Come spesso accade nella stagione estiva, le reti televisive mettono in campo quelli che sono i prodotti più deboli, ovvero quelli che non hanno quella forza tale da reggere alla quotidiana battaglia degli ascolti. Nell'ambito di RaiUno, uno fra questi è il famosissimo programma di divulgazione scientifica, ideato, curato e condotto dal famoso Piero Angela. Lodevole per me il tentativo della Rai di mettere in prime time un prodotto simile, soprattutto sulla rete ammiraglia che deve, nonostante la pausa estiva, mantenere un certo livello di ascolti onde evitare disaffezione da parte del pubblico. Ebbene ieri è andata in onda la prima di 13 puntate. Il risultato? Dallo sterile punto di vista dell'auditel una grossa sconfitta, subita ad opera soprattutto dll'inizio delle repliche della fortunata fiction Mediaset, "I Cesaroni".
Ora però la questione per la quale è nata questo post è un altra. Il fatto di proporre programmi di questo tipo, non equivale in maniera univoca e conseguenziale al fatto di proporre un buon prodotto. Il fatto che la maggioranza delle persone richieda un maggiore livello della televisione, per me, non implica in alcun modo che ciascuna puntata di SuperQuark debba raggiungere i 10 milioni di ascolto.
Ho retto poco alla puntata andata in onda ieri sera. Noiosa, lenta e macchinosa la scaletta proposta.
Come pretendere che un vasto pubblico di RaiUno possa reggere a tale petulante trasmissione. Piero Angela è, almeno per me, il simbolo della divulgazione scientifica televisiva, ma, come tutti può compiere errori; per me SuperQuark andrebbe leggermente riammodernato. Da quanti anni vediamo Angela aggirarsi negli stessi salottini rossi in compagnia di scienziati ed artisti? Tanti..
Nella stessa famiglia Angela c'è però la dimostrazione che, se fatta bene, la stessa divulgazione funziona benissimo, anche in termini di auditel. Alberto Angela infatti, con il suo "Passaggio a Nord Ovest", riesce a coinvolgere il pubblico nelle più spericolate avventure e curiosità. Spesso mi sono ritrovato attratto da argomenti trattati dall'erede Angela. Ecco perchè parlo di "allievo che supera il maestro". Alberto Angela riesce sicuramente in un maggiore coinvolgimento, fattore per me estremamente carente nel famoso padre, almeno ieri...
Ora però la questione per la quale è nata questo post è un altra. Il fatto di proporre programmi di questo tipo, non equivale in maniera univoca e conseguenziale al fatto di proporre un buon prodotto. Il fatto che la maggioranza delle persone richieda un maggiore livello della televisione, per me, non implica in alcun modo che ciascuna puntata di SuperQuark debba raggiungere i 10 milioni di ascolto.
Ho retto poco alla puntata andata in onda ieri sera. Noiosa, lenta e macchinosa la scaletta proposta.
Come pretendere che un vasto pubblico di RaiUno possa reggere a tale petulante trasmissione. Piero Angela è, almeno per me, il simbolo della divulgazione scientifica televisiva, ma, come tutti può compiere errori; per me SuperQuark andrebbe leggermente riammodernato. Da quanti anni vediamo Angela aggirarsi negli stessi salottini rossi in compagnia di scienziati ed artisti? Tanti..
Nella stessa famiglia Angela c'è però la dimostrazione che, se fatta bene, la stessa divulgazione funziona benissimo, anche in termini di auditel. Alberto Angela infatti, con il suo "Passaggio a Nord Ovest", riesce a coinvolgere il pubblico nelle più spericolate avventure e curiosità. Spesso mi sono ritrovato attratto da argomenti trattati dall'erede Angela. Ecco perchè parlo di "allievo che supera il maestro". Alberto Angela riesce sicuramente in un maggiore coinvolgimento, fattore per me estremamente carente nel famoso padre, almeno ieri...
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