“Chi la dura la vince” diceva un noto proverbio simbolo della nostra forbita e articolata lingua italiana. E mai come questa volta bisogna dare adito ad uno scanzonato e ripetitivo detto per etichettare una situazione di stampo televisivo che ha imperversato sulle pagine di giornali, di blog televisivi importanti e – permetteteci un minimo di autocelebrazione – anche sulle pagine di questo blog che tanto dimostrate di seguire da mesi a questa parte. Ieri sera il passaggio epocale ha avuto effetto ed è avvenuto nella maniera più surreale possibile: vedere il talent show di Raidue con la farfallina blu in basso a destra del teleschermo di tantissimi italiani è stato veramente surreale e difficilmente esiste un altro aggettivo che possa rendere dimensione di quanto accaduto. X Factor vince, convince e batte il trash de La Fattoria, così potremmo in altro modo definire, poi, ciò che alle 10.10 di questa mattina s’è scatenato con la lettura consueta dei dati Auditel – divenuti oramai anche il criterio di smistamento qualità programmi e trasmissioni –. Perché?
X Factor vince. X Factor effettivamente ha vinto. Spazio ai numeri: dalle ore 21.38 alle ore 24.56 il talent show andato in onda eccezionalmente su Raiuno ha raccolto 4.437.000 spettatori con il 22.76% di share, mentre il diretto concorrente, La Fattoria 4 giunto anch’essa alla finale, ha ottenuto 3.850.000 telespettatori con il 20.81% di share. X Factor, talent cresciuto nei “bassifondi” della seconda rete di stato con una media del 14%, esce vincitore dallo scontro con un programma che è andato in onda per un mese e mezzo sulla rete ammiraglia e che ha avuto tutta un’altra media d'ascolto. Rispetto alla finale l’ultima del talent show tanto amato da Antonio Marano ha segnato un incremento di 1.200.000 telespettatori e di 7 punti percentuali. E, a dare manforte al fatto che sia un successo da un punto di vista strettamente numerico, ci si mette il fatto che l’ascolto negli over 65, ossia quella fascia tacciata di non avere sul telecomando tasti diversi dall’uno, sia stato mediocre se non insufficiente.
X Factor convince. Innegabilmente. X Factor è un programma di qualità, quella qualità che tanto ci sforziamo di cercare in questo o quell’altro programma. Musica, qualche discussione (ad onor del vero fiorite sempre in maniera sospetta, nei momenti dei neri del concorrente o annullate in virtù di battute finali) e televoto. Elementi semplicissimi che hanno fatto piano piano breccia nel cuore degli italiani. Convince anche la scelta di spostarlo, in occasione della finalissima, su Raiuno, portando a casa tanti benefici per sé e per Del Noce: per quest’ultimo numeri e percentuali, per il primo visibilità assoluta. Un’ottima vetrina in cui nessuno credeva.
Il trash della Fattoria, di cui ci occuperemo in un post sommativo tra giudizi, commenti (di positivi, pochissimi) e critiche (praticamente esisteranno solo queste) è abbattuto. Vince, trovando un’altra chiave di lettura di questa situazione epocale, la qualità sul trash, scagionando e sfatando il tabù secondo cui agli italiani “basta un poco di trash e la pillola va giù”. Certo, ha vinto Matteo Becucci (che, tra l’altro, era il preferito del sottoscritto), ma vince soprattutto il marchio, la tenacia, la caparbietà, l’acutezza di uno spostamento appartenente senza senso ma in realtà incredibilmente rischioso, vince X Factor. Appuntamento al 14/09!
X Factor vince. X Factor effettivamente ha vinto. Spazio ai numeri: dalle ore 21.38 alle ore 24.56 il talent show andato in onda eccezionalmente su Raiuno ha raccolto 4.437.000 spettatori con il 22.76% di share, mentre il diretto concorrente, La Fattoria 4 giunto anch’essa alla finale, ha ottenuto 3.850.000 telespettatori con il 20.81% di share. X Factor, talent cresciuto nei “bassifondi” della seconda rete di stato con una media del 14%, esce vincitore dallo scontro con un programma che è andato in onda per un mese e mezzo sulla rete ammiraglia e che ha avuto tutta un’altra media d'ascolto. Rispetto alla finale l’ultima del talent show tanto amato da Antonio Marano ha segnato un incremento di 1.200.000 telespettatori e di 7 punti percentuali. E, a dare manforte al fatto che sia un successo da un punto di vista strettamente numerico, ci si mette il fatto che l’ascolto negli over 65, ossia quella fascia tacciata di non avere sul telecomando tasti diversi dall’uno, sia stato mediocre se non insufficiente.
X Factor convince. Innegabilmente. X Factor è un programma di qualità, quella qualità che tanto ci sforziamo di cercare in questo o quell’altro programma. Musica, qualche discussione (ad onor del vero fiorite sempre in maniera sospetta, nei momenti dei neri del concorrente o annullate in virtù di battute finali) e televoto. Elementi semplicissimi che hanno fatto piano piano breccia nel cuore degli italiani. Convince anche la scelta di spostarlo, in occasione della finalissima, su Raiuno, portando a casa tanti benefici per sé e per Del Noce: per quest’ultimo numeri e percentuali, per il primo visibilità assoluta. Un’ottima vetrina in cui nessuno credeva.
Il trash della Fattoria, di cui ci occuperemo in un post sommativo tra giudizi, commenti (di positivi, pochissimi) e critiche (praticamente esisteranno solo queste) è abbattuto. Vince, trovando un’altra chiave di lettura di questa situazione epocale, la qualità sul trash, scagionando e sfatando il tabù secondo cui agli italiani “basta un poco di trash e la pillola va giù”. Certo, ha vinto Matteo Becucci (che, tra l’altro, era il preferito del sottoscritto), ma vince soprattutto il marchio, la tenacia, la caparbietà, l’acutezza di uno spostamento appartenente senza senso ma in realtà incredibilmente rischioso, vince X Factor. Appuntamento al 14/09!
3 commenti:
> Ale 93
W X FACTORRRRRRRRRRR!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
E'stata una piacevole serata di musica ...e un brioso e divertente spettacolo ...
Ogni tanto guardavo il logo in basso a destra ... e nn potevo credere ... quasi di essere su Raiuno ...
Meritata vittoria di Matteo ... voce unica e speciale di questa edizione ... che mi ha fatto venire i brividi ... quando cantava un vecchio successo di Mina...
Bravi e talentuosi ... i Bastard ,
una menzione speciale alla ingiustamente eliminata Noemi ...
Come ho detto + volte ... una novella canzonissima ... degli anni 2000 : scommessa vinta per Gori ( produttore ) e Marano ( direttore di rete ) che hanno incrementato in questa edizione qualità ... ma anche ascolti !
Matteo sei mitico!!!
Grazie ai TBSOD perché hanno portato una ventata di rock e di linguaggio nuovo nella melassa delle canzoni italiane: la nostra lingua è così bella e ricca (vuoi mettere 'amor carnale' invece di 'sesso'?)
Complimenti anche al conduttore Francesco Facchinetti che ha tenuto testa ai tre terribili giudici.
Betta
Posta un commento