Alessandro Greco torna in televisione. Lo avevamo già preannunciato ma, questa volta con la massima ufficialità dell'interessato, ecco un articolo de Il Giornale che conferma la veridicità della notizia. Lo storico presentatore di Furore (con insuccesso poi nelle mani anche di Daniele Bossari), la trasmissione di intrattenimento musicale di RaiDue, sembra non aver fatto dei grandi passi avanti proprio a partire da quello show. Il passaggio a RaiUno poco fortunato negli anni immediatamente prima al 2000, segnati con il preserale Colorado, in sostituzione del Luna Park di Pippo Baudo, grande successo di RaiUno messo in difficoltà dal Tira e Molla di Paolo Bonolis. La trasmissione non andò per nulla bene, tale da costringere la direzione di rete ad interrompere il quiz, e far intervenire il sempreverde Carlo Conti che risollevò le sorti della trasmissione con la versione Colorado-due contro tutti.
Altre partecipazioni? Il passaggio a Mediaset con una infelice partecipazione al carrozzone Buona Domenica di Maurizio Costanzo, e l'arruolamento nella seconda edizione de La Talpa, in compagnia della sua compagna di vita, Beatrice Bocci. Da allora il vuoto. Il ritorno in televisione proprio grazie a Raffaella Carrà, la stessa Carrà che lo portò a Furore anni fa. Il progetto è semplice. Mettere la musica nelle mani dei bambini, come tanto va di moda di recente, grazie anche al grandissimo successo del Ti Lascio una Canzone di Antonella Clerici. Gran Concerto è la trasmissione che occuperà la mattinata di RaiTre. La stessa RaiTre che spesso vede il ritorno di professionisti che per un pò hanno deciso di essere lontani dalla Rai, come accaduto per Fabrizio Frizzi e Pippo Baudo di recente. Anche in questo caso, per Alessandro Greco, un ritorno in sordina, in attesa di sviluppi?
Greco torna in tv: «Devo tutto alla Carrà»
Gran ritorno per Alessandro Greco che dopo un periodo di «pause lavorative più subite che scelte», come confessa senza falso ottimismo, dal 7 settembre tornerà in qualità di conduttore di Gran Concerto. Una trasmissione che è anch’essa un ritorno, alla funzione educativa della tv pubblica: avvicinare la musica seria ai bambini dai 5 anni in su. Deus ex machina del programma, in onda su Raitre ogni domenica alle nove di mattina, è Raffaella Carrà a fianco del fidato Sergio Japino. «Finalmente dopo oltre dieci anni dalla prima edizione di Furore, nel 1997, torno a fare squadra con la coppia Carrà-Japino che segnò il mio successo degli esordi. Quando li ho conosciuti avevo 25 anni e facevo i collegamenti esterni per Uno mattina. Durante un’audizione a Cinecittà, mi trovai di fronte a una schiera di persone, anche molto famose, in attesa di essere provinate e poi loro due con altri due autori di Furore. Quando Japino mi chiese “sei pronto?” io volevo rispondere, “per niente” ma ero lì e non mi sono potuto tirare indietro. Dovevo improvvisare sulle immagini del format francese, trasmesse su un videowall alla parete. Non mi ricordo nulla per l’emozione, ma andai bene. Solo che lo capii tempo dopo. Infatti a fine provino l’unica cosa che mi dissero è: “ti va di venire domani per parlare del programma?”. Pensavo che avessero bisogno di qualcuno che scaldasse il pubblico. Da quel giorno invece mi trovai a fare una formazione sul campo di due mesi fino alla conduzione vera e propria. Avevano capito che ero un terreno fertile, ma incolto». Nonostante lo sprint iniziale però la strada non è stata sempre in discesa. A parte l’esperienza in radio, dove Greco conduce tutti i sabati su Rtl Chi c’è c’è, chi non c’è non parla, «in tv è come se per me negli ultimi anni non si sia verificata nessuna occasione fortunata». E sì che tre anni fa dopo La Talpa Alessandro, come gli altri concorrenti del reality, ha avuto un contratto Mediaset della durata di quindici mesi. «In quel periodo ho realizzato due numeri zero di trasmissioni che non sono mai partite. Per me non è stato facile, ma ho comunque continuato a studiare nuovi progetti cercando di proporli alle persone giuste».Fino a Gran Concerto. Quaranta minuti di un viaggio sorprendente alla scoperta del mondo delle sette note. «Come in una giostra si succedono brani di musica classica eseguiti dalla grande orchestra Sinfonica nazionale della Rai, bambini sul podio a dirigere e a scoprire per esempio come si legge uno spartito». In studio il pubblico sarà costituito da ragazzi dai 5 ai 13 anni, lo stesso target che la trasmissione nata da un format spagnolo in onda da ben 13 anni ha l’ardire di raggiungere a casa.
TU SEI MOLTO SPECIALE E SEI SEMPRE PRONTO,E NON TI CONVINCERE CHE NON SAI FARE NIENTE.SEI UN CONDUTTORE ECCELLENTE,E NON TI MANCA NIENTE.IO TI CONOSCO DA 11 ANNI,AI TEMPI DI FURORE,ED ERI BRAVISSIMO,ED ANCORA OGGI LO SEI.
RispondiEliminaNON LI PENSARE A QUELLI CHE TI PRENDONO,PERCHE NON CAPISCONO LA BRAVURA E LA CAPACITA,E AL TALENTO DI UN CONDUTTORE,PRESENTATORE,IMITATORE COME TE.
BUON FINE ANNO ALESSANDRO GRECO.IO SPERO CHE TU POSSA PASSARE UN FINE ANNO.AUGURI E BUON 2010.A PRESTO BRAVISSIMO E SPECIALE CONDUTTORE
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