CIAK SI CANTA: DA GENNAIO, ELEONORA DANIELE TORNA SU RAIUNO

Quante se ne sono dette sui quattro show che hanno occupato i sabato sera del caldissimo luglio della appena trascorsa estate. Quante critiche, quanti giudizi e quanti commenti. Bene, quella sorta di sperimentazione, sembra aver dato qualche frutto. Il format Ciak si Canta, presentato dalla sempre più presente Eleonora Daniele, che è passato anche sotto la nostra lente di ingrandimento del "giudizi e commenti",che nell'ultimo sabato di luglio, ha vinto, oltre che la sfida interna dell'auditel tra i quattro esperimenti, anche la promozione in garanzia della rete ammiraglia di stato. Ve lo avevamo già anticipato infatti, e si parlava di riproporre la stessa trasmissione, "nostalgic-canterina", nel mese di novembre. In quella occasione però, trattasi di semplice rumors, senza alcuna conferma da parte della diretta interessata, nè tantomeno degli addetti ai lavori. Ebbene, ora proprio da una intervista che la stessa Eleonora Daniele ha rilasciato, possiamo avere la conferma di quanto detto, variando leggermente la "variabile temporale".

Da gennaio tornerò a condurre, in prima serata, Ciak si Canta, visto il grande successo avuto a luglio, in cui il mio partner Michele Cucuzza faceva parte della giuria

L'intenzione è quindi, come traspare dalle parole della stessa conduttrice, di proporre la trasmissione nel mese di gennaio, sicuramente "isola felice" per quanto riguarda le ambizioni di ascolto, e gli obiettivi da raggiungere. Si tratta di una "prova del 9", di quelle che dovrebbero testare, senza calura e sudore, e con un pubblico maggiormente variegato ma soprattutto presente, le potenzialità di uno show, tra nostalgia e musica, riprendeva l'idea dei "musicarelli", i film che, negli anni 60, basavano la loro intera trama su una canzone di indubbio successo. Trasformare successi canori popolari in videoclips, rappresenta, almeno per quanto visto a luglio, l'obiettivo di un progetto che, seppur non in garanzia, per reggere qualsivoglia confronto, ha bisogno di grandi rivisitazioni, nel ritmo, ma soprattutto in un contenuto troppo "pieno di vuoto".