lunedì 11 agosto 2008

SCAVICCHIA LE NEWS TELEVISIVE: FIORELLO BACCHETTA DE ANDREIS MENTRE SKY E RAI FANNO SCAMBIO DI EVENTI…

Ecco una breve rassegna riportante un paio di notiziole, frutto di stralci di interviste e pezzi che hanno il merito di smuovere un pochino le acque, tra il caldo e l’afa puramente agostane, del mezzo televisivo evidentemente plagiato e interamente avvolto dallo spirito dei giochi di Pechino 2008. Stralci e pezzi che lo riportano a quei volti consueti e comuni visibili nella lunga maratona - per rimanere in campo sportivo - televisiva che prende forma ogni anno, discostandosi da chi, in queste giornate, ci sta regalando ori, argenti e bronzi oltre che tanta soddisfazione, gioia ed ulteriore motivo d'orgoglio, per appartenere alla nostra bellissima nazione. Protagonisti di quest’oggi un adiratissimo Fiorello, e la Rai e Sky impegnate in uno scambio di eventi che potrebbe fare spiccare un bel sorriso sul volto di chi è deluso da come l'evento è gestito dalla Tv di Stato.

Tutti sappiamo quanto e come Fiorello sia restio nell'apparire sul piccolo schermo, seppur le motivazioni non ci appaiono mai particolarmente chiare. Le ultime apparazioni, come quella relativa al varietà più breve della storia della Tv (che poi non è stato tale, per il suo eccessivo dilungamento) hanno sempre e letteralmente sbancato gli ascolti. Tuttavia, il mattatore catanese lascia intendere, in ogni intervista che rilascia, che il suo non concedersi troppo al pubblico, per i critici scambiato per una volontà di apparire come prezioso, irraggiungibile, sia necessario per non sovraesporre la sua immagine che potrebbe costare un non così generoso affetto ricambiato nelle centellinate occasioni. Da dire, ovviamente, che anche solo questo appare strabiliante: Fiorello è uno dei personaggi televisivi più amati dagli italiani - se non quello più amato di tutti - e non a caso ogni sua comparsa è accompagnata da un fortissimo seguito. Quello che è trapelato da un pezzo battuto alcuni giorni fa, però, sfiora il ridicolo. Direttamente da un'intervista a Paolo De Andreis, capostruttura di RaiUno, circa il successo di Supervarietà:
Ne sono orgoglioso. Perché è lì che si vedono i miei meriti. Attingo alle teche e scelgo degli spezzoni che per fortuna piacciono al grande pubblico. Mentre fanno arrabbiare qualcuno: Fiorello per esempio. Abbiamo un ottimo rapporto. Abbiamo lavorato assieme, eppure ogni volta che propongo una sua scheggia va su tutte le furie. Mi telefona e mi urla che così lo danneggio perché lo sovraespongo.
A meno che Fiorello non abiti in una campana di vetro come una preziosa rosa, per cui ogni minima uscita potrebbe costare la morte - metaforicamente parlando - non riusciamo davvero a capire perché ci si possa arrabbiare in questo modo, nel momento in cui, invece, essere inseriti in un collage dei migliori filmati dei cinquanta anni della storia della Rai dovrebbe essere un onore, oltre che motivo d'orgoglio. Ma ciò si inserisce perfettamente nel panorama che è riuscito a costruire il catanese, quasi avvolto in un alone di mistero e di magia. Scendere dall'Olimpo, ogni tanto, giova all'umiltà di una persona, sia questa la peggiore al mondo o la più incensata di tutte.

Per un mattatore che va su tutte le furie se per un paio di secondi in più è sul piccolo schermo, c'è, invece, chi sta lavorando per le prossime stagioni televisive. Nonostante quella autunnale, con l'avvio della nuova garanzia in cui ogni rete darà il meglio delle sue possibilità, non sia ancora iniziata, si inizia a ragionare sull'amministrazione di due dei eventi sportivi più importanti, televisivamente parlando: i Mondiali di calcio e le Olimpiadi. Si delinea la strada che porta ad una sorta di compromesso per la trasmissione dei due eventi che vede, a braccetto, la Rai e la piattaforma satellitare Sky:
La Rai può tornare a giocare un ruolo da protagonista nel nuovo scenario, nonostante il terreno perduto nel digitale e l'assenza dalla pay tv. Ma può farlo se il rinnovo del vertice, tra settembre e ottobre, non accrescerà le turbolenze interne all'azienda e le interferenze del sistema politico-istituzionale.

Sul "piatto" c'è l'intesa di massima raggiunta tra Rai e Sky su Olimpiadi e Mondiali di calcio. La Rai ha i diritti, per tutte le piattaforme, dei Mondiali 2010 e 2014. Sky li ha per le prossime due Olimpiadi, quella invernale del 2010 e quella estiva di Londra del 2012.

L'intesa di massima prevede che la Rai possa disporre di circa 250-300 ore di ciascuna Olimpiade mentre, per i Mondiali, Sky avrebbe tutti gli incontri ma il servizio pubblico, come minimo, deve comunque trasmettere tutti gli incontri della nazionale italiana più semifinali e finale. In aggiunta, la Rai riscuoterebbe 120-130 milioni da Sky, frutto della differenza tra la valutazione dei diritti pay dei Mondiali e quelli in chiaro delle Olimpiadi

Ciò porterebbe, quindi, per quanto riguarda i Mondiali, ad una situazione simile a quella che ha avuto luogo nel 2006, in cui Sky aveva i diritti per tutte le sue partite e la Rai per quelle della nazionale italiana o per una qualsiasi al giorno. D'altra parte le Olimpiadi, "acquistate" da Sky, verrano parzialmente cedute alla Tv di stato, per una messa in onda, pare, contemporanea. La differenza verrebbe risolta mediante lo sborsamento di soldi, che mai come in questo caso toccano cifre paurose. Noi, da telespettatori, potremo dichiarci felici solo nel momento in cui gli eventi verranno tramessi in maniera eccellente.

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