocchi di stare zitto, in quanto in preda all'ansia figlia di un goal annullato alla sua squadra del cuore, il Torino, che mettere così un piede in Serie B, riproponiamo questo post scritto nel dicembre dello scorso anno, segno di quanto l'involuzione Venturiana tardi ad avere fine o quantomeno limite.
La domenica pomeriggio da un punto di vista meramente televisivo si sta spegnendo sempre di più. Non solo la morte dei contenitori, che all’effettivo non esistono già più, ma anche delle trasmissioni che nascono sotto questo profilo. Non è un caso che gli unici programmi a funzionare sulle ammiraglie propongono due contenuti antitetici ed oltremodo diversi dai consueti: da una parte un talk show all’insegna del moralismo, buono, falso, vero o chi per esso, mentre dall’altra un talent show dove elementi portanti sono bravura, capacità, e un po’ di sano trash. Chi però non si ritrova in nessuno dei due, ha sempre la possibilità di sbarcare nel paradiso satellitare o terrestre calcistico, in quello analogico relativo a viaggi e affini, e in quello altrettanto analogico che invece trova lido fortunato su Raidue. Parliamo di Quelli che il calcio e…, la trasmissione condotta da otto anni a questa parte da Simona Ventura con un buon successo di ascolti. Il programma ha goduto, nel corso della gestione Ventura, o ha sofferto a seconda di come si voglia incentrare il fatto, di un radicale cambiamento rispetto a quello che alle origini rappresentava: un semplice approfondimento live sulla serie A di calcio. Rivoltato come un vecchio calzino per renderlo appetibile al grande pubblico evaso per forza di cause, Quelli che il calcio oggi prende le redini dell’idea del contenitore domenicale, diventando tale a tutti gli effetti. Il ruolo del calcio, infatti, è del tutto marginale, per quanto si possa credere e per quanto si possa dire. Elemento portante è la disquisizione circa i reality in onda sulla rete, cercando di promuoverli traendone beneficio in termine di ascolti.
Simona Ventura è un’eccellente padrona di casa, gestisce con ottima tempistica e dialettica i vari casi di puntata, dominando il tutto con quel pizzico di aggressività e presunzione insita nel suo carattere spesso portato a fioritura durante l’origine di determinati punti critici nelle sue trasmissioni, delle quali ha spessissime volte evidenziato l’attaccamento e verso le quali ha sottolineato lo spropositato amore. E questo è un qualcosa che va oggettivamente al di là di Quelli che il calcio. I due termini, i due elementi di cui sopra, però, ossia il programma domenicale di Raidue e la sua conduttrice ieri pomeriggio hanno dato vita ad un episodio che, a livello puramente personale, non mi è piaciuto affatto.
Al centro di puntata, al posto delle azioni di una squadra, della papera di una formazione, dell’inaspettato risultato di una partita, la solita diatriba con ospiti i conosciuti signori nessuno, primi fra i quali il prezzemolino ed oramai insopportabile Rossano Rubicondi, la bella e basta Belen Rodriguez, la populista Vladimir Luxuria et similia. Da sottolineare che l’Isola dei famosi è terminata un mese fa e perciò la loro nuova ospitata motivazione altra non aveva che quella di fare ascolti. Capita così che, al goal del Genova – se la memoria non mi abbandona – Marco Mazzocchi, per rendere giustizia all’essenza della trasmissione, persa da un bel po’ di tempo ad essere sinceri, lo annuncia, con un sottofondo di urla e di schiamazzi mandati dalla regia, come al solito di ogni realizzazione. La Ventura, evidentemente contrariata al gesto che aveva una naturalità unica, lo ha ammutolito bruscamente per non interrompere lo spazio Isola.
Adesso, questo può essere un banale gioco delle parti, preventivato e tenuto in considerazione prima che il programma abbia avuto inizio, ma il gesto, da telespettatore, ha messo in evidenza una sottile maleducazione che ha stonato non poco con la figura prorompente, giovanile, estroversa di Simona Ventura. Umanamente due sono le somme che ho tirato: la prima è la consapevolezza del fatto che la conduttrice dell’Isola dei Famosi tendasempre a sopraffare il prossimo, volendo far emergere la sua persona e i suoi protetti, a discapito di quanto poi è lecito; la seconda è che Quelli che il calcio non esiste più, e che si potrebbe anche cambiarne il titolo. La domenica dell’Isola, Ventura Show o quello che si vuole, ma lasciateci il buon ricordo del bel programma di Fazio, quando ancora l’anteprima finiva alle 14.55 e l’inizio coincideva con il fischio d’inizio o quando aveva inizio realmente alle 15.40 senza niente prima...
La domenica pomeriggio da un punto di vista meramente televisivo si sta spegnendo sempre di più. Non solo la morte dei contenitori, che all’effettivo non esistono già più, ma anche delle trasmissioni che nascono sotto questo profilo. Non è un caso che gli unici programmi a funzionare sulle ammiraglie propongono due contenuti antitetici ed oltremodo diversi dai consueti: da una parte un talk show all’insegna del moralismo, buono, falso, vero o chi per esso, mentre dall’altra un talent show dove elementi portanti sono bravura, capacità, e un po’ di sano trash. Chi però non si ritrova in nessuno dei due, ha sempre la possibilità di sbarcare nel paradiso satellitare o terrestre calcistico, in quello analogico relativo a viaggi e affini, e in quello altrettanto analogico che invece trova lido fortunato su Raidue. Parliamo di Quelli che il calcio e…, la trasmissione condotta da otto anni a questa parte da Simona Ventura con un buon successo di ascolti. Il programma ha goduto, nel corso della gestione Ventura, o ha sofferto a seconda di come si voglia incentrare il fatto, di un radicale cambiamento rispetto a quello che alle origini rappresentava: un semplice approfondimento live sulla serie A di calcio. Rivoltato come un vecchio calzino per renderlo appetibile al grande pubblico evaso per forza di cause, Quelli che il calcio oggi prende le redini dell’idea del contenitore domenicale, diventando tale a tutti gli effetti. Il ruolo del calcio, infatti, è del tutto marginale, per quanto si possa credere e per quanto si possa dire. Elemento portante è la disquisizione circa i reality in onda sulla rete, cercando di promuoverli traendone beneficio in termine di ascolti.
Simona Ventura è un’eccellente padrona di casa, gestisce con ottima tempistica e dialettica i vari casi di puntata, dominando il tutto con quel pizzico di aggressività e presunzione insita nel suo carattere spesso portato a fioritura durante l’origine di determinati punti critici nelle sue trasmissioni, delle quali ha spessissime volte evidenziato l’attaccamento e verso le quali ha sottolineato lo spropositato amore. E questo è un qualcosa che va oggettivamente al di là di Quelli che il calcio. I due termini, i due elementi di cui sopra, però, ossia il programma domenicale di Raidue e la sua conduttrice ieri pomeriggio hanno dato vita ad un episodio che, a livello puramente personale, non mi è piaciuto affatto.
Al centro di puntata, al posto delle azioni di una squadra, della papera di una formazione, dell’inaspettato risultato di una partita, la solita diatriba con ospiti i conosciuti signori nessuno, primi fra i quali il prezzemolino ed oramai insopportabile Rossano Rubicondi, la bella e basta Belen Rodriguez, la populista Vladimir Luxuria et similia. Da sottolineare che l’Isola dei famosi è terminata un mese fa e perciò la loro nuova ospitata motivazione altra non aveva che quella di fare ascolti. Capita così che, al goal del Genova – se la memoria non mi abbandona – Marco Mazzocchi, per rendere giustizia all’essenza della trasmissione, persa da un bel po’ di tempo ad essere sinceri, lo annuncia, con un sottofondo di urla e di schiamazzi mandati dalla regia, come al solito di ogni realizzazione. La Ventura, evidentemente contrariata al gesto che aveva una naturalità unica, lo ha ammutolito bruscamente per non interrompere lo spazio Isola.
Adesso, questo può essere un banale gioco delle parti, preventivato e tenuto in considerazione prima che il programma abbia avuto inizio, ma il gesto, da telespettatore, ha messo in evidenza una sottile maleducazione che ha stonato non poco con la figura prorompente, giovanile, estroversa di Simona Ventura. Umanamente due sono le somme che ho tirato: la prima è la consapevolezza del fatto che la conduttrice dell’Isola dei Famosi tendasempre a sopraffare il prossimo, volendo far emergere la sua persona e i suoi protetti, a discapito di quanto poi è lecito; la seconda è che Quelli che il calcio non esiste più, e che si potrebbe anche cambiarne il titolo. La domenica dell’Isola, Ventura Show o quello che si vuole, ma lasciateci il buon ricordo del bel programma di Fazio, quando ancora l’anteprima finiva alle 14.55 e l’inizio coincideva con il fischio d’inizio o quando aveva inizio realmente alle 15.40 senza niente prima...
Bartolì
RispondiEliminahai perfettamente ragione, nonostante, come risaputo, io adori lo stile Ventura.
E' un atteggiamento che non gradisco. Lo stesso è accaduto anche la scorsa settimana. Non credo sia giusto, nè tantomeno credo sia giusto il modo in cui la Ventura interrompe Mazzocchi o Caputi.
Ammetto la non interruzione, solo nel caso di esibizione canora.
Hai perfettamente ragione!
RispondiEliminaLa Ventura è una donna aggressiva e maleducata, all'inizio della sua carriera era molto più simpatica e gradevole, ma da qualche anno si è montata troppo la testa, si permette di comandare e minacciare le persone che lavorano attorno a lei.
In XFactor non fa altro che dire ai ragazzi di essere umili ed umili quando lei in primis non lo è.
Ma la colpa è di Raidue perkè dati i discreti ascolti dei suoi programmi (elevati rispetto alla media di raidue ma comunque ascolti discreti) le danno sempre carta bianca.
Ma se la Ventura andasse a Raiuno o a Canale5 flopperebbe (com'ha floppato l'anno scorso che era andata a raiuno.
Quindi che eviti di andare in giro a parlare male della Carrà e delle altre sue colleghe, perchè la signora Ventura non è proprio nessuno e in quanta professionalità ha solo da imparare dalle "altre"!
purtroppo la gente non fa altro ke confondere la sua esuberanza per spontaneità, lei non è affatto spontanea, lo sembra ma è studiata a tavolino da lei stessa, ogni cosa da dire e ogni situazione come gestirla..
Webmaster, concordo alla grandissima! Conduttrice atipica montata di testa ultimamente...:)
RispondiEliminaBoris, io adoravo lo stile Ventura. Ma al primo posto, sempre Mariaaaaaaa
Ragazzi io ero una sua grandissima fan....purtroppo devo ammettere che ultimamente crede di essere diventata Dio e nessuno può più esprimere un parere senza mandarla su tutte le furie...ma avete visto che maleducata con Tomassini....
RispondiEliminaGiulia
la ventura è proprio scostumata a volte, hai ragione.
RispondiEliminaBartolì..
RispondiEliminaho assistito anche oggi alla scenetta..:D
cmq devo dire che oggi supersimo era nervosissima per il Torino...e c'è stato un equivoco tra Beldì, Mazzocchi e Caputi per almento 3 minuti..ahahaha....Beldì diceva che non poteva mandare il filmato perchè ci sono diritti, la Ventura e Caputi volevano fosse mandato solo nello studio, mentre Mazzocchi sembrava contento che il torino perdesse...
e supersimo ha perso le staffe..ahahaha..:D
la Ventura è così...è un atteggiamento che nel video non è dei migliori, ma da un lato lascia trasparire un pò di normalità....come forse ci comporteremmo tutti noi dinanzi ad una cosa del genere....:D
p.s. domani ti risp con la mail..:D