martedì 10 febbraio 2009

CASO MENTANA, IL TG5: "SCONCERTA LA SCELTA DI ACCETTARE LE SUE DIMISSIONI". STASERA NE PARLERA' IL CHIAMBRETTI NIGHT

Inutile ribadirlo: il caso Eluana Englaro, per assurdo, nel momento in cui è finito, ha alzato un polverone ancora più ampio di quello che già esisteva precedentemente, con governi alla ricerca di decreti di legge per salvarne la vita e opposizioni decise nelle loro rispettabili posizioni. Il polverone, innegabilmente, è tale soprattutto da un punto di vista strettamente televisivo. Come noto, e come dicemmo ieri prontamente qui su Scavicchia la notizia, il fatto che Canale5 non avesse adeguato la sua programmazione alla spiacevole circostanza e che pertanto avesse confermato la messa in onda del Grande Fratello, ha provocato le ire di Enrico Mentana, direttore editoriale e conduttore di Matrix, l’approfondimento di seconda serata che sarebbe dovuto andare in onda a mezzanotte circa. Queste ire hanno avuto forma nella rassegna delle dimissioni da parte dell’ex direttore del telegiornale di rete, accettate da parte di Canale5 nel giro di un’ora o poco più. Conseguenze: niente Matrix ieri sera, ma uno speciale Tg5. Probabilmente il programma non andrà più in onda, data la rottura di rapporti, così improvvisa ma così fondata. Le prime dichiarazioni di stima arrivano proprio dalla redazione del Tg5 che si esprime così, in una nota.
«Ha scelto di rassegnare le proprie dimissioni - si legge in una nota - di fronte alla decisione dell'azienda di non modificare la programmazione di Canale 5 per informare i propri telespettatori sul dramma della morte di Eluana Englaro. Mentre Rai1 stravolgeva il palinsesto per uno speciale di "Porta a porta", sugli schermi di Canale 5 le uniche lacrime che venivano versate erano quelle di Federica, nella casa del Grande Fratello. Un'immagine a dir poco imbarazzante, non degna di una grande rete generalista quale è Canale 5, che ha il dovere di informare i propri telespettatori, pur nel rispetto delle logiche della tv commerciale. Una scelta che ancora una volta - prosegue il Cdr del Tg5 - , di fronte a un dramma che ha scosso il paese, segue in modo cieco le logiche dell'audience e toglie credibilità alla programmazione anche di una rete che vive di pubblicità. Di fronte alla scelta di non modificare i programmi della rete ammiraglia, impedendo di fatto a Matrix e al Tg5 di andare in onda nonostante fossero pronti a farlo, Mentana ha deciso di lasciare». I rappresentanti sindacali dei giornalisti del telegiornale dicono poi che: «Sconcerta la decisione dell'azienda di accettare su due piedi le dimissioni di uno dei più autorevoli giornalisti italiani, patrimonio di Mediaset, fondatore del Tg5 e di Matrix, autore di successi che hanno dato lustro, credibilità e anima alla nostra televisione. La decisione poi di non mandare in onda Matrix neanche a mezzanotte come previsto, appare come una vera e propria ritorsione. Noi giornalisti del Tg5 chiediamo ai vertici aziendali Piersilvio Berlusconi e Fedele Confalonieri, un incontro urgente per chiarire se abbiamo ancora un ruolo e se l'informazione è ancora una delle priorità dell'azienda per la quale lavoriamo».
La seconda serata di Canale5, a questo punto, è allo sbando più totale con quattro vuoti su sette in settimana. Desta parecchia curiosità il programma previsto da stasera per quello che è il seguito e personalmente apprezzato Chiambretti Night, che pubblichiamo qui di seguito.
L'affaire Mentana è lungi dall'essere archiviato e, come già dimostrato in altre occasioni (quella del cardinal Milingo su tutti), anche questa sera Chiambretti Night rivoluziona la sua trasmissione per star al passo con gli eventi. Il tema della puntata odierna (alle ore 23.30 su Italia 1) sarà quindi quello legato alle dimissioni di Enrico Mentana da direttore editoriale Mediaset e della cancellazione del suo programma Matrix. Tra gli ospiti già annunciati che interverranno è confermata la presenza in studio di Gad Lerner, ex-direttore del Tg1 e ora conduttore de "L'infedele" su La7. In collegamento invece ci saranno Maurizio Costanzo, Emilio Fede, Barbara Palombelli e il Cardinal Tonini.
E un dubbio mi pervade. Dimissioni accettate in pochissimo tempo, senza neanche discutere, rapporti incrinati ipoteticamente da un bel po’: non è che qualcosa già bolliva in pentola? Non è che Pierino, qualora Mediaset non sia al corrente - poco probabile - di cosa si disquisirà stasera il che porterebbe ad altre ire (per altre dimissioni?), sta per posizionarsi nella tana più buia del lupo (leggasi Canale5)?

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