mercoledì 1 aprile 2009

SCAVICCHIAPAGELLA: SENETTE, FATTORIA, COMINCIAMO BENE ED OCCHIO ALLA SPESA


Eccoci ad un nuovo appuntamento con ScavicchiaPagella, Torniamo a commentare, giudicare, criticare od incensare il nostro beneamato piccolo schermo, con i numeri, bensì che con le parole. Un periodo intenso quello appena trascorso, sia con aspetti negativi, che positivi. Alti e bassi, sia di ascolto che di qualità. Personaggi che si alternano, altri meno (anche di quanto sperato). Ecco la nostra pagella di oggi
8 a Francesca Senette
Il pomeriggio di RaiDue era marchiato da Monica Leofreddi. Qualcuno si è accorto della presenza di Roberta Lanfranchi? No. Eppure da settembre una nuova presentatrice ha incarnato in pieno il contenitore talk della seconda rete nazionale. Francesca Senette, tra interviste, discussioni e chiacchierate, sta gestendo nel migliore dei modi lo spazio affidatole, divenendo un vero nuovo volto di RaiDue. Simpatica, solare e spigliata.
2 alla Fattoria
Il reality di Canale5, che persino Maurizio Costanzo ha etichettato come tra i peggiori di questa stagione, rasenta di settimana in settimana livelli da noia e da finta suspance e tensione. Il rimpasto di personaggi che hanno già cavalcato l'onda del momentaneo successo in tv, la proposizione di sconosciuti e quel litigio sempre pronti a tirar su gli ascolti, senza alcun risultato. Nemmeno l'assenza del posticipo calcistico ha risollevato le sorti della trasmissione di Paola Perego. Forse meglio aspettare direttamente settembre per una nuova Talpa?
7 a Cominciamo bene
Tra UnoMattina ed il compare Mattino5, forse il miglior talk show mattutino è proprio quello di RaiTre. Interviste interessanti e la possibilità di affrontare con la massima tranquillità, qualsiasi tema, con la preparazione della brava Elsa Di Gati e la professionalità del sempre pronto Fabrizio Frizzi. Un vero servizio pubblico in molti frangenti, con la gestione di problemi che toccano la nostra vera realtà, altro che reality...
1 ai prezzi di Occhio alla Spesa
Non so se ve lo siete chiesto, ma a cosa servono quei prezzi che, con tanto di lavagnetta, gli inviati di Alessandro Di Pietro ci forniscono ogni giorno. In base a quale criterio mi si può venire a dire che l'insalata a Napoli costa 60 o 65 centesimi? C'è una media statistica, o trattasi di prezzi a casaccio? Molto scettico forse io, ma molto inutile forse la rubrica che, dietro la maschera del servizio pubblico, nasconde tanta ma tanta aria fritta, tra chachacha e surreali interviste a verdure e sottaceti

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