sabato 20 dicembre 2008

IL PREMIER SILVIO BERLUSCONI: "NO AI PROCESSI MEDIATICI IN TV. E' UNA COSA INAUDITA"

Siamo in piena atmosfera natalizia; le lucciole, i colori, i festoni e le carole natalizie sembrano allietarci sempre di più, permettendoci, a tratti, una astrazione da quella vita quotidiana piena di stress, appuntamenti, scadenze e interminabile fretta. Beh, si tratta in ogni caso di una illusione. Basta qualche notizia per riportarci nella nostra vita reale, e questa di quest'oggi, rientra certamente in queste categorie. Non bisogna risalire alla preistoria per ricordare le fortissime polemiche tra Silvio Berlusconi e Michele Santoro. Lo Sciuscià del presentatore salentino infatti, scatenò pesantissime polemiche, complice la interpretazione canterina di Bella Ciao da parte di Santoro stesso. Ed ora eccoci di nuovo con una querelle. Il presidente del Consiglio dei Ministri italiano infatti, Silvio Berlusconi, sembra non aver gradito quanto visto nell'ultima puntata di Annozero, (dai contenuti ben diversi, se confrontati ad una puntata che noi stessi non abbiamo stentato a criticare) ed in particolare, l'interpretazione attoriale delle intercettazioni riguardante lo scottante caso di cronaca scoppiato negli ultimi giorni. Ecco la notizia:
Giustizia: premier contro Annozero
No ai processi in Tv

(ANSA) - ROMA, 19 DIC - Basta con i processi mediatici in tv. Lo ha detto il premier nel corso del pranzo con gli eurodeputati azzurri, riferendosi ad Annozero.Secondo quando riferito da diversi partecipanti, il premier si sarebbe soffermato sulla parte in cui due attori hanno recitato i testi delle intercettazioni alla base delle indagini in corso a Napoli. 'E' una cosa inaudita a cui bisogna porre un rimedio. Nel nostro Paese ci sono tre gradi di giudizio, non e' possibile assistere a certe cose'.
Da una parte la libertà di cronaca e di informazione; dall'altra la necessità di dover regolare un modo di fare televisione che non sembra gradito, viziato da gusti politici fin troppo spiccati ed evidenti. Sempre questi i temi che si scontrano e che comportano tante parole, tante querelle e pagine di giornale. Ed ora? E' inutile negarlo, l'attesa per la controreplica c'è. Nella speranza che, indipentemente dalla pendenza della "bilancia della giustizia", qualcuno possa rendersi conto che, gli italiani, seppur illudendosi, vorrebbero vivere in tranquillità il proprio Natale....

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