Questo che va a concludersi doveva essere una sorta di anno sabbatico per Gerry Scotti, fatto di riposo e qualche sitcom, un paio di viaggi e tanta tranquillità. Ma la vita casalinga non deve essere nel suo destino, specie da quando ha voluto intrecciarlo alle leggi dell'audience. E le leggi dell'audience dicono che, senza Gerry Scotti, Canale 5 patisce le pene dell'inferno nella fascia preserale, a scapito dei risultati del Tg5 e della quotidiana lotta con il concorrente dirimpettaio di Raiuno. Di conseguenza, l'anno che sta per concludersi ha visto ancora Gerry Scotti, volente o nolente, in prima linea a difesa del risultato da portare a casa, richiamato in gran fretta dai responsabili di rete e poi gratificato, come sempre gli succede, dall'affetto di un pubblico che continua a considerarlo come «uno di noi», per esprimersi in gergo calcistico. Adesso che è finito II milionario ed è iniziato Uno contro cento con Amadeus siamo alle solite: brusco calo di ascolti e nuova forbice di distacco tra il Tg1 di Riotta e il Tg5 di Mimun (l'altro ieri alle 20,30 solo il 23,6 per cento di share contro il Tg1 al 32,8), ciascuno, dei quali immagino abbia, sul proprio comodino, l'immaginetta dei propri preferiti conduttori di telequiz: Carlo Conti per Riotta, Scotti per Mimun. Quando uno dei santi protettori dei loro tg va in vacanza o viene sostituito temporaneamente, sono dolori. Adesso a soffrire è Mimun, non per esclusiva responsabilità di Amadeus ma di un programma che non ha mai realmente ingranato fin dal test estivo e che ora stenta a carburare anche nell'edizione invernale. Fossimo in Scotti, non saremmo del tutto tranquilli e temeremmo una nuova e improvvisa precettazione da parte dei responsabili di Canale 5 persino sotto le feste. Si sta scherzando ma neanche poi troppo, visto il successo arriso al tv movie Finalmente Natale (mercoledì, ore 21,15) che ha sbaragliato la concorrenza dimostrando, dati alla mano, come il periodo d'oro di Scotti continui imperterrito anche quando viene intrapresa una strada nuova (nel caso specifico, la trasposizione filmata, non priva di insidie, del telaio della sitcom Finalmente soli). Certo ci sono momenti particolarmente fortunati nella carriera di un personaggio televisivo, e il 2007 è uno di questi. Ma, nel suo caso, il vento favorevole si intreccia a una solida base di credibilità professionale, senso della misura e simpatia senza cui la dea bendata l'avrebbe già da tempo abbandonato. Non gli rimane che approfittare dei prossimi giorni di festa per goderseli appieno. A occhio e croce, vista l'aria che tira dalle sue parti, si può facilmente prevedere che nemmeno il 2008 sarà di riposo. Ha voluto la bicicletta? E allora non gli resta che pedalare.
Roberto Leviper
Il Giornale
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