Paolo Bonolis è una persona davvero incredibile. Si, sicuramente un presentatore incredibile, e questo non necessita del mio intervento per confermarlo. Parlo del suo atteggiamento. Quello che spesso assume in qualsivoglia trasmissione che non lo vede protagonista, ma solo oggetto di una ospitata, o qualsiasi altra intervista a lui dedicata. Il suo discorso è sempre lo stesso. Dopo aver raccontato per l’ennesima volta dello sketch accaduto anni fa tra Alberto Sordi e Mike Bongiorno, e dopo aver confermato, per l’ennesima volta che il computer è il suo suppellettile preferito, sempre che non ci “sorprenda” con una ulteriore gravidanza della moglie, il suo modo di affrontare le cose, e il suo atteggiamento nei confronti di alcune domande è sempre lo stesso. Il perenne vittimismo grava su un uomo che tanto critica quanto somiglia a Pippo Baudo. Irrefrenabile nei periodi di grande successo, e versione agnellino nei momenti di difficoltà. Oramai, qualunque cosa che lo veda protagonista, non proviene da sua scelta. E lo si è notato ancora una volta nella recente foto-intervista, modello il Senso della Vita, che lo stesso Bonolis ha rilasciato a Paola Perego nell’intero pomeriggio trascorso nel contenitore domenicale di Canale5. Minimizzare e rendere banale ogni cosa che lo ha visto protagonista in negativo (vedi caso Er Penombra), apparire costretto a far qualcosa solo nel momento in cui, questo qualcosa non è per niente andato bene (vedi i vari SerieA, FattoreC). Sempre decisioni altrui hanno portato alla produzione di una trasmissione clone come forse nessuno mai aveva osato. Si ritiene oggetto del mirino di tutti i giornalisti, Paolo Bonolis. Sparano a zero su di lui come su nessun altro. Ma nessun altro ha il suo talento ed il suo cachet. “Forse” è questa la differenza. Il tutto contorniato dal suo hobby preferito: punzecchiare Pippo Baudo. Oramai sembra quasi il suo sport preferito. “Spazio ai giovani” richiede, un “Sanremo otturato” accusa. Approfitta dell’argomento Corrado Mantoni, Bonolis, per fare un differenza tra i vecchi professionisti della televisione, tra quelli che prendevano tutto con leggerezza, e quelli per cui lavorare in tv corrisponde ad una operazione vitale e fondamentale al pari della “mappatura del genoma umano”. Ovvio e palese il riferimento a Baudo. Analogo atteggiamento, proprio ieri sera al Markette del bravissimo Piero Chiambretti. Partito in quinta il Paolino nazionale. Evidenziare lo scarto, in termini di share, tra il suo Affari Tuoi e quello di Insinna; parla di 10 punti di differenza. Qualcuno ricorda però all’ex Re Mida della televisione, che il suo stesso Ciao Darwin, anni fa, superava di gran lunga il 23% di media di quest’anno? La tv generalista ha subito un forte calo, e proprio lui, dovrebbe ben saperlo. Ironizzare sulle parole di Baudo, preparare psicologicamente lo stesso Chiambretti ad affrontare Baudo a Sanremo. Anche questa volta trasparente come un vetro la frecciatina. “C’è chi tira e c’è chi molla a Sanremo, cerca di non far tirare troppo”. Ma Sanremo è pur sempre nella sua testa a quanto pare. Gli piacerebbe avere di nuovo l’occasione di rifarlo. Altra analogia con Baudo. Sempre più simile allora. Ma perché allora, una persona che ritiene la televisione un argomento così leggero, non può mai staccarsi da questa inutile quanto infruttuosa rivalità?
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