Proprio da pochi giorni, sono stati decretati i vincitori del premio Trl-Awards 2008, e, con relativo post, è stata evidenziata la cosa. Ebbene, un commento ricevuto, da parte di El-Barto mi ha fatto in ogni caso riflettere su un argomento che in ogni caso mi era sfuggito. Il FestivalBar, la nota manifestazione canora estiva che Italia1 trasmette da decenni, perde di anno in anno gradimento e soprattutto ascolti. E, con gli ascolti che diminuiscono, diminuiscono ovviamente anche il numero di serate che quest’anno si sono ridotte ad un numero irrisorio. Si è detto infatti che Teo Mammucari e la brava Lucilla Agosti presenteranno le serate. Perché però l’andamento del gradimento nei confronti del FestivalBar dimostrato dal pubblico, almeno sino allo scorso anno, è inversamente proporzionale a quanto sta avvenendo per Trl, la trasmissione musicale, presentata da Alessandro Cattelan ed Elena Santarelli?
Il FestivalBar è invecchiato forse, e non ha saputo adattarsi ad un pubblico giovane che ovviamente è cambiato, nelle abitudini e nelle consuetudini. Il FestivalBar è una parentesi, è un piccolo intervallo temporale che piano piano si sta chiudendo su se stesso, riducendosi oramai ad una di quelle squallide serate che spesso RaiUno trasmette d’estate, dispensando premi a destra ed a manca, a personaggi incogniti. E forse, proprio su questo difetto, su questa “autocensura” della stessa manifestazione, sta cogliendo i propri frutti una trasmissione come TotalRequestLive che, accompagna e mostra il mondo musicale ai giovani, tutto l’anno. Con competenza e divertimento, il prodotto ora trasmesso da Mtv sta divenendo sempre più un riferimento per coloro che ritrovano tra le loro passioni appunto la musica.
Il FestivalBar invece oramai gioca a nascondino. Un marchio così forte e così noto, dovrebbe essere sfruttato a dovere dalla stessa “rete giovane” di Cologno Monzese. Se la stessa RaiDue ha deciso di mandare in onda quotidianamente, nella prossima stagione, una trasmissione come Scalo76, non comprendo come Italia1 non possa rendere giustizia e continuità temporale ad un simbolo della musica leggera come il FestivalBar. Una trasmissione quotidiana, un riferimento per le nuove uscite e per le classifiche di gradimento e vendita, un maggior contatto con il pubblico, una interratività con addetti ai lavori e non, non farebbe altro che bene al prodotto, per “esplodere” poi mediaticamente nella stagione estiva, con le manifestazioni solite, in piazza, con concerti e premi. Gli autori televisivi sono talvolta alla ricerca di nuove formule e nuove sperimentazioni quando, a mio modesto parere, hanno nelle proprie mani prodotti mal utilizzati…
Ah, non avevo fatto caso a questo post. Sì. La risposta alla domanda posta come titolo dell'intervento è sì. Il Festivalbar, che al giorno d'oggi possiamo dire morto, ha un successore rappresentato da Trl. In realtà io non ho vissuto l'era del Festivalbar itinerante alla cui guida v'erano i vari Scotti, Amadeus, Fiorello, Marcuzzi ma ho avuto modo di vivere l'atmosfera che ruota attorno ad un grande evento (piccolo dal punto di vista televisivo, andando in onda su una piccola emittente quale Mtv) quale Trl: quindi non posso azzardare confronto alcuno. Sicuramente ciò che possiamo dire che le varie dichiarazioni del patron Salvetti secondo cui il target a cui aspira il suo evento è puramente giovane, vengono del tutto smentite dagli ascolti. Quale la causa? Il fatto che la musica, in Tv, non funziona in quanto è stata non solo "sfruttata" ma anche "dimenticata". La musica in funzione di un evento. Mai la musica in quanto musica. Questo, alla lunga, stanca la massa. Nel caso in cui parliamo del secondo caso, il tutto viene premiato, da quella minoranza di giovani che vive la musica: ed ecco il caso di Trl, vera perla nel marasma di programmi tutti identici che della musica poco s'interessano, in realtà.
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