Si pone fine a questa lunga, lunghissima telenovela. Daria Bignardi, a differenza di un Piero Chiambretti emigrante su Italia1, torna su RaiDue, dove già quindici anni fa ha esordito, prima poi di prendere il sopravvento nella popolarità, a partire dal 2000 e la prima edizione de Il Grande Fratello, su Canale5. Molte sono state le smentite e le conferme, e finalmente è arrivata la notizia in via del tutto ufficiale. Ecco la notizia:
Roma, 23 set. - (Adnkronos) - ''Il 10 ottobre parte su La7 l'ottava edizione delle 'Invasioni Barbariche': sara' l'ultima, per me. Percio' cerchero' che sia la migliore di quelle che ho fatto''. Cosi' Daria Bignardi conferma in un articolo che apparira' sul numero di 'Vanity Fair' in edicola domani, che lascera' La7 per Raidue al termine dell'ultimo ciclo di puntate de ''Le Invasioni Barbariche'' su La7.
Ma nessuna polemica sul canale cui e' approdata nel 2005: ''Mi ha dato la possibilita' di costruire un progetto da zero, le 'Invasioni Barbariche', di metterlo a punto giorno dopo giorno, di averne cura senza che venissero mai meno fiducia e sintonia reciproca''. Un format, precisa la Bignardi, che ''se La7 decidera' di continuare "senza di me, mi fara' solo piacere: e' bello quando una tua idea funziona, e rimane''. La giornalista fa anche accenno al futuro della tv di Telecom Italia: ''Le cose cambiano, ma non e' detto che cambino in peggio, anzi. I cambiamenti sono spesso salutari: la nuova 7, con Lilli Gruber, con Marco Berry e altri che verranno, per non parlar di chi resta, gente di prim'ordine, sara' probabilmente anche meglio di quella di prima, ma certamente non sara' piu' la stessa''.
Poche parole sui progetti che la vedranno coinvolta in Rai: ''Da gennaio - conclude - lavorero' a un nuovo progetto che spero sara' pronto entro primavera. Torno a Raidue, la rete dove ho esordito in video quasi quindici anni fa, dopo anni di redazione a Raitre''.
Ma nessuna polemica sul canale cui e' approdata nel 2005: ''Mi ha dato la possibilita' di costruire un progetto da zero, le 'Invasioni Barbariche', di metterlo a punto giorno dopo giorno, di averne cura senza che venissero mai meno fiducia e sintonia reciproca''. Un format, precisa la Bignardi, che ''se La7 decidera' di continuare "senza di me, mi fara' solo piacere: e' bello quando una tua idea funziona, e rimane''. La giornalista fa anche accenno al futuro della tv di Telecom Italia: ''Le cose cambiano, ma non e' detto che cambino in peggio, anzi. I cambiamenti sono spesso salutari: la nuova 7, con Lilli Gruber, con Marco Berry e altri che verranno, per non parlar di chi resta, gente di prim'ordine, sara' probabilmente anche meglio di quella di prima, ma certamente non sara' piu' la stessa''.
Poche parole sui progetti che la vedranno coinvolta in Rai: ''Da gennaio - conclude - lavorero' a un nuovo progetto che spero sara' pronto entro primavera. Torno a Raidue, la rete dove ho esordito in video quasi quindici anni fa, dopo anni di redazione a Raitre''.
Navigando verso Viale Mazzini, ecco le prime notizie venute fuori dalla conferenza stampa che Canale5 ha tenuto, al riguardo della prossima edizione del programma comico del maggior successo del nostro piccolo schermo. Novità di quest'anno, oltre all'elenco di comici di cui si è occupato il nostro ElBarto, è il trasferimento al lunedì sera, del programma comico, visto che, dopo aver bussato alla "porta del venerdì", consueta collocazione della sfilata di risate, un altisonante "occupato" è stato scandito dalla voce di Antonio Ricci che, a quanto pare, ha preteso tale giornata per l'ennesima riproposizione del suo show, di papere e gaffe. Ecco la notizia:
Tv: Zelig Torna Il Lunedi' e Sfida l'Isola Dei FamosiMilano, 23 set. - (Adnkronos) - Zelig torna in tv e lancia la sfida ai concorrenti. Per la prima volta il programma comico sara' trasmesso su Canale 5 nell'affollato palinsesto della prima serata del lunedi'. E dovra' vedersela con la concorrenza come l'Isola dei Famosi, Chi l'ha visto?, Grey's Anatomy, l'Infedele, la prima tv di Sky e le fiction. Una sfida che gli autori del programma e il direttore di Canale 5, Massimo Donelli, sono sicuri di vincere. "Il programma e' forte -ha detto Donelli nel corso della presentazione del programma, tenutasi oggi a Milano- e scegliendo il lunedi' abbiamo fatto una scelta da rete leader. Il nostro obiettivo e' di raggiungere lo share garantito agli inserzionisti e superarlo. Ma questo per Zelig non e' un problema".
E ad Antonio Marano, direttore di Raidue, che aveva detto che i telespettatori saranno costretti a scegliere fra i comici di Zelig e i naufraghi dell'Isola, Donelli risponde che "non si tratta di costrizione a scegliere, ma di liberta'. Ed e' la miglior dimostrazione che i palinsesti della Rai e di Mediaset non sono concordati. Il nostro obiettivo -ha spiegato- e' fornire un prodotto di qualita' per gli spettatori e di garantire agli investitori il raggiungimento di un certo share. Noi abbiamo fatto il nostro lavoro". E la prima serata del lunedi' e' una sfida anche per Gino, uno degli autori del programma e parte del duo Gino & Michele. "Il lunedi' e' una sorta di girone di Champions League. Abbiamo accettato senza polemiche lo spostamento -ha detto- il venerdi' ci sara' Paperissima e in tv le guerre ad Antonio Ricci non si fanno
E ad Antonio Marano, direttore di Raidue, che aveva detto che i telespettatori saranno costretti a scegliere fra i comici di Zelig e i naufraghi dell'Isola, Donelli risponde che "non si tratta di costrizione a scegliere, ma di liberta'. Ed e' la miglior dimostrazione che i palinsesti della Rai e di Mediaset non sono concordati. Il nostro obiettivo -ha spiegato- e' fornire un prodotto di qualita' per gli spettatori e di garantire agli investitori il raggiungimento di un certo share. Noi abbiamo fatto il nostro lavoro". E la prima serata del lunedi' e' una sfida anche per Gino, uno degli autori del programma e parte del duo Gino & Michele. "Il lunedi' e' una sorta di girone di Champions League. Abbiamo accettato senza polemiche lo spostamento -ha detto- il venerdi' ci sara' Paperissima e in tv le guerre ad Antonio Ricci non si fanno
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