Michele Santoro è un vero pericolo pubblico. Potrà portare a casa quanti ascolti possibile, facendo rompere record su record alla prima serata di Raidue, ma la scia di critiche dettata dal suo comportamento sicuramente non è tale da consentire un comportamento indifferente da parte di chi “giudica”. L’ultima in ordine cronologico? Ieri. Non bastavano minacce di querela ogni venerdì mattina pronte ad essere discusse, non bastava la minaccia di morte cui è stato soggetto qualche giorno fa quando una lettera con dentro un proiettile e la sua fotografia è stata recapitata in Rai, non bastavano i battibecchi tra reti da lui causati (ricorderete sicuramente “l’episodio Matrix” – manco si trattasse di una telenovela, ma tant’è, quando questo è il giornalismo che ci si merita… – a cui rispose personalmente il conduttore Alessio Vinci, sottolineando quanto l’approfondimento targato Mediaset non fosse affatto morto), no. Non bastava tutto questo. Santoro, probabilmente, gode ad essere sulla bocca della gente, gode ad essere sul filo del rasoio quando si parla di lamentele, gode di tutto ciò: masochismo puro. Dicevamo, l’ultima. Durante la puntata conclusiva di stagione della sua trasmissione, con avvocati derisi, Travaglio vari scatenanti pubblico in delirio manco fosse quello di Uomini e donne, con Santoro che ad accuse di faziosità risponde con fragorose risate, il conduttore ha affermato al Tg5 è stato manomesso un servizio.
Bene, la risposta di Mimun non è tardata ad arrivare, in diretta televisiva davanti a milioni di italiani e annunciata anche nel sommario del telegiornale. Ecco il testo di quanto accaduto tratto da Leggo:
Lanciato fin dai titoli di testa da Cristina Parodi con un eloquente «Le bugie hanno le gambe corte», il Tg5 nell'edizione delle 20 di questa sera ha respinto al mittente le accuse di Michele Santoro, che ieri sera ad «Annozero» aveva criticato la testata ammiraglia Mediaset per non aver mostrato le immagini dell'audizione di Beppe Grillo nella commissione Affari Istituzionali di Palazzo Madama. «Non è vero e ve lo dimostreremo», aveva aggiunto nei titoli la conduttrice. Poi nel servizio del tg, dopo aver mostrato il brano di 'Annozerò in cui Santoro lanciava la sua reprimenda, è sceso in campo per una dura replica al conduttore direttamente il direttore del Tg5, Clemente Mimun: «Che Michele Santoro è fazioso non è una notizia e non ne fa mistero neanche lui. Ma qui Santoro dice una bugia. Non ci credete? E allora ecco il servizio del Tg5 che abbiamo trasmesso l'altro ieri sull'intervento di Grillo, con buona pace di Santoro», ha detto Mimun, che ha poi mostrato per intero il servizio del Tg5 del 10 giugno su Grillo. «Bene -ha aggiunto in conclusione Minum- ora potete giudicare. Forse Santoro si riferiva a qualche altro tg magari della Rai. Ma siccome ha chiamato in causa il Tg5 abbiamo ritenuto da parte nostra di ristabilire la verità», ha concluso Mimun.
Bene, la risposta di Mimun non è tardata ad arrivare, in diretta televisiva davanti a milioni di italiani e annunciata anche nel sommario del telegiornale. Ecco il testo di quanto accaduto tratto da Leggo:
Lanciato fin dai titoli di testa da Cristina Parodi con un eloquente «Le bugie hanno le gambe corte», il Tg5 nell'edizione delle 20 di questa sera ha respinto al mittente le accuse di Michele Santoro, che ieri sera ad «Annozero» aveva criticato la testata ammiraglia Mediaset per non aver mostrato le immagini dell'audizione di Beppe Grillo nella commissione Affari Istituzionali di Palazzo Madama. «Non è vero e ve lo dimostreremo», aveva aggiunto nei titoli la conduttrice. Poi nel servizio del tg, dopo aver mostrato il brano di 'Annozerò in cui Santoro lanciava la sua reprimenda, è sceso in campo per una dura replica al conduttore direttamente il direttore del Tg5, Clemente Mimun: «Che Michele Santoro è fazioso non è una notizia e non ne fa mistero neanche lui. Ma qui Santoro dice una bugia. Non ci credete? E allora ecco il servizio del Tg5 che abbiamo trasmesso l'altro ieri sull'intervento di Grillo, con buona pace di Santoro», ha detto Mimun, che ha poi mostrato per intero il servizio del Tg5 del 10 giugno su Grillo. «Bene -ha aggiunto in conclusione Minum- ora potete giudicare. Forse Santoro si riferiva a qualche altro tg magari della Rai. Ma siccome ha chiamato in causa il Tg5 abbiamo ritenuto da parte nostra di ristabilire la verità», ha concluso Mimun.
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RispondiEliminaCommento editato dalla redazione di ScavicchialaNotizia in quanto contenente offese e volgarita'.
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già molto bella e poco faziosa la replica di mimun. è bello soprattutto il servizio...un mero commento fatto da uno sputasentenze senza dare un briciolo di spazio ai contenuti delle accuse...spettacolare..soprattutto non fazioso..grande tg5
RispondiEliminadimenticavo...pochi hanno colto il perchè santoro abbia citato proprio il tg5...
RispondiEliminaun conto è fare un servizio su grillo, e non dire il perchè grillo crede che l'attuale parlamento sia illegale e blablabla, come ha fatto il tg5.
altra cosa è fare come ha fatto santoro che ha trasmesso tutto il discorso di grillo in senato, lasciando agli spettatori il compito di farsi un opinione...
forse abbiamo un diverso concetto di libertà e correttezza, io comunque non vedo dolo in ciò che santoro ha fatto.