Il pluralismo televisivo, in ogni caso, il pluralismo di informazione. Ed è quello che noi stessi, di ScavicchialaNotizia, vogliamo tenere in piedi in questa polemica riguardante AnnoZero. Proprio ieri infatti vi abbiamo riportato l'affondo di Gianfranco Fini e Silvio Berlusconi nei confronti della trasmissione di RaiDue. Oggi, per maggiore completezza, vi vogliamo invece riportare quanto affermato dalla cosiddetta "altra campana". Una campana che assume la forma di Antonio Di Pietro, leader dell'Italia dei Valori, partito tuttora all'opposizione del governo che vede leader indiscusso Silvio Berlusconi, in questi giorni spesso alla ribalta della cronaca, con le sue affermazioni rilasciate dalle rovine dell'Abruzzo. A quanto pare infatti, Di Pietro sembra appoggiare in pieno la posizione della trasmissione di Michele Santoro, ecco le sue dichiarazioni, riportate direttamente da Il Giornale:
Di Pietro con Santoro. E al governo: "Criminali"
L'affondo di Di Pietro L'attacco dell'ex pm è duro, senza diritto di replica. Una difesa a spada tratta del conduttore di Annozero.
L'affondo di Di Pietro L'attacco dell'ex pm è duro, senza diritto di replica. Una difesa a spada tratta del conduttore di Annozero.
Pur ammettendo che è "difficile prevedere un terremoto", Di Pietro punta ugualmente il dito contro il governo dal momento che "le scosse si succedevano ormai da alcuni mesi". Parla di "incuria", "cattiva costruzione" e "pessima manutenzione". Palazzi costruiti decenni fa."Le intimidazioni avvengono nei confronti di quelle persone che cercano di restare indipendenti e di non cedere alle loro consuete pressioni e minacce - si legge sul blog del leader dell'Idv - l'unica indecenza rispetto alla trasmissione è la pretesa di Berlusconi e Fini di poter pilotare l'informazione al fine di descrivere una realtà che non esiste. E, così, far credere che ciò che è accaduto in Abruzzo sia solo colpa del destino".
Uffici ed edifici pubblici edificati in passato. Per Di Pietro la colpa è -sempre e comunque - del governo Berlusconi, reo (si legge sempre sul sito) di non aver stanziato fondi per la messa in sicurezza degli edifici pubblici e per la protezione civile. Infine l'accusa: "Pretendere di mettere il bavaglio ad un giornalismo che approfondisce la verità dei fatti è da criminali".
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