La televisione è un continuo "andi-rivieni" di personaggi, trasmissioni, format ed idee. Talvolta, nel trambusto generale, alcune facce, alcuni personaggi scompaiono nel nulla, nel vaporoso nulla, senza lasciare traccia della loro presenza nel piccolo schermo. Molto spesso questo fenomeno rappresenta una liberazione; alzi la mano chi ri-pretende la presenza di Loredana Lecciso in tv? Spero vivamente che nessuno abbia il coraggio di innalzare il proprio braccio, e spero di aver reso l'idea quanto basti. Atteggiamento antitetico merita invece un giornalista Rai, in particolare appartenente a RaiSport che, dopo aver "infestato" il palinsesto sportivo di Viale Mazzini, sembra sparito nel nulla. E' da un bel pò che ci pensavo. Ed è da un bel pò che ci riflettevo. Ma che fine ha fatto Marco Mazzocchi? Mazzocchi ha vissuto, negli ultimi anni una vita professionale fatta di alti e bassi, entrambi alla potenza estrema. Forse lo strizzare l'occhio troppo spesso al "mondo reality" gli ha reso la vita difficile nell' ambito del giornalismo sportivo, forse poco mondano e poco dedito al mero intrattenimento. Nella vita, si sa, bisogna forse fare delle scelte, con coraggio e soprattutto con la consapevolezza del rischio conseguente alle proprie azioni, ed alle proprie priorità.
Inviato alla prima edizione dell'Isola dei Famosi di Simona Ventura (il migliore, a mio parere, a "parimerito" con l'altrettanto bravo a non prendersi sul serio, Massimo Caputi), la partecipazione (un fiasco in termini di risultati ballerini) al Ballando con le Stelle di Milly Carlucci, l'ulteriore esperienza da inviato nel reality, più flop che show, di Alba Parietti, Wild West, che trasmigrò repentinamente dalla prima serata domenicale sino al tardo pomeriggio in compagnia di Monica Leofreddi e Milo Infante.
Forse questi i motivi che pian pian, lo hanno allontanato dal mondo forse più professionale dello sport "Made in Rai". La Domenica Sportiva più volte assegnatagli, è oramai nel pieno controllo di Massimo De Luca, direttore di RaiSport, succeduto alla presentazione di Jacopo Volpi, tuttora impegnato nella rubrica quotidiana dedicata a Pechino2008, dopo aver curato la analoga trasmissione relativa al campionato europeo appena trascorso; ottimo professionista per carità, ma forse, televisivamente, poco adatto in questo ritmico e torbido clima concorrenziale, sin dalla nascita di SkySport, spesso sinonimo di eccellenza in quanto ad organizzazione.
Marco Mazzocchi, dopo l'ennesimo tentativo di strizzar l'occhio all'intrattenimento nella primavera 2007, con Balls of Steels, in seconda serata su RaiDue in compagnia di Maddalena Corvaglia, sembrava essersi riavvicinato al mondo sportivo grazie anche alla rubrica che Simona Ventura gli aveva assegnato nell'ambito del suo contenitore domenicale: Vieni avanti Pechino infatti ci presentava tutti i protagonisti, in anteprima, delle vicende olimpiche, tuttora nello stato cinese.
Marco Mazzocchi, dopo l'ennesimo tentativo di strizzar l'occhio all'intrattenimento nella primavera 2007, con Balls of Steels, in seconda serata su RaiDue in compagnia di Maddalena Corvaglia, sembrava essersi riavvicinato al mondo sportivo grazie anche alla rubrica che Simona Ventura gli aveva assegnato nell'ambito del suo contenitore domenicale: Vieni avanti Pechino infatti ci presentava tutti i protagonisti, in anteprima, delle vicende olimpiche, tuttora nello stato cinese.
Con i suoi stravaganti quanto tremendi occhiali, era divenuto un personaggio, un simbolo ed emblema dello sport di Viale Mazzini. Veloce, simpatico e professionale quanto basta, ha rallegrato le serate (quasi nottate) di Atene2004 con grande successo, oltre ad aver curato lo storico approfondimento Rai sul campionato di calcio. Una innata sintonia con un altro mostro sacro di RaiSport, Giampiero Galeazzi, ha sempre ottenuti ottimi frutti. In primis, quello di rendere il giornalismo sportivo per quello che, a mio parere, deve apparire: una cronaca non troppo ufficiale di eventi sportivi, sui quali è possibile anche scherzare e, se possibile, dissacrando situazioni o personaggi che amano prendersi troppo sul serio.
Ai miei occhi di semplice telespettatore, appassionato di sport quanto basta, Marco Mazzocchi è sempre apparso come una sorta di "passo avanti" per un giornalismo che spesso, soprattutto nell'ambito sportivo, traspare troppo ingessato, poco rappresentativo della dinamicità delle stesse gesta che raccontano. Ed allora, mi chiedo, che fine ha fatto Marco Mazzocchi? Se non fossi sicuro del suo ritorno dalla missione in scalata del k2, quasi quasi, comincerei a preoccuparmi...
sono pienamente d'accordo con te. i lavori di M.M. mi sono sempre piaciuti. ricordo le olimpiadi di atene, i mondiali tedeschi, le olimpiadi invernali di torino, e se non sbaglio, anche la coppa america. e le nottate, rilassanti, volavano. mancano i suoi siparietti con il mitico galeazzi, che con molta probabilità, risente anch'egli della mancanza di mazzocchi, tant'è che non mi sembra più nemmeno lui. ed è così, 'amorfo' dagli europei il povero galeazzi. mazzocchi ci manca...ma forse nessuno (o quasi)se ne rende conto...ciao
RispondiEliminagrazie thomka per la condivisione del pensiero..:)
RispondiEliminaForza Mazzocchi..:)