Piero Angela, giornalista della Rai da 56 anni e conduttore di programmi di divulgazione scientifica, compie oggi 80 anni. Angela ha festeggiato il suo compleanno nella sede Rai di viale Mazzini a Roma insieme ai vertici della Rai, il direttore generale Claudio Cappon, il presidente Claudio Petruccioli e il vicedirettore di Rai Uno Claudio Donat Cattin.
La Rai lo ha omaggiato con una torta e un filmato di Rai Teche, che ha ripercorso la sua lunga carriera televisiva, da conduttore del Tg ad autore e presentatore di trasmissioni come 'Quark', 'La macchina meravigliosa', 'Viaggio nel Cosmo', 'Superquark'. Inoltre, stamattina nella sede Rai sono stati anche presentati i nuovi 'Speciali Superquark', in onda da domani in prima serata su Rai Uno.
"Lavoro tutti i giorni in Rai dal 1952, da 56 anni, ho tutti i record. Credo anche di essere uno dei più anziani. Ma la mia macchina ha ottantamila chilometri, io, il guidatore, ne ho 45", così Angela ha parlato dei suoi 80 anni. "Anzi - ha continuato ironizzando - mi stanno ricrescendo i capelli, arrivato a un certo punto torno indietro". "Questo è un lavoro che ti tiene in forma", "si corre sempre", "siamo sempre in pista, bisogna sempre vincere", ha spiegato. Le mie otto lauree 'honoris causa' - ha osservato Angela - probabilmente sono un bollettino di qualità per questa televisione".
Donat Cattin ha detto del festeggiato: "C'è una sola star oggi: Piero Angela. Il suo prodotto anche quest'anno è di grande qualità e novità". "Un altro aspetto importante - ha sottolineato il vicedirettore di Rai Uno - è la capacità fortissima che ha Piero di catturare gli spettatori, bisogna ricordare che l'edizione estiva di 'Superquark' ha fatto oltre il 20 per cento di share". "E' un punto di riferimento per la qualità e il servizio pubblico della Rai. Non c'è nessuno in Italia che fa un ascolto come Piero Angela con trasmissioni di questo tipo, nonostante la concorrenza".
Cappon ha ringraziato Angela "per quello che ha fatto e per quello che farà", augurandogli "un lungo e grande futuro". Petruccioli ha ripetuto quando detto dal direttore generale, aggiungendo: "C'è bisogno sempre di un uomo, di un Piero Angela, che interpreti, guidi e indirizzi la nostra azienda. Lui ci ricorda che la televisione è intelligenza e dedizione". "Stiamo andando via, ma lasciamo la Rai nelle mani di Piero Angela", ha dichiarato il presidente dell'azienda televisiva pubblica. Ma il giornalista e conduttore di 'Superquark', a margine della conferenza, ha assicurato che non è candidato a nessuna carica per la guida dell'azienda. Anzi in progetto ha l'incisione di un disco di musica, visto che si diletta anche a suonare il piano.
Intanto stasera va in onda 'Egitto: l'avventura della scoperta', la prima puntata di 'Speciali superquark - Cercatori di Tesori' trasmessi in prime time sull'ammiraglia della Rai. Seguiranno 'Schliemann: la scoperta di Troia', in onda martedì 30 dicembre e 'L'oro di Cortès', in programma per mercoledì 7 gennaio 2009.
La prima serata è il racconto della vita di tre uomini: Giovanni Belzoni, Jean Francois Champollion e Howard Carter, che portarono alla luce le piramidi e la scrittura egizia. La seconda serata parla di un uomo d'affari tedesco, Heinrich Schliemann che spese la sua vita per ricercare la mitica città di Troia. E, infine, l'ultima puntata di quest'edizione è sulla storia di Hernan Cortès che nel '500, a capo di un piccolo esercito, invase l'attuale Messico per sottomettere l'imperatore azteco, una storia che diede vita a uno scontro tra due civiltà. Angela racconterà queste vicende attraverso le immagini ad alta definizione girate nei lunghi dove i fatti si svolsero.
L'appuntamento è per stasera, su Raiuno, alle 21.10
2 commenti:
Ci vorrebbero 10 di lui in Rai ...
per avere una Rai qualitativamente migliore ...
Ottimo conduttore ... grande divulgatore scientifico ...un raro esempio di tv formativa oltre che informativa ...
Lo seguirò volentieri ... durante queste feste ... piene di insulse e pietose repliche ...
ITAL, come non quotarti! Piero Angela è pietra miliare e capostipite della cultura in televisione. Peccato che il mezzo non solo non si ricordi di lui, ma non lo annoveri tra i suoi grandi... Penso debba molto a lui.
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