Non mi sarei mai sognato di dover dar ragione a Pupo. Oddio, mi spiego meglio. Ufficialmente non gradisco molto il suo stile di conduzione, ma la notizia di fonte AffariItaliani, però, mi permette di riavvicinarmi al personaggio, condividendo ogni parola ed ogni virgola di quanto dichiarato. Croce e delizia infatti della televisione è l'estate. La calda stagione infatti, svuota il piccolo schermo, non considerando, minimamente, il semplice fatto che la maggior parte delle persone è sprovvista di yacht e di ville con giardino, e che preferiscono rifugiarsi nel sempre conviviale piccolo schermo. Piccolo schermo che però, svilisce, con la volontà dei direttori di rete, il proprio palinsesto. La crisi economica? Lasciamo perdere. Un velo con il quale spesso si sta coprendo questa o quella carenza. Parliamo di un problema che oramai sovviene ai nostri occhi da anni ed anni, e non sembra aver alcuna intenzione di risolversi, anzi. Una responsabilità, a parer mio, soprattutto di Viale Mazzini. La televisione pubblica, che preferisce annullare quattro mesi di programmazione. E proprio alla vigilia della terza edizione di Reazione a Catena 2009, Pupo rilascia questa caustica dichiarazione. Vi riportiamo l'intera esternazione di Pupo al riguardo, gli si può mai dar del torto?
Pupo: "La televisione italiana d'estate è vergognosa. Propone solo repliche"
'La tv che d’estate si ferma per quattro mesi, da metà maggio a metà settembre, è una vergogna soltanto italiana. Una vera indecenza. Penso che neppure i Paesi africani siano ridotti così' Sono le parole indignate di Pupo, alla vigilia del ritorno in video su Raiuno con il programma 'Reazione a catena', raccolte dal settimanale 'Tv Sorrisi e Canzoni'. Il comico prosegue: 'Non si fa così. In un’Italia alle prese con la crisi, con tanti anziani, malati, gente che d’estate deve stare per forza a casa, non si può fare finta di niente. Vale per la Rai come per gli altri. Penso a mia madre, a chi ha davvero bisogno di compagnia. Dovrebbero effettuare un serio intervento legislativo. È una vergogna inaudita: si vedono solo un campionario di film replicati per la 1.800ª volta e spezzoni di vecchi show. Succede solo in tv, il resto del paese non si ferma. Visto che Endemol, Ballandi, Magnolia e compagnia bella lavorano per il resto dell’anno, anche perché spesso gestiscono risorse artistiche fondamentali, in Rai d’estate dovrebbero approfittarne per far lavorare gli interni, che non di rado sono lasciati a far nulla. La Rai dovrebbe imparare a distinguere fra gli appalti indispensabili e quelli che non lo sono'.
Bravo pupo!!!Spero che queste proteste i dirigenti rai e mediaset lo capiscono e per la prossima estate ci propongano qualche bel programma estivo e fresco in prima serato.Si spera sempre di un ritorno di giochi senza frontiere,beato tra le donne e furore e qualch novità!!!!
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