Si dichiara l’anti-Bonolis per eccellenza, e in fondo lo è. Giancarlo Magalli è stato ed è (e dice che sarà) un’aziendalista dalla testa ai piedi, di quelli che alla Rai mai volteranno le spalle. Perché mamma Rai è sempre mamma Rai, quella che l’ha visto crescere, che l’ha formato e, perché no?, gli ha regalato qualche delusione di troppo quando ai vertici c’era qualcuno che alla qualità dava voce alle proprie simpatie e antipatie. Ciononostante, dopo un anno di “clausura” a Mezzogiorno in famiglia, è scalpitante per la nuova edizione di Piazza Grande che tornerà in video a partire da questo settembre. E’ raggiante, Magalli, e in quest’intervista rilasciata a Libero news si toglie anche qualche sassolino dalle scarpe. Sassolini che hanno come unica ragione d’essere un nome: quello di Fabrizio Del Noce. Eccola, nella sua totale interezza.
L’Auditel l’ha dimostrato chiaramente: nel mezzogiorno di Raidue l’attualità funziona di più se viene alternata a musica e giochi. E così, dopo una sola edizione di “Insieme sul Due”, da settembre torna a furor di popolo “Piazza grande” (o forse “I fatti vostri”, che poi è lo stesso), condotto nuovamente da Giancarlo Magalli, affiancato stavolta da Adriana Volpe e Marcello Cirilli, già suoi partner a “Mezzogiorno in famiglia”.
Magalli, contento che il suo programma storico sia tornato in palinsesto?
«Molto, perché in tanti anni si era creata affezione, amicizia con quel tipo di pubblico. Sono contento di aver condotto “Mezzogiorno in famiglia”, che è andato molto bene (ha fatto quasi il 15% di share media, con punte del 18%, n.d.r.), ma per me è stata un po’ una vacanza, perché ero abituato alle interviste, all’attualità, e mi fa piacere tornare a fare quello che ho sempre fatto. Certo sarà dura recuperare gli spettatori che sono passati dall’altra parte, perché il programma che ci ha sostituiti era ben fatto ma forse un po’ troppo serioso per quella fascia e non è riuscito a fare grandi risultati, mentre “Forum”, su Canale 5, ha aumentato il suo bacino con ascolti strepitosi... ma ce li andremo a riprendere uno ad uno!».
Nel frattempo la vedremo nella sit-com “Settevite”, sempre su Raidue.
«Sono tornato a recitare dopo anni, il mio personaggio è un meteorologo presuntuoso e un po’ illuso, che lavora per una tv privata e si dà delle arie: dovevo essere una guest star e partecipare solo a tre puntate, alla fine ne ho fatte più di venti!».
Questo è stato l’esordio nella fiction: ci sarà un seguito?
«Sarei contento se mi offrissero una miniserie, tanto più che nella prossima stagione avrò i pomeriggi liberi. Certo, se Fabrizio Del Noce resta il direttore di RaiFiction può essere che mi faccia fuori anche da lì... ».
Si riferisce al fatto che, in sette anni al timone di Raiuno, Del Noce non l’ha mai fatta lavorare, a parte “Mister” nel giugno del 2006?
«Se è per questo, “Mister” andò in onda per soli cinque giorni... Non mi è mai stato possibile capire perché Del Noce ha tagliato tutti quelli che facevano bene: io, Baudo, Frizzi, la Carrà. Per fortuna Antonio Marano mi ha consentito di rimanere su Raidue, altrimenti mi avrebbe fatto un danno notevole. Anche con la Clerici è passato dalla simpatia all’odio: prima le concedeva tutto, poi le ha levato tutto. Fra chi ha tolto e chi ha messo, non si sa dove abbia fatto più danni».
Cambierà qualcosa con Mazza direttore della rete ammiraglia?
«Spero che per me cambi in meglio! Fino all’arrivo di Del Noce, la mia vita professionale è stata molto felice su Raiuno: sono contento di rifare “Piazza grande” su Raidue ma spero di ricominciare a fare anche un programma di access, un preserale o un serale sulla mia rete storica».
Che ne pensa di Bonolis di nuovo a Mediaset?
«In tv ci sono due grandi opposti: da una parte Bonolis, che fa avanti e indietro con la velocità di un fulmine, dall’altra io e credo Arbore, gli unici a non aver mai cambiato casacca. Ma Paolo fa bene a fare quello che fa, perché ogni volta gli offrono più soldi».
Possibile che lei non sia mai stato tentato di passare al Biscione?
«Solo una volta, nel ’98, per un misunderstanding con la Rai, in un momento di rabbia dissi che sarei andato alla concorrenza. Ci fu un minimo di trattativa ma alla fine mi fecero una controproposta e rimasi. Quella rimane l’unica volta che ho varcato i cancelli di Cologno».
E a Sky ci andrebbe mai?
«Una proposta da parte di Sky dovrebbe essere come quella di Fiorello, al cui confronto sembra che Bonolis lavori gratis, oppure, a parità di soldi, meglio la tv generalista perché il nostro scopo è farci vedere e lì grandi ascolti non ne fai, anche se prendi dal primo all’ultimo abbonato».
«In tv ci sono due grandi opposti: da una parte Bonolis, che fa avanti e indietro con la velocità di un fulmine, dall’altra io e credo Arbore, gli unici a non aver mai cambiato casacca. Ma Paolo fa bene a fare quello che fa, perché ogni volta gli offrono più soldi».
Possibile che lei non sia mai stato tentato di passare al Biscione?
«Solo una volta, nel ’98, per un misunderstanding con la Rai, in un momento di rabbia dissi che sarei andato alla concorrenza. Ci fu un minimo di trattativa ma alla fine mi fecero una controproposta e rimasi. Quella rimane l’unica volta che ho varcato i cancelli di Cologno».
E a Sky ci andrebbe mai?
«Una proposta da parte di Sky dovrebbe essere come quella di Fiorello, al cui confronto sembra che Bonolis lavori gratis, oppure, a parità di soldi, meglio la tv generalista perché il nostro scopo è farci vedere e lì grandi ascolti non ne fai, anche se prendi dal primo all’ultimo abbonato».
magalli nell'estate del 1993 tradì la rai per andare a tmc, dove presentò "mariti in città".
RispondiEliminaCmq è molto bravo, ironico, e con la battuta sempre pronta.Spero possa trovare, un programma valido, che sappia valorizzare le sue doti.
MAGALLI GRANDE AUTORE DI PROGRAMMI E NON COMPRENDO PERCHE' COMPRANO FORMAT MILIONARI QUANDO ABBIAMO NOSTRI AUTORI CHE COSTANO POCO. BOH!!!!
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