Eccoci al terzo appuntamento con il Question Time di Sanremo 2009. Come nostra abitudine, cerchiamo di raccontarvi tutto quanto accade nella sala stampa del Teatro Ariston nel seguitissimo appuntamento di RaiUno, con un ascolto di media superiore ai 3 milioni, ed uno share superiore ai 20%.
Tutto comincia dalla polemica innescata da Mario Luzzato Fegiz. A quanto pare infatti, alcuni elementi della giuria non hanno espresso il loro voto nell'ambito delle due serate andate finora in onda. E tutto ciò, ovviamente, potrebbe non risultare giusto. Ebbene, è repentino l'intervento di Pagnoncelli, già noto al pubblico televisivo per la sua presenza al Ballarò; a quanto pare infatti i voti dispersi, nonostante i due richiami al voto, vengono "colmati" mediante una base proporzionale. Mi spiego meglio; considerando come campione i rimanenti 290 voti, i 10 voti rispecchieranno in proporzione quanto affermato dai giurati più attenti.
La chiacchiera passa poi al futuro, dopo una domanda su una riproposizione di un reality legato a Sanremo (c'è già stato Destinazione Sanremo capitanato da Baudo, che andò molto male negli ascolti). Paolo Bonolis infatti ha avallato quanto affermato da Fabrizio Del Noce due anni fa, quando il tutto provocò la polemica tra Baudo e Bonolis. Per Paolo infatti, ogni anno il festival deve essere interpretato in maniera diversa, in quanto la realizzazione del Festival rispecchia il proprio "io professionale". Lo stesso Bonolis non ha voluto fare un nome, su un probabile erede.
E' pur vero che si è parlato di "è tutto da decidere...". Siamo proprio sicuri che Paolo non voglia ri-costruire quello che lui definisce "giocattolo di Sanremo"?
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