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mercoledì 16 luglio 2008

IL CIRCO DI RAITRE: BANCO DI PROVA PER CONDUTTORI E SPETTACOLO AMATO DAI PIU' PICCOLI

Pescando tra i ricordi della mia infanzia, non prettamente legati a quella che è la riconosciuta passione per il mezzo televisivo, rammento ogni inverno che non è stato tale se, oltre al consueto abete addobbato a festa, a casa, sul tavolo della cucina, non ci fossero i biglietti per il circo, acquistati con sudore e fatica, per quella data in cui lo spettacolo si fermava a pochi passi da casa propria. Una gioia unica nel vedere le tante carovane in fila indiana, l’una dietro l’altra, i tanti uomini al lavoro per offrire il meglio che lo spettacolo potesse donare, e le lunghissime file per controllare i biglietti, una volta marcati i quali potevi avere l’accesso a quel magico mondo fatto di clown, giocolieri, acrobati e quant’altro. Quando cresci, quell’aria incantata si trasforma nell’emozione del ricordo, nonostante lo spettacolo circense sia non solo a pochi passi da te, ma anche a portata di telecomando. Ogni estate, infatti, RaiTre prova a ricostruire quell’atmosfera così incredibilmente fantastica con le mille varianti, per la sola intitolazione della resa televisiva, dello spettacolo. Prova, però, perché difatti non ci riesce, ed è impossibile pensare altrimenti. Quello è un tipo di spettacolo che devi vivere dal vivo, live, unendo la tua voce al coro fatto di “ooh” per la magnificenza di un numero o uniformandoti, ridendo, insieme ai tanti altri spettatori come te per l’esibizione di un fantomatico pagliaccio. Nonostante l’improbabilità relativa al costituire una copia di quell’ambiente, quest’anno, ogni mercoledì, la terza rete RAI trasmette il Circo Massimo Show, giunto alla sua nona edizione. La conduttrice delle sette puntate per quest’estate è la venezuelana Ainett Stephens, con la partecipazione straordinaria di Stefano Orfei, figlio del nome per eccellenza di questo mondo, Moira.

Circo Massimo Show è stato molto importante per me, non solo perché ha rappresentato un traguardo nella mia carriera la conduzione di questo programma si è rivelata un’esperienza umana e di lavoro davvero unica. Il circo mi è sempre piaciuto, mi ricorda la mia infanzia in Venezuela, quando andavo con i miei genitori a vedere questi artisti incredibili. Ma vivere per diverse settimane in un vero circo, conoscendo artisti che arrivano da tutto il mondo, è stato emozionante in un modo incredibile. Devo dire che in questa avventura Stefano si è rivelato un compagno straordinario ed un maestro perfetto; lui mi ha permesso di capire meglio, da dentro, quel mondo un po’ misterioso che è il circo, la sua gente e i suoi segreti” afferma, emozionata, la presentatrice famosa per essere stata la gatta nera de Il mercante il fiera di Italia1, la valletta della seconda versione di Azzardo al fianco di Daniele Bossari, oltre che l’introduttrice dei filmati del programma RTV, ora sotto la conduzione di una sexy come non mai Cristina Chiabotto, sempre sulla stessa rete. Ciò che sorprende non è tanto il fatto che gli intermezzi, strettamente televisivi ed oggettivamente inutili, vedano parlare la showgirl che, leggendo le sue parole, si sente arrivata, quanto piuttosto il fatto che questo superfluo ruolo sia stato ricoperto, in passato, solo da coloro i quali dovevano essere, in qualche modo, “testati”. Il circo come banco di prova, insomma. L’anno scorso, l’edizione fu condotta da un redivivo Fabrizio Frizzi, che vede in quest’ultima la possibilità di riapprodare al prime-time, dopo le sfortunate esperienze di Assolutamente e del brutto e lento Mi fido di te su RaiUno. Un modo come un altro per (ri)sbarcare il lunario e farsi apprezzare da un pubblico che fosse differente da quello del contenitore mattutino Cominciamo Bene o del fortunatissimo access I Soliti Ignoti. Accanto a questo, la valletta argentina Belen Rodriguez direttamente dal varietà comico Tintoria Show, lasciatole in eredità da Carolina Marconi. La coppia, quindi, è testimonianza di come il circo sia fatalmente sfruttato ed indegnamente utilizzato per testare le qualità di conduttrice di tante e diffuse vallette - ancor prima, a memoria, il programma, anche nelle sue edizioni invernali e nelle sue molteplici vesti e varianti venne condotto dalla stessa ex Miss Italia Chiabotto e da Filippa Lagerbäck, relegata a valletta in Che tempo che fa -.

Fin quando questa volontà è celata e ben nascosta, potrebbe, per assurdo, essere accettata e digerita; nel momento in cui, però, è palesemente forzata, risulta sgradevole, agli occhi del pubblico, la perpetua frammentazione dello spettacolo per commenti e presentazioni inefficaci, anche se non infruttuosi. Mercoledì scorso, infatti, lo spettacolo è stato seguitissimo: nel dettaglio sono stati 2.398.000 telespettatori per il 12,82% di share. Facile capire quale sia la forza non segreta di questo raggiante successo, capibile nel momento in cui è letta la scaletta, ad esempio, prevista per stasera, riportata dall’Ufficio Stampa Rai:
Una stravagante lezione di addestramento di un cane da parte di Ainette, sotto la guida esperta di Stefano Nones; la performance di Alexey Goloborodko, 14 anni, nato a Tula, una città mineraria russa, da una famiglia di operai, che si esibisce in un numero acrobatico; le tigri del bengala ammaestrate da Giordano Caveagna ;il mano a mano dei due fratelli Ungheresi, vincitori del clown di bronzo al Festival del Circo di Montecarlo;una troupe cinese proveniente dalla regione di Chong Qing alla disciplina del diablo, dal Brasile la troupe di volanti dei Mendes che eseguira’ il triplo salto mortale; la coppia del duo trux dove la porteur e’ la donna che riesce a tenere il suo compagno in equilibrio su… un paio di tacchi! Per far ridere Florian un clown tedesco di 49 anni si accompagna in pista col giovane amico di 7 anni Cato, un cagnolino dalla razza imprecisata. E per concludere l’illusionista italiano Gianni Mattiolo, famoso nel mondo perché ha coniugato l’amore per l’illusionismo a quello degli animali.
Un target, quindi, fatto prevalentemente da bambini e bambine che per primi godono dell’aria fatata del circo, uno dei pochi spettacoli veramente puliti della nostra televisione, esente da qualsivoglia e possibile incontaminazione o deviazione trash, così come nelle menti di tante persone che, seguendolo, provano un filo di nostalgia.

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