I palinsesti della televisione generalista sempre più spesso paiono fossilizzati. Ossia, nonostante un’oggettiva varietà di trasmissioni, di programmi, di produzioni mandate in onda, la novità sembra quasi non arrivare mai. La domenica sera c’è un reality, il lunedì anche, il martedì un talent. Fiction e film. E questa è la nostra televisione. Non che la ritualità sia un qualcosa da sconsacrare, anzi: se ne reclama a voce alta un ritorno effettivo. Come gli gnocchi il giovedì o il ragù alla napoletana la domenica, sapere che il lunedì andava in onda un bel film, che il sabato era il tempio del tradizionale varietà, creava fiducia dell’uomo nel mezzo e in chi lo manovrava. Detto, fatto: oggi è tutto incredibilmente alla rinfusa, si gioca d’astuzia, si sposta tutto lo spostabile, e quelle piccole mosse in palinsesto sono grandi (?) segni di non rispetto per il telespettatore. Ogni tanto, però, quando meno te l’aspetti, esce fuori quella ‘perla data ai porci’ che assume il giusto valore che gli spetterebbe normalmente. Ieri è andata in onda una di queste.
Assuefatto dalle logiche perverse del voyeur, scocciato dalla chiacchiericcio fatto sull’aria fritta, il pubblico italiano s’è tutto d’un tratto ‘risvegliato’, incredibilmente. L’appuntamento ve l’avevamo anche annunciato e anche consigliato: un altro appuntamento speciale del Che tempo che fa con ospite speciale Roberto Saviano. Quando si dice un nome che è tutto un programma. Per chi non lo sapesse, Roberto Saviano è stato il coraggioso scrittore di Gomorra, Viaggio nell'impero economico e nel sogno di dominio della camorra, libro cult dell’annata 2006, tradotto in 43 differenti lingue. Un best seller da cui è stato tratto anche un film, vicino alla partecipazione alla scorsa edizione degli Oscar americani (che, ad onor del vero, svia leggermente rispetto alla grandezza del libro: grandezza da ritrovare nel coraggio dell’aver fatto nomi, tracciato delineamenti, analizzato percorsi e portato tutto alla luce del sole). Costretto a vivere in maniera costantemente sorvegliata perché minacciato di morte, avere Saviano ospite significa avere ospite uno che non ha avuto paura di esporsi, e che nella volontà di farlo, adesso, è fermamente bloccato. Insomma, un appuntamento assolutamente da non perdere.
Non si entra, in questo caso, nel merito di quello che è stato l’appuntamento in quanto tale, anche perché non vi sarebbero le basi, almeno personalmente, non avendolo potuto vedere, ma sulla fiducia si può dire che sia stato un appuntamento che abbia portato in televisione la qualità, una parolina tanto ‘sfruttata’ quando mai tenuta in considerazione. I dati d’ascolto, sotto questo punto di vista, hanno parlato chiaro. Dopo 4 milioni per Fattorie, 6 e mezzo per Grande Fratello ed Amici, un numerone alto lo si è avuto anche per Fazio. Direttamente da Tvblog.it:
Assuefatto dalle logiche perverse del voyeur, scocciato dalla chiacchiericcio fatto sull’aria fritta, il pubblico italiano s’è tutto d’un tratto ‘risvegliato’, incredibilmente. L’appuntamento ve l’avevamo anche annunciato e anche consigliato: un altro appuntamento speciale del Che tempo che fa con ospite speciale Roberto Saviano. Quando si dice un nome che è tutto un programma. Per chi non lo sapesse, Roberto Saviano è stato il coraggioso scrittore di Gomorra, Viaggio nell'impero economico e nel sogno di dominio della camorra, libro cult dell’annata 2006, tradotto in 43 differenti lingue. Un best seller da cui è stato tratto anche un film, vicino alla partecipazione alla scorsa edizione degli Oscar americani (che, ad onor del vero, svia leggermente rispetto alla grandezza del libro: grandezza da ritrovare nel coraggio dell’aver fatto nomi, tracciato delineamenti, analizzato percorsi e portato tutto alla luce del sole). Costretto a vivere in maniera costantemente sorvegliata perché minacciato di morte, avere Saviano ospite significa avere ospite uno che non ha avuto paura di esporsi, e che nella volontà di farlo, adesso, è fermamente bloccato. Insomma, un appuntamento assolutamente da non perdere.
Non si entra, in questo caso, nel merito di quello che è stato l’appuntamento in quanto tale, anche perché non vi sarebbero le basi, almeno personalmente, non avendolo potuto vedere, ma sulla fiducia si può dire che sia stato un appuntamento che abbia portato in televisione la qualità, una parolina tanto ‘sfruttata’ quando mai tenuta in considerazione. I dati d’ascolto, sotto questo punto di vista, hanno parlato chiaro. Dopo 4 milioni per Fattorie, 6 e mezzo per Grande Fratello ed Amici, un numerone alto lo si è avuto anche per Fazio. Direttamente da Tvblog.it:
Eccellente riscontro per lo speciale di Che Tempo che Fa dedicato a Roberto Saviano su Raitre: in share prevale su tutte le reti ottenendo il 19% e 4.561.000 telespettatori, ad un passo da quanto totalizzato dal film di Raiuno, The Sentinel e superando Commediasexi trasmesso da Canale 5. Lo speciale condotto da Fabio Fazio con il giovane autore di Gomorra, con la presenza in studio di due grandi autori come Paul Auster e David Grossman, e con Suketu Metta in collegamento da New York, ha ottenuto un picco del 27,28% alle 23:34 e di 5.762.000 telespettatori alle 21:48. Che Tempo Che Fa vince anche in sovrapposizione. Dalle 21:16 alle 23:03, infatti, il talk-show di Rai Tre ottiene il 18,89% di share e 4.920.000 telespettatori, mentre il film su Rai Uno il 17,54% con 4.568.000 e quello su Canale 5 il 16,37% di share e 4.265.000 telespettatori.Vince la serata Roberto Saviano. Vince la serata Fabio Fazio. Vince la serata la qualità. Il popolo italiano deve essere educato alla qualità? Il popolo italiano conosce ancora il significato della qualità? Chissà, vista così pare proprio di sì. A parte questo, un plauso alla tanto bistrattata – almeno da un punto di vista strettamente personale – Rai, che ogni tanto ricorda cosa significhi servizio pubblico, cosa significhi informare il telespettatore, cosa significhi educarlo. Perché la televisione non è solo Isola, non è solo Talpa, per fortuna. E queste pagine scritte in un modo così impeccabile del lungo romanzo televisivo è normale che facciano breccia del cuore di chi inneggia ad una televisione più conforme al decoro. Nella speranza che non sia un caso isolato.
El Barto
RispondiEliminaNulla da aggiungere e quoto in pieno tutto ... il resto del mio pensiero lo puoi leggere nel precedente post dedicato a
Saviano ...
ITAL, grazie :) Sappi che quel tuo commento è stata la molla per questo post, che mi ha fatto rimandare di conseguenza quello di Matrix ahahah :D Oramai è un appuntamento a data da destinarsi. :) Scherzo, voglio vedere la puntata di venerdì di Matrix in modo tale che il giudizio sia ancora più completo :)
RispondiEliminaComunque ho visto che su Youtube hanno caricato la puntata, stasera mi attenderà senz'altro :)
Bartolì
RispondiEliminaciao!..:D
Trasmissione eccellente. Devo dire che mi sono incollato dinanzi allo schermo all'inizio e me ne sono scollato solo nella parte finale..in un pò di ossigeno portato in studio da una parodia di Antonio Albanese.
Fabio Fazio ha realizzato un ottimo lavoro, e tutta la sua squadra. A partire dalle cose più semplici e banali, come luci e scenografie, sino ai contenuti. Una trasmissione del genere va portata come vero vessillo di informazione e qualità televisiva.
E la dimostrazione che l'ipocrisia del pubblico tanto inneggiata da alcuni è del tutto fasulla.
Se la televisione produce un programma con la P maiuscola, il pubblico c'è, eccome se c'è...
Ottimissimo lavoro Bartolino.:)
Complimenti..:)
El Barto
RispondiEliminaQuando sarà ... sarà ... nn ti preoccupare ...
e come sempre buon lavoro ... a tutti ... da un assiduo lettore di "Scavicchia"