La televisione estiva spesso ci abbandona, relegando i telespettatori ad una visione di prodotti già passati nel piccolo schermo, fiction di cui si conoscono già tutti i particolari, e film le cui pellicole sembrano avere sette vite, come quelle dei gatti. Tutto, a meno dei programmi di approfondimento giornalistico. L'anno scorso Enrico Mentana, e da quest'anno anche Bruno Vespa, accompagneranno, seppur con maggiore "tranquillità di palinsesto" i telespettatori nelle calde serate estive. Ecco un interessante articolo de Il Giornale al riguardo:
Mentana: Matrix aperto d’estate. E anche Vespa rimane in onda
Roma - «Sembra un destino. È mai possibile che, ogni volta che si parla di me, si debba parlare anche di Bruno Vespa?». Ma è quantomeno difficile, per Enrico Mentana, sfuggire al proprio destino. Soprattutto oggi che, per la seconda stagione consecutiva, annuncia l'«apertura per ferie» del suo Matrix. Esattamente quanto sta per fare anche l'eterno, inevitabile rivale (che con la serie di speciali sui Grandi amori proseguirà Porta a Porta fino al 19 agosto). «Non credo che fra i compiti per i quali io e Vespa siamo ripagati da pingui compensi, vi sia anche quello di parlare eternamente l'uno dell'altro - morde il freno il giornalista -. Per cui mi limiterò a dire che lui fa la sua strada, ed io la mia. Anche se, su quest'idea di proseguire il programma anche in estate, il battistrada sono stato io».
Un solo appuntamento settimanale, al mercoledì, ma fino a settembre, quando si riprenderà cogli abituali tre. E Matrix, «forte di un consenso che lo fa sembrare presente da sempre nella tv italiana - nota il direttore di Canale 5, Donelli - mentre conta solo tre stagioni di vita», proseguirà nonostante solleone e canicola «in un compito che troverei insensato interrompere solo perché fa caldo - considera Mentana -. Come se l'informazione dovesse comportarsi come la scuola elementare: apertura a ottobre, chiusura a giugno. E andare in vacanza proprio nel momento in cui ciò che si fa più caldo è proprio la politica». La decisione, già presa l'anno scorso, «non fu mantenuta fino in fondo - ammette il giornalista - perché ad agosto sbracammo un po'. Ma stavolta terremo duro fino a settembre». I temi saranno sempre quelli dell'attualità più stretta - cronaca o politica - e sempre realizzati a caldo. Come nella puntata di ieri, in cui s'è trattato delle presunte rivelazioni sul rapimento Orlandi. Non è previsto, per ora, il ritorno della docu-fiction, che nell'unica realizzazione sulla strage di Erba «suscitò un vespaio di critiche, giuste e ingiuste, ma delle quali vogliamo comunque tenere conto. Non ne faremo altre, insomma, finché non troveremo un avvenimento che realmente le giustifichi». Bilancio positivo, infine, per la stagione appena conclusa. «La puntata più seguita? Quella del duello Berlusconi-Veltroni. L'ospite più ospitato? Di Pietro. È venuto 25 volte in tre anni. Mentre Berlusconi solo cinque».
Assieme a Matrix, ben 404 saranno i prodotti inediti che Canale 5 trasmetterà per tutta l'estate. Nella prima serata due nuove serie, I Tudors e Dirty sexy money; 10 nuovi episodi di Carabinieri, 13 film, 42 tv movie e 90 ore di telefilm in prima visione; nell'access prime time 90 ore di Veline, 42 di Jackpot, 60 di Beautiful, 60 della nuova soap My life, 10 del contenitore Supershow che, sul modello del Supervarietà della Rai, raduna pezzi di repertorio del miglior intrattenimento Mediaset. Conclusione: «L'unico vero servizio pubblico siamo noi - chiosa Donelli - perché l'unico totalmente gratuito». E nel momento stesso in cui esprime la suddetta affermazione, nel ristorante che lo ospita assieme ai giornalisti fa la sua comparsa il presidente della Rai in persona, Petruccioli. Segno del destino?
Un solo appuntamento settimanale, al mercoledì, ma fino a settembre, quando si riprenderà cogli abituali tre. E Matrix, «forte di un consenso che lo fa sembrare presente da sempre nella tv italiana - nota il direttore di Canale 5, Donelli - mentre conta solo tre stagioni di vita», proseguirà nonostante solleone e canicola «in un compito che troverei insensato interrompere solo perché fa caldo - considera Mentana -. Come se l'informazione dovesse comportarsi come la scuola elementare: apertura a ottobre, chiusura a giugno. E andare in vacanza proprio nel momento in cui ciò che si fa più caldo è proprio la politica». La decisione, già presa l'anno scorso, «non fu mantenuta fino in fondo - ammette il giornalista - perché ad agosto sbracammo un po'. Ma stavolta terremo duro fino a settembre». I temi saranno sempre quelli dell'attualità più stretta - cronaca o politica - e sempre realizzati a caldo. Come nella puntata di ieri, in cui s'è trattato delle presunte rivelazioni sul rapimento Orlandi. Non è previsto, per ora, il ritorno della docu-fiction, che nell'unica realizzazione sulla strage di Erba «suscitò un vespaio di critiche, giuste e ingiuste, ma delle quali vogliamo comunque tenere conto. Non ne faremo altre, insomma, finché non troveremo un avvenimento che realmente le giustifichi». Bilancio positivo, infine, per la stagione appena conclusa. «La puntata più seguita? Quella del duello Berlusconi-Veltroni. L'ospite più ospitato? Di Pietro. È venuto 25 volte in tre anni. Mentre Berlusconi solo cinque».
Assieme a Matrix, ben 404 saranno i prodotti inediti che Canale 5 trasmetterà per tutta l'estate. Nella prima serata due nuove serie, I Tudors e Dirty sexy money; 10 nuovi episodi di Carabinieri, 13 film, 42 tv movie e 90 ore di telefilm in prima visione; nell'access prime time 90 ore di Veline, 42 di Jackpot, 60 di Beautiful, 60 della nuova soap My life, 10 del contenitore Supershow che, sul modello del Supervarietà della Rai, raduna pezzi di repertorio del miglior intrattenimento Mediaset. Conclusione: «L'unico vero servizio pubblico siamo noi - chiosa Donelli - perché l'unico totalmente gratuito». E nel momento stesso in cui esprime la suddetta affermazione, nel ristorante che lo ospita assieme ai giornalisti fa la sua comparsa il presidente della Rai in persona, Petruccioli. Segno del destino?
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