giovedì 17 luglio 2008

«LA TV È UN IPERMERCATO CHE NON INSEGNA NIENTE», PAROLA DI PIPPO BAUDO

Mai come in questo ultimo periodo il conduttore Pippo Baudo è presente sulla carta stampata e successivamente sul web, per le dichiarazioni che sempre più frequentemente rilascia, in maniera incessante e conseguentemente ripetitiva e noiosa. Dopo l'intervista che vi abbiamo riportato pochi giorni fa, in cui era leggibile un Baudo che dopo il cocente flop dell'ultima edizione di Sanremo dichiara di non interessarsi a quella che andrà in onda nel 2009, su cui sembra aver messo le mani, già da un pezzo, Paolo Bonolis, il presentatore annuncia, d'altra parte, di buttarsi a capofitto nei due progetti che lo vedranno protagonista il prossimo autunno: il seguitissimo segmento "marchettaro" di Domenica In, Ieri, Oggi e Domani, per cui promette una virata verso l'informazione e il gradito ritorno sul palco del sabato sera, con una rinnovata edizione di Serata d'onore, lo show che analizza a 360° gradi un personaggio a puntata. Sullo stesso palco, sotto gli riflettori, quindi, che lo crocifissero per il fiasco dell'antiquato ed ormai superato varietà Sabato italiano. In quest'ultima occasione il re di Sanremo appare, stranamente, più calmo e più saggio che mai. Saggezza che però sfiora una banalità assoluta ed una scontatezza assurda. Intervistato da alcune televisioni etnee in occasione del ricevimento del titolo di socio onorario del Rotary Club di Acireale, afferma infatti, come qui riportato:
La televisione italiana va male. La televisione dovrebbe essere attenta ai problemi del Paese. Dovrebbe essere piu' intelligente, piu' attenta, piu' colta. La televisione e' diventata soltanto un grande ipermarket. Non insegna piu' niente e anzi contribuisce al degrado culturale del Paese con programmi che, purtroppo, non hanno niente. Io non dico che la tv debba essere maestra di vita ma un minimo di cultura in piu' non nuocerebbe agli spettacoli. Invece girando da un canale all'altro si vedono delle immagini che non hanno nulla di televisivo. Sembriamo in una alcova dove si esibivano le famose donne che una volta stavano nelle case chiuse...
Sinceramente il catanese sembra sfondare una porta aperta, altamente spalancata. Nulla di nuovo nelle sue parole, che appaiono come ulteriore testimonianza del riconosciuto declino - che, a mio parere, è invece una evoluzione negativa, il che è diverso -, che vive la nostra televisione. Un declino al quale tutti, teoricamente, sanno porre rimedio che, nei fatti, non trova forma. Anche in questo è d'obbligo incitare a fare quanto più possibile i fatti rispetto allo spendere consunte parole. Ma sembra che queste ultime trovino sempre forza tale da far soccombere gli intenti dichiarati. Si provi, a questo punto, a fare in prima persona realmente qualcosa per migliorare la situazione, contando sul fatto che si hanno a disposizione i mezzi e le idee, e fare in modo che, nel suo piccolo, la televisione si riveli maestra di vita ed insegnante, come dichiarato, oltre che intrattenitrice e specchio della realtà quotidiana. Baudo, Parole, parole, parole, soltanto parole, cantava Mina. A te che sei il conduttore per antonomasia del Festival e che "mastichi" musica come pochi conduttori italiani, caro super Pippo, non possiamo che dedicare questa canzone.

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