Notizia del giorno è la sfida che il gruppo Mediaset ha lanciato nei confronti del colosso Youtube, uno degli strumenti interattivi tra i più noti del mondo del web. Inutile ricordare la funzione di Youtube, la raccolta di video più ricca dell'intero mondo telematico è stata, proprio oggi, citata in giudizio dalla televisione privata italiana. Cologno Monzese infatti, ritiene illeggitimo l'utilizzo che il sito realizza al riguardo dei contenuti trattati nei video che gli stessi utenti "scaricano" sul noto portale di video. Sembra infatti essere possibile quantificare i danni che Mediaset ha subito a seguito all'abitudine degli utenti, che ritrovano in Youtube un degno sostituto dei prodotti realizzati e distribuiti dalla televisione privata. Ecco la notizia tratta da La Stampa, che è seguito al comunicato che la stessa Mediaset ha diramato nel pomeriggio:
"500 milioni per i filmati rubati "Mediaset contro YouTube e GoogleCologno Monzese: file diffusi illecitamente e sfruttati commercialmenteMILANO - Mediaset contro YouTube e Google. Il gruppo di Cologno Monzese lancia la sfida al web che mette a disposizione degli internauti filmati televisivi realizzati dalle proprie reti. E così cita in giudizio questi colossi del mondo internet e chiede che paghino 500 milioni di danni, per il solo danno emergente. Senza, cioè, considerare che questo per la principale televisione privata del Paese ha comportato anche la perdita di ricavi pubblicitari.Secondo il Biscione, al 10 giugno, sarebbero 4.643 i filmati, pari a oltre 325 ore di trasmissione, caricati su YouTube, il sito web nato poco più di tre anni fa per condividere gratuitamente video, spesso amatoriali, con gli habituè della Web. YouTube, infatti, è nato per ospitare video realizzati direttamente da chi li carica, ma non mancano filmati di terze parti talvolta caricati senza autorizzazione, come nel caso di Mediaset. L’accusa mossa a
YouTube e al motore di ricerca Google è di illecita diffusione e sfruttamento commerciale di file audio-video di proprietà delle tre reti televisive Mediaset che, secondo le stime, hanno sottratto 315.672 giornate di visione ai telespettatori.
Ora, ragionando tranquillamente, privi di alcun meccanismo di prevenzione al riguardo della tutela della libertà, spesso vessillo anche di idee che possono utilizzare la libertà solo come alibi, credo che in questo caso ci sia stato un netto passo falso da parte di Mediaset. Gli stessi utenti infatti, a mio parere, non possono far altro che incentivare eventualmente la visione di prodotti e realizzazioni, mostrandone il meglio (o talvolta il peggio), quanto basta per attirare l'attenzione. Un pò come un litigio in un reality. Non nascondiamoci dietro ad un dito, quanti, ignari dell'accaduto il giorno successivo sbirciano per verificare quanto accaduto? La negazione al riguardo del trattamento di dati, come riferisce lo stesso TvBlog, è stato realizzata anche da parte della Rai, ma risolta in ogni caso mediante la realizzazione di un canale Rai.tv, in modo tale da facilitare la collocazione, e rendere sicuramente più agibile l'utilizzo della biblioteca telematica. Non poteva risolvere in ugual modo, lo stesso problema, Mediaset con annessi e connessi. Perchè necessariamente rinnegare uno strumento che ha giovato e non poco, parlando dal mero punto di vista del telespettatore, all'interesse nei riguardi di vari prodotti?
mediaset video è l'equivalente di rai.tv due portali gratuiti con il meglio delle due aziende televisive. poi mediaset ha creato pure rivideo però è a pagamento.
RispondiEliminacomunque legalmente credo abbia ragione. nè rai nè mediaset vogliono youtube tra le balle.
Il problema è che la Rai ha risolto il problema senza richiedere questo risarcimento che, a mio parere, è fuori luogo.
RispondiEliminaSi tratta di una convenienza reciproca secondo me, perchè non raggiungere un accordo tranquillo?
cmq, in ogni caso, grazie per aver partecipato..:)