Ha vinto proprio ieri sera un traliccio per essere stato il personaggio maschile dell’anno da un punto di vista strettamente televisivo. E chi avrebbe mai potuto dire il contrario? Due edizioni de I migliori anni condotte ottimamente, da un punto di vista qualitativo e da un punto di vista numerico, un’Eredità che macina ogni giorno di più successi ed eccellenti risultati d’ascolto, un paio di mesi di riposo alternati ad un'Alta Tensione che, nel suo essere quiz da poca considerazione, ha portato piano piano ai risultati del predecessore, una Miss Italia che a dire il vero ha un po’ stentato e poi ha preso il volo. Insomma, la televisione è stata, nel 2008 e in quest’inizio del 2009, sicuramente Carlo Conti. Non tutta, ma sicuramente quella di Raiuno, che senza il suo centrocampista avrebbe qualche intoppo di troppo e qualche falla in più da coprire. Non c’è Angel che tenga, non c’è paragone che possa essere fatto: Carlo Conti, ad oggi, è insostituibile. Ecco un’intervista che ha rilasciato qualche giorno fa al Tgcom e integralmente riportata.
In tv ha fatto di tutto: dal quiz all’intrattenimento. Cosa le manca?
“Fare le pulizie. No, scherzo è una battuta. Guardi è molto semplice: io non lavoro per obiettivi, non mi interessa raggiungere chissà quali mete. Faccio quello che mi piace e che mi diverte. Quindi farò ancora tutto quello che mi divertirà. Ho la fortuna di fare quello che mi piace questa è la verità…
Con Gerry Scotti come va?
Io e Gerry come ha scritto una volta Maurizio Costanzo siamo i mediani della televisione, con il vizio del goal. E’ una definizione che mi ha molto divertito. Quando io e Gerry ci sentiamo al telefono ci diciamo: ma ti rendi conto che il 50% della popolazione televisiva si sintonizza sui nostri programmi?
Cosa non condurrebbe mai?
Credo un reality. Sono più adatti a una conduzione femminile. Ma non è per essere snob. Le parlo di me. Io non sono curioso di natura, quindi già questo mi limiterebbe molto. Diciamo che non è nelle mie corde come invece può essere un quiz dove bisogna essere più freddi e distaccati. Le dico invece un programma che mi piacerebbe tornare a condurre: uno show comico, come ho fatto agli esordi con Panariello e Pieraccioni. Ma per ora la vedo dura poterlo realizzare.
Se le offrissero un programma sperimentale su Rai tre in terza serata, lo farebbe rinunciando però in parte alla popolarità?
Perché no. Credo nella sperimentazione.
Alla fiction è interessato?
Non ne ho mai fatte, a differenza invece di Gerry ma non lo escludo a priori. Ne ho una nel cassetto scritta da me tempo fa molto divertente. Insomma, io la trovo molto divertente.
Andrebbe a Sky?
Perché no. A giugno 2010 mi scade il contratto con la Rai. Siamo in un mercato libero. Se mi arrivano proposte interessanti da Mediaset e da Sky non vedo perché dovrei rifiutare. E’ vero sono e mi sento un uomo Rai. Di più, un uomo RaiUno. E’ la rete che mi ha dato il successo a cui sono profondamente legato. Il mio primo contratto risale al 1985 con Discoring. Si figuri.
Se Amadeus, ad un certo punto nel 2006, non avesse detto no all’Eredità, la sua carriera sarebbe stata la stessa?
Ma sì. Assolutamente sì. Era da tempo che avevo chiesto ai dirigenti di ritornare a condurre un preserale, dopo il successo di In Bocca al lupo. E quando Amadeus ha deciso di rinunciare all’Eredità per passare a Mediaset mi hanno chiamato.
Vedo che i premi che date più o meno sono sempre alle stesse persone. Cosa vuol dire: che la tv italiana è statica o che lo sono i premi tv?
Ma no, non dica così. Quest’anno per esempio oltre a Striscia la Notizia come ogni anno meritatamente premiata e Quark , due dei programmi più longevi della tv, abbiamo premiato anche Francesco Facchinetti.
Beh, che difficoltà , tra Scotti, lei, la De Filippi e la Ventura avete in mano il 70% dei programmi tv, lui è l’unica novità da un po’ di anni a questa parte…
Non è vero. Alcuni grandi personaggi quest’anno non sono stati votati. Penso ad esempio a Maria De Filippi. E poi Angela era da qualche anno che non riceveva nessun riconoscimento.
Sembra che i Telegatti quest’anno non si facciano, che dice in proposito?
Mi dispiace molto. Più premi ci sono per la tv più se ne parla. E questo è un bene.
In tv ha fatto di tutto: dal quiz all’intrattenimento. Cosa le manca?
“Fare le pulizie. No, scherzo è una battuta. Guardi è molto semplice: io non lavoro per obiettivi, non mi interessa raggiungere chissà quali mete. Faccio quello che mi piace e che mi diverte. Quindi farò ancora tutto quello che mi divertirà. Ho la fortuna di fare quello che mi piace questa è la verità…
Con Gerry Scotti come va?
Io e Gerry come ha scritto una volta Maurizio Costanzo siamo i mediani della televisione, con il vizio del goal. E’ una definizione che mi ha molto divertito. Quando io e Gerry ci sentiamo al telefono ci diciamo: ma ti rendi conto che il 50% della popolazione televisiva si sintonizza sui nostri programmi?
Cosa non condurrebbe mai?
Credo un reality. Sono più adatti a una conduzione femminile. Ma non è per essere snob. Le parlo di me. Io non sono curioso di natura, quindi già questo mi limiterebbe molto. Diciamo che non è nelle mie corde come invece può essere un quiz dove bisogna essere più freddi e distaccati. Le dico invece un programma che mi piacerebbe tornare a condurre: uno show comico, come ho fatto agli esordi con Panariello e Pieraccioni. Ma per ora la vedo dura poterlo realizzare.
Se le offrissero un programma sperimentale su Rai tre in terza serata, lo farebbe rinunciando però in parte alla popolarità?
Perché no. Credo nella sperimentazione.
Alla fiction è interessato?
Non ne ho mai fatte, a differenza invece di Gerry ma non lo escludo a priori. Ne ho una nel cassetto scritta da me tempo fa molto divertente. Insomma, io la trovo molto divertente.
Andrebbe a Sky?
Perché no. A giugno 2010 mi scade il contratto con la Rai. Siamo in un mercato libero. Se mi arrivano proposte interessanti da Mediaset e da Sky non vedo perché dovrei rifiutare. E’ vero sono e mi sento un uomo Rai. Di più, un uomo RaiUno. E’ la rete che mi ha dato il successo a cui sono profondamente legato. Il mio primo contratto risale al 1985 con Discoring. Si figuri.
Se Amadeus, ad un certo punto nel 2006, non avesse detto no all’Eredità, la sua carriera sarebbe stata la stessa?
Ma sì. Assolutamente sì. Era da tempo che avevo chiesto ai dirigenti di ritornare a condurre un preserale, dopo il successo di In Bocca al lupo. E quando Amadeus ha deciso di rinunciare all’Eredità per passare a Mediaset mi hanno chiamato.
Vedo che i premi che date più o meno sono sempre alle stesse persone. Cosa vuol dire: che la tv italiana è statica o che lo sono i premi tv?
Ma no, non dica così. Quest’anno per esempio oltre a Striscia la Notizia come ogni anno meritatamente premiata e Quark , due dei programmi più longevi della tv, abbiamo premiato anche Francesco Facchinetti.
Beh, che difficoltà , tra Scotti, lei, la De Filippi e la Ventura avete in mano il 70% dei programmi tv, lui è l’unica novità da un po’ di anni a questa parte…
Non è vero. Alcuni grandi personaggi quest’anno non sono stati votati. Penso ad esempio a Maria De Filippi. E poi Angela era da qualche anno che non riceveva nessun riconoscimento.
Sembra che i Telegatti quest’anno non si facciano, che dice in proposito?
Mi dispiace molto. Più premi ci sono per la tv più se ne parla. E questo è un bene.
Non condurrebbe mai un reality?
RispondiEliminaE "ritorno al presente" non se lo ricorda che fù lui a condurlo?
L'avrà rimosso, Tony. I flop nuocciono alla salute ahahah :D
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