
Mai come in questo ultimo periodo il conduttore Pippo
Baudo è presente sulla carta stampata e successivamente sul web,
per le dichiarazioni che sempre più frequentemente
rilascia, in maniera incessante e conseguentemente ripetitiva e noiosa. Dopo l'intervista
che vi abbiamo riportato pochi giorni fa, in cui era leggibile un
Baudo che dopo il cocente flop dell'ultima edizione di
Sanremo dichiara di non interessarsi a quella che andrà in onda nel 2009, su cui sembra aver messo le mani, già da un pezzo, Paolo
Bonolis, il presentatore annuncia, d'altra parte, di buttarsi
a capofitto nei due progetti che lo vedranno protagonista il prossimo autunno: il seguitissimo segmento "
marchettaro" di
Domenica In, Ieri, Oggi e Domani, per cui promette una virata verso l'informazione e il gradito ritorno
sul palco del sabato sera, con una rinnovata edizione di
Serata d'onore, lo show che analizza a 360° gradi un personaggio a puntata. Sullo stesso palco, sotto gli riflettori, quindi, che
lo crocifissero per il fiasco dell'antiquato ed ormai superato varietà
Sabato italiano. In quest'ultima occasione il re di
Sanremo appare, stranamente, più
calmo e più
saggio che mai. Saggezza che però sfiora una
banalità assoluta ed una
scontatezza assurda. Intervistato da alcune televisioni etnee in occasione del ricevimento del titolo di socio onorario del
Rotary Club di Acireale, afferma infatti,
come qui riportato:
La televisione italiana va male. La televisione dovrebbe essere attenta ai problemi del Paese. Dovrebbe essere piu' intelligente, piu' attenta, piu' colta. La televisione e' diventata soltanto un grande ipermarket. Non insegna piu' niente e anzi contribuisce al degrado culturale del Paese con programmi che, purtroppo, non hanno niente. Io non dico che la tv debba essere maestra di vita ma un minimo di cultura in piu' non nuocerebbe agli spettacoli. Invece girando da un canale all'altro si vedono delle immagini che non hanno nulla di televisivo. Sembriamo in una alcova dove si esibivano le famose donne che una volta stavano nelle case chiuse...
Sinceramente il catanese sembra sfondare
una porta aperta, altamente spalancata.
Nulla di nuovo nelle sue parole, che appaiono come ulteriore testimonianza del
riconosciuto declino - che, a mio parere, è invece una
evoluzione negativa, il che è diverso -, che vive la nostra televisione. Un declino al quale tutti, teoricamente, sanno porre rimedio che, nei fatti,
non trova forma. Anche in questo è
d'obbligo incitare a fare quanto più possibile i fatti rispetto allo spendere consunte parole. Ma sembra che queste ultime trovino sempre forza tale da far soccombere gli intenti dichiarati. Si provi, a questo punto, a fare in prima persona realmente qualcosa per migliorare la situazione, contando sul fatto che si hanno a
disposizione i mezzi e le idee, e fare in modo che, nel suo piccolo, la televisione si riveli
maestra di vita ed
insegnante, come dichiarato, oltre che intrattenitrice e specchio della realtà quotidiana.
Baudo,
Parole, parole, parole, soltanto parole, cantava Mina. A te che sei il conduttore
per antonomasia del
Festival e che "mastichi" musica
come pochi conduttori italiani, caro super Pippo, non possiamo che dedicare questa canzone.
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