Rete 4 dedica a Walter Chiari, uno dei più grandi showman, comici e attori della storia dello spettacolo italiano, la puntata di “Vite Straordinarie” in onda martedì alle 23.30.
Per tanti ragazzi delle nuove generazioni questo nome probabilmente dice poco o niente, e anche io stesso quello che conosco è grazie ai libri sulla televisione e a spezzoni visti nelle trasmissioni amarcord e su Youtube... è bastato questo per farmi capire quanto bravo e geniale fosse Walter Chiari.
Walter Chiari nasce a Verona il 2 marzo 1924 ma la sua famiglia (il padre è brigadiere, la mamma maestra elementare) si trasferisce ben presto a Milano, dove Walter trascorre la gioventù. E’ un ragazzo molto vivace, brillante ed irrequieto, con un carattere che mischia tratti milanesi e pugliesi, regione di origine dei genitori.
La sua prima passione è lo sport e in particolare il pugilato. Si iscrive ad un boxing club milanese e diventa ben presto un campione: nel 1939, a 15 anni, è campione regionale della Lombardia nei pesi piuma.
Ma la sua vita, dopo gli anni della guerra che trascorre sotto le armi, gli riserva un altro percorso: l’attore. Fin da giovane si divertiva a fare gag ed imitazioni con gli amici e ora era arrivato il momento del salto di qualità, trasformando una dote innata finora usata solo come divertente passatempo in una professione a tutti gli effetti. Il 1946 è l’anno del debutto in teatro con lo spettacolo “Se ti bacia Lola” e al cinema col film “Vanità”, che gli fa vincere un Nastro d’argento speciale come miglior attore esordiente.
Un successo veloce, inarrestabile. Nel 1951 è protagonista del film di Luchino Visconti “Bellissima” a fianco di Anna Magnani. E’ la sua consacrazione: a soli 27 anni è già un divo affermato del cinema italiano, e non solo.
La carriera cinematografica non arresta quella teatrale, anzi la rafforza: tra gli anni ’50 e ’60 ricordiamo in particolare “Buonanotte Bettina” (1956) con Delia Scala, “Un mandarino per Teo” (1960) con Sandra Mondaini e Ave Ninchi, “La strana coppia” (1966) con Renato Rascel.
Grande attore ma anche grande seduttore. La sua fama infatti è aiutata e sorretta dal sue numerose conquiste: la stampa rosa dell’epoca spreca quantità industriali di inchiostro per raccontare le storie d’amore, tra vere e presunte, di Walter con Elsa Martinelli, Delia Scala, Lucia Bosé, Silvana Pampanini, Sylva Koscina, Anita Ekberg, Mina e Ava Gardner, con la quale intrecciò una tormentata relazione il cui eco arriva ben presto negli Stati Uniti, proiettando la fama di Walter ben oltre i confini nazionali. Dopo tante relazioni e fidanzamenti anche brevi trova in Alida Chelli la donna della vita. Si sposano nel 1969 e nel 1970 nasce Simone. Il matrimonio finisce però dopo pochi anni.
Tanti ed innumerevoli i film a cui prende parte ma ora prendiamo in esame la sua carriera televisiva, che prende il via del 1958 col programma “La via del successo” dove trova l’ambiente ideale per i suoi monologhi, il pezzo forte e il marchio indissolubile della sua carriera di attore e showman. Nel programma ha come spalla l’attore ed amico Carlo Campanini, col quale crea alcune scenette entrate nei manuali di comicità come l’imitazione dei fratelli De Rege (coppia di comici molto popolari nell’Italia degli anni ’30-’40) con la celebre battuta “Vieni avanti, cretino”.
La consacrazione televisiva avviene con “Studio Uno” (stagione 1962-63) e ancora di più con “Canzonissima ‘68” nell’edizione forse più amata e ricordata che vedeva la conduzione a tre con Mina, Walter Chiari, Paolo Panelli e come vincitore Gianni Morandi con la canzone “Scende la pioggia”. Viene quasi un brivido di nostalgia e meraviglia ad immaginare tre giganti dello spettacolo a lavorare insieme… pensando soprattutto a certe conduzioni di oggi!
Per tanti ragazzi delle nuove generazioni questo nome probabilmente dice poco o niente, e anche io stesso quello che conosco è grazie ai libri sulla televisione e a spezzoni visti nelle trasmissioni amarcord e su Youtube... è bastato questo per farmi capire quanto bravo e geniale fosse Walter Chiari.
Walter Chiari nasce a Verona il 2 marzo 1924 ma la sua famiglia (il padre è brigadiere, la mamma maestra elementare) si trasferisce ben presto a Milano, dove Walter trascorre la gioventù. E’ un ragazzo molto vivace, brillante ed irrequieto, con un carattere che mischia tratti milanesi e pugliesi, regione di origine dei genitori.
La sua prima passione è lo sport e in particolare il pugilato. Si iscrive ad un boxing club milanese e diventa ben presto un campione: nel 1939, a 15 anni, è campione regionale della Lombardia nei pesi piuma.
Ma la sua vita, dopo gli anni della guerra che trascorre sotto le armi, gli riserva un altro percorso: l’attore. Fin da giovane si divertiva a fare gag ed imitazioni con gli amici e ora era arrivato il momento del salto di qualità, trasformando una dote innata finora usata solo come divertente passatempo in una professione a tutti gli effetti. Il 1946 è l’anno del debutto in teatro con lo spettacolo “Se ti bacia Lola” e al cinema col film “Vanità”, che gli fa vincere un Nastro d’argento speciale come miglior attore esordiente.
Un successo veloce, inarrestabile. Nel 1951 è protagonista del film di Luchino Visconti “Bellissima” a fianco di Anna Magnani. E’ la sua consacrazione: a soli 27 anni è già un divo affermato del cinema italiano, e non solo.
La carriera cinematografica non arresta quella teatrale, anzi la rafforza: tra gli anni ’50 e ’60 ricordiamo in particolare “Buonanotte Bettina” (1956) con Delia Scala, “Un mandarino per Teo” (1960) con Sandra Mondaini e Ave Ninchi, “La strana coppia” (1966) con Renato Rascel.
Grande attore ma anche grande seduttore. La sua fama infatti è aiutata e sorretta dal sue numerose conquiste: la stampa rosa dell’epoca spreca quantità industriali di inchiostro per raccontare le storie d’amore, tra vere e presunte, di Walter con Elsa Martinelli, Delia Scala, Lucia Bosé, Silvana Pampanini, Sylva Koscina, Anita Ekberg, Mina e Ava Gardner, con la quale intrecciò una tormentata relazione il cui eco arriva ben presto negli Stati Uniti, proiettando la fama di Walter ben oltre i confini nazionali. Dopo tante relazioni e fidanzamenti anche brevi trova in Alida Chelli la donna della vita. Si sposano nel 1969 e nel 1970 nasce Simone. Il matrimonio finisce però dopo pochi anni.
Tanti ed innumerevoli i film a cui prende parte ma ora prendiamo in esame la sua carriera televisiva, che prende il via del 1958 col programma “La via del successo” dove trova l’ambiente ideale per i suoi monologhi, il pezzo forte e il marchio indissolubile della sua carriera di attore e showman. Nel programma ha come spalla l’attore ed amico Carlo Campanini, col quale crea alcune scenette entrate nei manuali di comicità come l’imitazione dei fratelli De Rege (coppia di comici molto popolari nell’Italia degli anni ’30-’40) con la celebre battuta “Vieni avanti, cretino”.
La consacrazione televisiva avviene con “Studio Uno” (stagione 1962-63) e ancora di più con “Canzonissima ‘68” nell’edizione forse più amata e ricordata che vedeva la conduzione a tre con Mina, Walter Chiari, Paolo Panelli e come vincitore Gianni Morandi con la canzone “Scende la pioggia”. Viene quasi un brivido di nostalgia e meraviglia ad immaginare tre giganti dello spettacolo a lavorare insieme… pensando soprattutto a certe conduzioni di oggi!
Appuntamento a domani con la 2° parte della vita di Walter Chiari: l'arresto nel 1970, gli anni difficili, la lenta ripresa e la morte improvvisa.
Grazie Bubino per questo amarcord ...dedicato a un personaggio ... un pò dimenticato ...ma ampiamente protagonista ...nella commedia italiana e in tv.
RispondiEliminaProprio di recente ho rivisto ... un suo simpatico monologo ... in una replica notturna ( sabato ) di Premiatissima 82 su Rete 4 ( facente parte degli speciali di Piccioli di Ieri e Oggi in tv Special ... che io ti consiglio di vedere o registrare ...sono appuntamenti interessanti per chi come te vuole riscoprire parte della tv di quel periodo)
Bellissimo post, Bubino :)
RispondiEliminaAmo molto la tv del passato, ma qui mi apri proprio un mondo...
Attendo con trepidazione la seconda parte :)