In barba a qualsiasi direttore di rete che ha le sue normali, osteggiate e spesso criticate preferenze. In barba a chi etichetta come raccomandata qualunque bella ragazza dalle doti non ancora conosciute che, nel giro di poco, si trova in prima serata. In barba a chi del rancore si veste in ogni intervista e sputa veleno a destra e a manca. Sembrano essere questi i capisaldi del pensiero di Ainett Stephens, la stupenda venere nera che in questi giorni ci allieta con la sua presenza alla conduzione del magico Circo Massimo Show, in compagnia di Stefano Orfei, su RaiTre. Famosa già dal 2006, anno in cui, al fianco di Pino Insegno, era la valletta, la riconosciuta gatta nera, de Il mercante in fiera, fortunato access di Italia1, poi con la conduzione di RTV - La tv della verità, di Tintoria Show, e con un calendario mozzafiato realizzato per Controcampo, un excursus che va dagli inizi di carriera al vero approdo in Tv, sino al raggiungimento di un successo innegabile è il succo dell’intervista rilasciata a Sorrisi & Canzoni Tv dalla ventiseienne modella e showgirl venezuelana che riportiamo nella sua interezza:
«Per avere il primo permesso di soggiorno» dice la soubrette, «mi sono presentata in questura con un giovanotto e ho detto che lavoravo per lui. In realtà era il mio fidanzato». Così la vera attrazione di «Circo Massimo», eletta quarta a Miss Venezuela nel 2001, racconta a Sorrisi i suoi inizi in Italia: «Volevo fare l'indossatrice, ma ho un fisico troppo esplosivo»
Venezuelana, venticinquenne, Ainett Stephens da cinque anni vive in Italia. Modella, soubrette, è passata da Mediaset («Real tv», «Il Mercante in fiera») alla Rai («Freschi di Tintoria» e «Circo Massimo Show»). Una bellezza statuaria che, su Raitre con Stefano Orfei, sta mietendo ottimi ascolti: per esempio, ha battuto regolarmente una «bruttina» di talento come «Ugly Betty».
Lei da ragazzina com'era?
«Giocavo a pallacanestro, avevo le treccine, non mi truccavo, studiavo e basta. Mio padre, professore di inglese e chimica, avrebbe voluto che facessi il medico».
Com'è che ha cambiato idea?
«Avevo 17 anni e nella mia città hanno fatto un casting per Miss Venezuela. Eravamo 55 ragazze. Mi sembravano tutte più belle. Invece sono stata scelta io».
Poi è arrivata quarta a Miss Venezuela. La prima classificata ora che fa?
«È rimasta in patria, fa l'attrice, mi sembra. Quel concorso mi ha cambiato la vita. Ho cominciato a lavorare in tv, facevo delle comparsate. Poi, ho deciso di venire in Italia».
Come mai proprio l'Italia?
«Avevo girato l'Europa e la città che mi ha colpito di più è stata Roma. Per il calore delle persone, mi sentivo a casa».
Dell'Italia che cosa conosceva?
«Il cibo e la parlantina. In Venezuela ci sono tantissimi italiani che hanno fatto fortuna dopo la seconda guerra mondiale».
Ha avuto problemi con il permesso di soggiorno?
«All'inizio l'ho chiesto come badante. Sono andata in questura con un bel ragazzo e ho detto che lavoravo per lui».
E lui era contento di una così bella badante?
«Era il mio fidanzato, l'ho conosciuto a Verona. Sono stata fortunata, lui ha voluto aiutarmi, tante amiche sono state anni senza documenti».
Ora ha il permesso?
«Come libera professionista».
In tv come è arrivata?
«Qualche ospitata, poi mi hanno chiamato a “Settima dimensione” su La7, facevo la ragazzadella-porta-accanto, entravo in costume da bagno tutta truccata, era molto ironico».
Che cosa l'attirava della tv?
«Volevo fare l'indossatrice, però ho questo fisico che non è adatto, ho il seno troppo grande».
Ha detto: «Tutto genuino». Qualcuno ha dubbi?
«Così magra con questo seno enorme. Di solito le ragazze di colore hanno i fianchi grossi. Però si vede che è naturale, per la forma».
Ha già fatto due calendari.
«Il primo l'ho fatto non per i soldi, ma per la notorietà, il secondo, invece, per i soldi».
Quanto ha guadagnato?
«Abbastanza da accendere il mutuo per comprare casa. Però ho fatto anche tre calendari per beneficenza, ma si dà sempre enfasi alle cose più banali».
Finora è stata fidanzata con due imprenditori. Nessun calciatore?
«No mai! Con Nicola (Radici, imprenditore bergamasco, ndr) stiamo bene da circa un anno».
Lo ha già presentato ai suoi?
«È stato a casa mia. In Italia se porti il fidanzato a casa è perché lo devi sposare, da noi invece perché è giusto che i genitori sappiano chi frequenti».
Si, probabilmente lo e
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RispondiEliminaLa ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu
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