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domenica 30 dicembre 2007

INTERVISTA A FABRIZIO FRIZZI




Da Digital-Sat, "attingo" questa interessantissima intervista a Fabrizio Frizzi, alla pre-vigilia del suo nuovo esordio su RaiUno con I Soliti Ignoti, in access prime time.

È stato il programma rivelazione dell'estate, con una media del 27,5% di share e quasi 6 milioni di spettatori che ne hanno fatto il leader indiscusso dell'access prime time, e nelle ultime tre settimane ha vinto la sfida degli ascolti anche in prima serata, superando in numero di telespettatori tutti i concorrenti. Ora, da dopodomani, "Soliti ignoti - Identità nascoste" torna nella sua collocazione originale, in onda tutti i giorni dopo il Tg1 delle 20 fino a marzo, quando cederà nuovamente il testimone al gioco dei pacchi.


Frizzi, si riparte con l'appuntamento quotidiano: contento? «Molto, anche se quello in prima serata è stato un esperimento che mi è piaciuto fare, perché temevamo di sfigurare e invece abbiamo avuto ascolti costantemente intorno al 22%. Ora faremo l'esperimento al contrario, con "Affari tuoi" in prime time per tutto il mese di gennaio, sempre al giovedì, quando noi andremo avanti fino alle 21.30. Diversamente dall'edizione della scorsa estate, stavolta le identità saranno nove anziché dieci e le puntate dureranno un po' meno per essere aderenti agli orari della rete, che vuole che si chiuda alle 21.10. Tranne appunto il giovedì, quando la puntata, durando di più, sarà un po' più "morbida", con più spazio all'indagine».


A proposito degli orari, "Affari tuoi" è stato spesso accusato di sforare. Si correrà lo stesso rischio con "Soliti ignoti"? «Il problema vero di questi programmi è il fatto che sono registrati: se partono con un ritardo di 5 minuti, se lo portano dietro fino alla fine, non c'è modo di recuperare. Quest'estate è capitato che siamo stati accusati di sforare ma è stato perché chi veniva prima di noi se l'era presa un po' comoda, però io sono convinto che il rispetto degli orari è una regola che va rispettata: il programma deve durare 27 minuti e quello sarà».


Avendo testato il gioco sia in prima serata che in access prime time, quale crede che sia la collocazione più adatta al format?«Secondo me l'access, anche perché in questa fascia dovremmo recuperare i bambini, che ci hanno seguito con molto affetto durante l'estate ma non hanno potuto fare lo stesso la sera, perché a quell'ora vanno a dormire. Subito dopo il tg c'è un'attenzione diversa, la gente si fa coinvolgere di più dal meccanismo del gioco, mentre in prima serata si rilassa e sceglie magari di vedere un film. Il fatto stesso che durante l'estate un quarto del pubblico televisivo ci abbia scelto - tra l'altro le cosiddette "curve" dimostrano che il programma sale, sale, sale fino quasi al 30% nella parte finale - dimostra che questa è la collocazione migliore. Anche perché c'è la quotidianità e puoi creare affezione: se la gente si diverte, il giorno dopo torna a trovarti».


Questa volta, però, avrà contro un avversario fortissimo: "Striscia la notizia". Teme un po' la sfida?«Beh, anche "Cultura moderna" era un ottimo avversario, l'estate precedente aveva fatto registrare ascolti altissimi e nessuno di noi ambiva a batterlo, poi è successo e siamo stati molto contenti. Questi dell'inverno sono tostissimi, stanno festeggiando i loro 20 anni e da gennaio schiereranno una formazione fortissima, quella Ricci-Hunziker. Ma ho sempre sognato di avere un'opportunità di questo genere, è bello misurarsi con i grandi campioni anche perdendo, dare il proprio meglio e vedere come va. È come giocare la Coppa dei Campioni».


Tra l'altro prendere il posto di "Affari tuoi" è una grande responsabilità, anche perché in questi giorni sta vincendo sempre la sfida dell'access prime time...«Spero di essere all'altezza di "Affari tuoi", di partire intorno al 22-23% di share e di salire magari con il tempo fino al 25%, in modo da arrivare ad un soffio da "Striscia", che con la nuova formazione partirà con ascolti altissimi. Diciamo che faremo una corsa a lungo termine, speriamo di seminare bene per raccogliere bene in futuro».


"Affari tuoi" è stato spesso attaccato dal tg di Ricci per le presunte irregolarità del gioco. "Soliti ignoti" avrà la stessa sorte?«"Striscia" di attacchi ne ha sempre fatti tanti, anche tosti, ma io sono molto ironico e autoironico, sono in grado di difendermi. Un piccolo attacco ai programma, poi, l'hanno già fatto, quando hanno dato il tapiro a Ippoliti perché il format assomiglia a un gioco inventato da lui nel 1991: in questo modo hanno creato un alone di scorrettezza, perché le persone che non conoscono il dietro le quinte della tv possono pensare che io sia stato così furbo da soffiargli l'idea 15 anni dopo. Ma non c'è malafede, la Endemol ha acquistato il format all'estero e comunque solo il punto di partenza del gioco è simile...». Che cosa si augura allora per questo 2008?«Mi auguro la conferma dello stato delle cose e spero che anche il 2008 sia per me un anno competitivo».

Donatella Aragozzini

per "Libero"

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