giovedì 11 dicembre 2008

GIOCHI SENZA FRONTIERE: LA GENUINITÀ DELLA TV DI UN TEMPO E IL TRIONFO DELLO SPIRITO PATRIOTTICO

Quanti e quali sono i casi in cui la televisione ha fatto un lavoro talmente egregio, talmente degno di nota da suscitare, nel momento in cui questo è rammentato, bei ricordi magari legati al proprio vissuto, a esperienze personali, con un leggero filo di commozione? Pochi, sicuramente. Dubito, personalmente, che un domani ci emozioneremo sentendo le note della sigla di, che so?, un’Isola dei Famosi o di una Talpa, tanto per dire. Forse perché, per quanto di successo, non hanno lasciato un’orma indelebile nella nostra televisione, che sia evocativa di un particolare momento o contesto. Un intrattenimento, a mio avviso, un po’ sciapo, vuoto, di cui si tende a tessere le lodi anche quando bisogno non ce ne sarebbe. In realtà quale programma della televisione di oggi è riuscito in questo intento? Bisogna scavare, per rispondere alla prima domanda, in un passato neanche tanto recente. Scavo nei miei ricordi, e trovo che una produzione televisiva, nella sua astrazione, nella sua lontananza dal mio (e penso dal vostro) vissuto sia stata veramente grande. Grande con la G maiuscola, senz’ombra di dubbio. Magari ascoltando queste note anche voi ricorderete tante cose, e magari vi emozionerete, o sbaglio?

Questa era la sigla del magnifico Giochi senza frontiere, il titolo italianizzato del francese Jeux sans frontières, da cui la sigla JSF che contraddistingue un tempo, una società, uno stato d’animo e un certo modo di fare e vedere la televisione. Per chi non la conoscesse, parlare della storia di questa trasmissione, una coproduzione di livello europeo, che metteva da parte dissidi e scaramucce tra i vari Stati pronti al gioco, quasi come si trattasse della reincarnazione dello spirito olimpico che si registrava nell’Antica Grecia quando all'inizio dei Giochi qualsiasi guerra veniva sospesa, in maniera breve e sintetica è pressoché impossibile. Giochi senza frontiere era una sorta di grande gara tra varie nazioni Europee, che trasmettevano le sue dinamiche sulle relative televisioni nazionali (per noi italici era la vecchia mamma Rai a mandare in onda le varie sequenze di gioco), che si sfidavano tra varie prove alla conquista di punti per l’accaparramento del titolo vittorioso finale.

Ed era quello il sabato sera di un tempo. Grandi e piccini, tutti uniti al suono del Te Deum laudamus, ossia della sigla dell’Eurovisione, e poi alla bellissima sigla fatta con gli omini tutti colorati a correre e a simpaticamente dannarsi nel salire le scale e nel prendere al volo una corda. Chi non ha mai gufato quando la nazione che si trovava più alta in classifica giocava il jolly? E chi non ha mai sbuffato sapendo che quel turno di giochi significava riposo per l’Italia, per la quale si tifava spassionatamente, manco fossero i Mondiali di calcio?

Giochi senza frontiere, in fondo, rappresenta, come già detto, lo spirito con il quale un tempo – e questa volta sono testimone diretto – la televisione era fatta. Genuina, semplice, così incredibilmente familiare. Non a caso sono tante le persone che rimpiangono, nostalgicamente, questo programma. In questi anni (nel 1999 venne bloccata la produzione del programma per motivi economici) la grande macchina ludica che ha anche fatto da introduzione nell’Unione europea ad alcuni Paesi, come Malta, Repubblica Ceca e Slovenia, si è fermata, ma non certamente la volontà e la speranza che un giorno, così, si possa ascoltare nuovamente, con fischietto integrato, l’urlo del direttore di gara fare:
Attention... trois, deux, un... FIIIT!

6 commenti:

  1. speriamo che ritorni per l'anno prossimo era davvero un bel programma

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  2. Anonimo, si dice che torni... si dice. Purtroppo lo dicono ogni estate...:( Speriamo in bene. E che la Rai cacci i soldi una volta per una cosa DECENTE!

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  3. Che ricordi ho ...
    Ha accompagnato la mia infanzia ...caro El Barto ...
    Divertente, allegro e molto amato dai bambini ... e certamente + educativo ... degli attuali reality show ...dove il sano agonismo tra squadre ...è sostituito da un sano egoismo personale ... per sopravvivere e nn essere eliminati ... a suon di colpi bassi, litigi e insulsi ...
    E poi qualcuno si chiede perchè si ha nostalgia di una certa tv ...
    Complimenti El Barto perchè nonostante la tua giovane età ...sai fare analisi e ricostruzioni della tv passata attenta e buona ... e soprattutto non ti lasci trasportare dalle mode
    di oggi ... legate e osannanti ( in altri lidi ) a una tv sempre + volgare e sempre meno formativa ...

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  4. Non solo la tua, carissimo ITAL :) Io lo amavo alla follia... Quante urla date in casa per "sostenere" la nostra nazione. Bellissimo programma, pulito, giocoso... A tal propoposito, con un pizzico di autoreferenzialità, ti vorrei far leggere un pezzo di mail che ci è giunta da parte del comitato JSF :) circa la trasmissione:

    "sapeva riunire
    giovani di mezza Europa con l'unico e onorevole scopo di giocare insieme
    "oltre" le frontiere e nel giocare offrire la possibilità di conoscersi, di
    condividere pensieri, culture e stili di vita diversi per una mentalità più
    europeista."

    Beh, non ha ragione? ;)

    Ah, Grazie mille :) E' un qualcosa che mi piace molto, e poi questa volta come non mai c'è molto di mio in questo post, in quanto l'ho scritto con la mente e con il cuore in mano...:)

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  6. Ciao
    sono Nicola Annunziata, in primis fan dei JSF.
    Se volete notizie o anche lasciare commenti sui Giochi, venite a trovarci nel forum http://giochisenzafrontiere.forumfree.net/

    e nel sito
    http://www.giochisenzafrontiere.net/

    da anni stiamo cercando di sensibilizzare le reti nazionali per far ritornare i JSF.
    L'EBU (l'ente eurovisivo) aveva già pronto il format dei nuovi JSF per il 2007 ma alcune reti nazionali (purtroppo la RAI fra le prime) hanno snobbato la richiesta con successivo aborto del progetto.
    Noi intanto continuiamo a provarci e ad andare avanti con il nostro progetto per il recupero e la riproposizione di una trasmissione che tanto ha dato e siamo sicuri tanto darebbe all'interno dei palinsesti attuali della tv di stato.
    Anche per questo abbiamo istituito una petizione italiana per il ritorno dei JSF che ha già quasi 2000 firmatari al link :
    http://www.gopetition.com/signatures.php?petid=12725

    Se volete firmate anche voi e venite a trovarci sul sito e sul forum.
    Un saluto
    Nicola

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