Ci occupiamo di televisione noi di ScavicchialaNotizia, ma un occhio ad un evento così importante come gli oscar, beh, lo dobbiamo pur dare. Proprio in questa notte infatti si è tenuta la manifestazione più nota d'oltreoceano, con la consegna delle statuette dorate più ambite da chi, dietro o avanti un ciak, dedica l'intera vita al mestiere di attore. A tal proposito vi riportiamo quindi l'articolo de Il Giornale:
The Millionaire sbanca gli Oscar: 8 statuette Penn-Winslet premiati
Los Angeles - Un drammone bollywoodiano sbanca Hollywood. La favola costata soltanto 15 milioni di dollari di Danny Boyle, lo stesso regista di Trainspotting, ha trionfato al Kodak Theater di Los Angeles portando a casa otto Oscar. Miglior film e miglior regia comrpesi. Finisce gambe all'aria il grande sfidante, il colossal da 150 milioni Il curioso caso di Benjamin Button. E in The Millionaire c'é dappertutto il marchio dell'India, di un mondo legato da sempre alle caste, non ultima quella di un conduttore tv che proprio non ci sta a essere messo in ombra da un poveraccio che viene dagli "slum", i sobborghi di Mumbay e sta per diventare ricchissimo e più famoso di lui.
La storia Tutto parte infatti in uno studio tv in India dove si svolge "Chi vuol esser milionario?", format originariamente prodotto dalla tv inglese e poi approdato in tutto il mondo. Stessa sigla di quello di Canale 5, e poi, davanti ad un pubblico sempre più in crescita ed entusiasta, ecco il giovane Jamal Malik (Dev Patel). Un ragazzo di 18 anni che viene dagli slum di Mumbai e sta per affrontare l'ultima domanda, quella che potrebbe fargli vincere la somma di 20 milioni di rupie. Ma il conduttore dello show non ha affatto il carattere bonario di Gerry Scotti: è Prem Kumar (Anil Kapoor), uno che odia questo concorrente venuto dal nulla. Inoltre, roso dall'invidia, Prem rifiuta di credere che un ragazzo dei quartieri poveri possa sapere tutte le risposte. Arrestato perché sospettato di imbrogliare, Jamal viene così interrogato dalla polizia e, mentre si prepara alla domanda da 20 milioni di rupie, scorrono sullo schermo le immagini di un'India violenta e povera in cui il ragazzo è cresciuto. Tra le violenze subite, anche la morte della madre di religione hindu proprio per mano di una spedizione punitiva di fedeli dell'Islam.
La gioia di Boyle E ancora, nel film di Boyle (distribuito in Italia dalla Lucky Red), immagini della vita sofferta di Jamal condivisa con il fratello maggiore Salim (Madhur Mittal) e con il suo grande amore mai davvero dimenticato: la bellissima Latika (Freida Pinto). In questo film, ha detto il regista in una intervista "Ho voluto più abbracciare le contraddizioni dell'India che risolverle". E questo vale anche per i suoi toni melodrammatici: "Non so dire se The Millionaire è stato influenzato da Bollywood o ne abbia preso degli aspetti solo di riflesso".
Gli altri premi La statuetta per il miglior attore va a Sean Penn per la sua interpretazione del primo politico gay americano Harvey Milk in Milk di Gus van Sant. "Chi si batte per il divieto ai matrimoni omosessuali deve solo vergognarsi" dure le parole di Penn durante la consegna dell’Oscar . "È arrivato il momento di dare pari diritti a tutti" continua polemico Penn che dedica poi il premio a tutti i collaboratori, agli amici, ma soprattutto a Gus van Sant. "Non ci sono registi migliori di lui" dice. Sean Penn parla anche di politica e si dice "orgoglioso del suo paese capace di eleggere un uomo elegante come Obama e di creare artisti coraggiosi". Infine un pensiero a Mickey Rourke - anche lui in corsa per l’Oscar: "È l’esempio che ci si può sempre risollevare. È mio fratello". Visibilmente commossa Kate Winslet ha ricevuto il primo Oscar della sua carriera - dopo sei candidature - come miglior attrice per
The reader. "Non ho preparato un discorso di ringraziamento anche se da piccola immaginavo che la bottiglia di shampoo fosse l'Oscar - dice l'attrice -. Mi sento fortunata di essere riuscita a fare questo. Ringrazio mamma e papà che sono qui da qualche parte". La statuetta per il miglior attore non protagonista allo scomparaso Heath Ledger per la sua interpretazione ne Il cavaliere oscuro. Miglior attrice non protagonista Penelope Cruz in Vicky Cristina Barcelona: è la prima spagnola della storia. La statuetta per il miglior film straniero al giapponese Departures.
Tutte le statuette Miglior regista: Danny Boyle ('The Millionaire'). Miglior attore: Sean Penn ('Milk') Miglior attrice: Kate Winslet ('The Reader') Miglior attore non protagonista: Heath Ledger ('Il cavaliere oscuro') Miglior attrice non protagonista: Penelope Cruz ('Vicky, Cristina Barcelona') Miglior film straniero: 'Departures' (Giappone) Miglior sceneggiatura: Dustin Lance Black ('Milk') Miglior sceneggiatura non originale: Simon Beaufoy ('The Millionaire') Miglior fotografia: Anthony Dod Mantle ('The Millionaire') Miglior montaggio: Chris Dickens ('The Millionaire') Miglior scenografia: D. G. Burt e Victor J. Zolfo ('Il curioso caso di Benjamin Button') Migliori costumi: Michael O'Connor ('La Duchessa') Miglior trucco: Greg Cannom ('Il curioso caso di Benjamin Button') Miglior colonna sonora: A.R. Rahman ('The Millionaire'é) Miglior canzone originale: 'Jai Ho' in 'The Millionaire' Miglior montaggio sonoro: Richard King ('Il cavaliere oscuròo') Miglior suono: Ian Tapp, Richard Pryke e Resul Pookutty ('The Millionaire') Migliori effetti speciali: Eric Barba, Steve Preeg, Burt Dalton e Craig Barron ('Il curioso caso di Benjamin Button') Miglior film d'animazione: 'Wall-E' Miglior documentario: 'Man on wire' Miglior cortometraggio documentario: 'Smile Pinki' Miglior corto d'animazione: 'La maison en petits cubes' Miglior cortometraggio: 'Spielzeugland (Toyland)'. Premio 'Jean Hersholt': Jerry Lewis.
Los Angeles - Un drammone bollywoodiano sbanca Hollywood. La favola costata soltanto 15 milioni di dollari di Danny Boyle, lo stesso regista di Trainspotting, ha trionfato al Kodak Theater di Los Angeles portando a casa otto Oscar. Miglior film e miglior regia comrpesi. Finisce gambe all'aria il grande sfidante, il colossal da 150 milioni Il curioso caso di Benjamin Button. E in The Millionaire c'é dappertutto il marchio dell'India, di un mondo legato da sempre alle caste, non ultima quella di un conduttore tv che proprio non ci sta a essere messo in ombra da un poveraccio che viene dagli "slum", i sobborghi di Mumbay e sta per diventare ricchissimo e più famoso di lui.
La storia Tutto parte infatti in uno studio tv in India dove si svolge "Chi vuol esser milionario?", format originariamente prodotto dalla tv inglese e poi approdato in tutto il mondo. Stessa sigla di quello di Canale 5, e poi, davanti ad un pubblico sempre più in crescita ed entusiasta, ecco il giovane Jamal Malik (Dev Patel). Un ragazzo di 18 anni che viene dagli slum di Mumbai e sta per affrontare l'ultima domanda, quella che potrebbe fargli vincere la somma di 20 milioni di rupie. Ma il conduttore dello show non ha affatto il carattere bonario di Gerry Scotti: è Prem Kumar (Anil Kapoor), uno che odia questo concorrente venuto dal nulla. Inoltre, roso dall'invidia, Prem rifiuta di credere che un ragazzo dei quartieri poveri possa sapere tutte le risposte. Arrestato perché sospettato di imbrogliare, Jamal viene così interrogato dalla polizia e, mentre si prepara alla domanda da 20 milioni di rupie, scorrono sullo schermo le immagini di un'India violenta e povera in cui il ragazzo è cresciuto. Tra le violenze subite, anche la morte della madre di religione hindu proprio per mano di una spedizione punitiva di fedeli dell'Islam.
La gioia di Boyle E ancora, nel film di Boyle (distribuito in Italia dalla Lucky Red), immagini della vita sofferta di Jamal condivisa con il fratello maggiore Salim (Madhur Mittal) e con il suo grande amore mai davvero dimenticato: la bellissima Latika (Freida Pinto). In questo film, ha detto il regista in una intervista "Ho voluto più abbracciare le contraddizioni dell'India che risolverle". E questo vale anche per i suoi toni melodrammatici: "Non so dire se The Millionaire è stato influenzato da Bollywood o ne abbia preso degli aspetti solo di riflesso".
Gli altri premi La statuetta per il miglior attore va a Sean Penn per la sua interpretazione del primo politico gay americano Harvey Milk in Milk di Gus van Sant. "Chi si batte per il divieto ai matrimoni omosessuali deve solo vergognarsi" dure le parole di Penn durante la consegna dell’Oscar . "È arrivato il momento di dare pari diritti a tutti" continua polemico Penn che dedica poi il premio a tutti i collaboratori, agli amici, ma soprattutto a Gus van Sant. "Non ci sono registi migliori di lui" dice. Sean Penn parla anche di politica e si dice "orgoglioso del suo paese capace di eleggere un uomo elegante come Obama e di creare artisti coraggiosi". Infine un pensiero a Mickey Rourke - anche lui in corsa per l’Oscar: "È l’esempio che ci si può sempre risollevare. È mio fratello". Visibilmente commossa Kate Winslet ha ricevuto il primo Oscar della sua carriera - dopo sei candidature - come miglior attrice per
The reader. "Non ho preparato un discorso di ringraziamento anche se da piccola immaginavo che la bottiglia di shampoo fosse l'Oscar - dice l'attrice -. Mi sento fortunata di essere riuscita a fare questo. Ringrazio mamma e papà che sono qui da qualche parte". La statuetta per il miglior attore non protagonista allo scomparaso Heath Ledger per la sua interpretazione ne Il cavaliere oscuro. Miglior attrice non protagonista Penelope Cruz in Vicky Cristina Barcelona: è la prima spagnola della storia. La statuetta per il miglior film straniero al giapponese Departures.
Tutte le statuette Miglior regista: Danny Boyle ('The Millionaire'). Miglior attore: Sean Penn ('Milk') Miglior attrice: Kate Winslet ('The Reader') Miglior attore non protagonista: Heath Ledger ('Il cavaliere oscuro') Miglior attrice non protagonista: Penelope Cruz ('Vicky, Cristina Barcelona') Miglior film straniero: 'Departures' (Giappone) Miglior sceneggiatura: Dustin Lance Black ('Milk') Miglior sceneggiatura non originale: Simon Beaufoy ('The Millionaire') Miglior fotografia: Anthony Dod Mantle ('The Millionaire') Miglior montaggio: Chris Dickens ('The Millionaire') Miglior scenografia: D. G. Burt e Victor J. Zolfo ('Il curioso caso di Benjamin Button') Migliori costumi: Michael O'Connor ('La Duchessa') Miglior trucco: Greg Cannom ('Il curioso caso di Benjamin Button') Miglior colonna sonora: A.R. Rahman ('The Millionaire'é) Miglior canzone originale: 'Jai Ho' in 'The Millionaire' Miglior montaggio sonoro: Richard King ('Il cavaliere oscuròo') Miglior suono: Ian Tapp, Richard Pryke e Resul Pookutty ('The Millionaire') Migliori effetti speciali: Eric Barba, Steve Preeg, Burt Dalton e Craig Barron ('Il curioso caso di Benjamin Button') Miglior film d'animazione: 'Wall-E' Miglior documentario: 'Man on wire' Miglior cortometraggio documentario: 'Smile Pinki' Miglior corto d'animazione: 'La maison en petits cubes' Miglior cortometraggio: 'Spielzeugland (Toyland)'. Premio 'Jean Hersholt': Jerry Lewis.
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