In corrispondenza dell'inizio del suo nuovo programma, Canta e Vinci, Amadeus, è impaurito ma allo stesso tempo consapevole del fatto che il suo recente passato professionale non è certo stato dei migliori. Dopo il suo trasferimento in Mediaset infatti, è abbastanza tormentato il percorso da presentatore di Amadeus. E come è possibile capire da questa intervista tratta da Il Giornale, sembra quasi che questo sia il suo ultimo modo per giustificare il suo contratto con la rete privata.
Allora, Amadeus, non giriamoci intorno: dopo Formula segreta e 1 contro 100, per lei questo quiz dovrà essere un momento di riscatto.«Non mi nascondo certo dietro l’evidenza. In questo mestiere devi sempre dimostrare di valere, anche se il successo di un format non dipende solo dal conduttore. E dopo due anni a Mediaset dove ho presentato solo due programmi, questo è un momento di svolta, se va bene tutti contenti, sennò».
Sennò che succede?«Mi do all’ippica! (sorride). Magari decido che è arrivato il momento di dedicarmi completamente alla mia passione: i cavalli. Mi compro il terzo così mia figlia smette di lamentarsi che uso sempre il suo. Per ora, ne abbiamo due: uno è di Alice, l’altro di Giovanna (Civitillo, la compagna), manca il mio».
Be’, non scherzi troppo. Canta e vinci va in onda di domenica sera contro le fiction di Raiuno e Canale 5 e contro Fazio su Raitre...«Sì è una collocazione complicata, però proprio per questo non ho il fucile puntato addosso, come quando dovevo reggere il preserale di Canale 5. Deve raggiungere gli obiettivi di Italia Uno, punto e basta».
Guardandosi in giro non c’è da stare allegri. Tutti i programmi musicali in Tv fanno fatica: a partire da Sanremo, anche il nuovo X Factor, Scalo 76 e Chi fermerà la musica (l’altro karaoke appena finito su Raiuno).«Questo non è solo un programma musicale, è anche un quiz dalle regole semplici che dovrebbe fare presa sul pubblico. Secondo me l’unico modo per attirare pubblico con gli show musicali è avere grandi ospiti: quando presentavo il Festivalbar avevamo un nome importante via l’altro».
Torniamo a Italia Uno: non deve essere facile passare dalle luci abbaglianti del primo canale Rai al secondo canale Mediaset, senza nulla togliere ovviamente alla rete.«Non mi pento delle decisioni prese perché faccio sempre quello in cui credo. Con ciò ovviamente non posso negare che negli ultimi due anni la mia carriera non ha fatto passi in avanti».
Guardandosi indietro deciderebbe ancora di passare dalla Rai a Mediaset?«Nel tempo ho capito che feci quella scelta perché mi sentivo irrequieto, avvertivo il bisogno di cambiare. Ho passato degli anni meravigliosi a Raiuno quando conducevo l’Eredità, non incolpo nessuno per le mie decisioni. Certo è che se oggi trovo un altro show preserale che mi si addice e che ha successo mi ci incateno per tutta la vita».
A Mediaset la chiamarono proprio per alternarsi a Gerry Scotti nel preserale.«Certo. Formula segreta, si sa, andò male perché era un format troppo complicato. Fui io a chiedere di chiuderlo. Devo dire che 1 contro 100 invece funzionava abbastanza bene, faceva solo due o tre punti di share in meno del Milionario: se l’azienda gli avesse concesso più tempo per entrare nel cuore della gente magari sarebbe cresciuto. Del resto nelle tv private i risultati devono arrivare subito».
Altri artisti avrebbero affrontato questi momenti con meno tranquillità della sua...«Ho avuto anch’io momenti di sconforto, ma per fortuna non sono una persona che pensa solo alla tv e al lavoro. Ho tante altre passioni nella vita, prima di tutto la natura e i cavalli ma soprattutto ho i miei affetti: la mia compagna e mia figlia. Poi, detto sinceramente, uno che guadagna bene per fare un mestiere così bello non può permettersi di cadere in depressione, ne ha molti più motivi chi non ha i soldi per mantenere i suoi figli».
Certo. Lei non avrà problemi economici, però il suo contratto con Mediaset scade a luglio.«Con l’azienda ho rapporti ottimi. Questo show sarà spunto di riflessione per tutti. Con molta serenità».
Laura Rio
Laura Rio
per "Il Giornale"
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