Domenica e lunedì sera, come già detto in altri post, abbiamo potuto assistere su RaiUno alla fiction in due puntate, la Baronessa di Carini. Ne avevamo già parlato in un precedente post. Inutile quindi dilungarsi sulla attraente trama del prodotto. Vorrei più fare luce su quello che è stato questo ennesimo pargolo di RaiFiction, da un mero punto di vista qualitativo. Soddisfacenti gli ascolti. Parliamo di una media superiore al 26%. Risultato che vale oro in questo inspiegabile momento di stanca auditel. La protagonista era Vittoria Puccini. La famosa Elisa di Rivombrosa infatti, dopo aver fatto parte delle quattro ragazze di San Frediano, sbarca per la seconda volta su RaiUno, in una fiction sempre in costume. Impeccabile la sua performance. E’ pur vero che sembra nata per quel ruolo. Una espressività vocale e visiva di altissimo livello hanno infatti confermato la lucentezza interpretativa di questa giovane attrice che, piano piano, si sta facendo sempre più spazio nel panorama televisivo-cinematografico italiano. Discorso opposto per Luca Argentero. Ebbene, nel precedente post non ero prevenuto. L’ex concorrente del Grande Fratello, a mio modesto parere, non si è dimostrato all’altezza del ruolo. Accettabile l’interpretazione, meno le sue battute. Forse, quel ruolo così importante, avrebbe meritato attori di altro livello, incidendo positivamente sull’intero giudizio. Bravo Lando Buzzanca, che dopo aver interpretato il padre di San Francesco in Chiara e Francesco, nell’arco di una settimana è passato al ruolo di Don Ippolito, medico di Carini.
Buona anche l’interpretazione di Enrico Lo Verso, Don Mariano nella fiction. Per lui si tratta soprattutto di una conferma.
Eccellente la trama. Un giallo misto ad una storia d’amore, eccellentemente gestito dal regista con una originale fotografia, hanno fatto da sfondo a questa fiction appena terminata su RaiUno. Meno entusiastico è il mio giudizio riguardo il finale. Ai miei occhi apparso forse troppo frettoloso ed avventato. Sarebbe bastato un batter d’occhi per ritrovarsi dall’incendio della Villa Vernagallo, al lieto fine che vedeva i protagonisti distesi su un prato giurandosi amore eterno, avendo sfatato la tradizione centenaria.
Il mio voto. Sicuramente un 7 pieno. Non è stata di certo una delle migliori fiction proposte dalla nostra televisione, ma sicuramente le altissime capacità di alcuni attori, e la originale realizzazione, ne hanno fatto un buon prodotto, godibile. A tratti lento, ma godibile.
Buona anche l’interpretazione di Enrico Lo Verso, Don Mariano nella fiction. Per lui si tratta soprattutto di una conferma.
Eccellente la trama. Un giallo misto ad una storia d’amore, eccellentemente gestito dal regista con una originale fotografia, hanno fatto da sfondo a questa fiction appena terminata su RaiUno. Meno entusiastico è il mio giudizio riguardo il finale. Ai miei occhi apparso forse troppo frettoloso ed avventato. Sarebbe bastato un batter d’occhi per ritrovarsi dall’incendio della Villa Vernagallo, al lieto fine che vedeva i protagonisti distesi su un prato giurandosi amore eterno, avendo sfatato la tradizione centenaria.
Il mio voto. Sicuramente un 7 pieno. Non è stata di certo una delle migliori fiction proposte dalla nostra televisione, ma sicuramente le altissime capacità di alcuni attori, e la originale realizzazione, ne hanno fatto un buon prodotto, godibile. A tratti lento, ma godibile.
1 commento:
Io sono una Carini!!!il mio cognome è prprio Carini!!1e purtroppo nn ho potuto vedere il telefilm!!!ma ora grazie a te so come era!!! Grazie mille e ciao!!!
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