Curioso come proprio all'Italia allo Specchio, proprio come noi di ScavicchialaNotizia vi abbiamo prontamente riportato, Lorena Bianchetti dichiarò a Francesca Senette l'incertezza di un suo futuro su RaiUno, ed un suo probabile approdo su RaiDue. Ma forse Francesca Senette non era consapevole del fatto che la stessa Bianchetti mirava proprio a quel suo sgabellino, alla sua poltroncina. E' proprio di oggi infatti la notizia, riportata direttamente da Libero, secondo cui Lorena Bianchetti sarebbe vicina alla prossima edizione dell'Italia allo Specchio. Nonostante Francesca Senette sia riuscita ad imporsi nel day time di RaiDue, cancellando le precedenti edizioni di successo dell'Italia sul Due, a quanto pare la conferma sembra lontana, senza alcuna giustificazione. Una presentazione femminile moderna ed originale, briosa e seria al momento giusto, ha fatto di Francesca Senette un appuntamento fisso per molti italiani. E dopo Alda D'Eusanio, un altro volto di RaiDue sembra essere lontano dalla riproposizione nella prossima stagione televisiva. Proprio a tal proposito quindi, vi riportiamo l'articolo che Libero propone oggi, nella sua sezione dedicata agli Spettacoli:
Curioso come in Rai, alla vigilia dei cambi di direzione, nessuno sia fabbro del proprio destino (sussurravano gli antichi). Bizzarro, come dal telemercato sboccino rumors al di là dell’umano.
Prendete questa storia dell’Alda D’Eusanio tagliata dal palinsesto di Raidue (cfr.Libero di ieri). Prendete, soprattutto, quest’altra leggenda metropolitana della Lorena Bianchetti, stimatissima dal prossimo vicedirettore generale Lorenza Lei. La quale Bianchetti, spinta da un venticello claustrale e vaticanista, dovrebbe lasciare Domenica in per sbarcare su Raidue a “Italia allo specchio”, ad occupare il posto -si dice- di Francesca Senette. Ma dài. Ci pare, codesto del siluramento della Senettina, un gossip assai inverosimile. E non tanto perchè chi scrive è amico di Francesca e Francesca è amica di questa testata (mettiamo subito le cose in chiaro...). No. L’incredibilità della notizia non ha uno stigma affettivo, bensì un cotè tecnico.
viva il talk
Aperta parentesi. Mai come nell’ultima scorcio di stagione l’approfondimento giornalistico -sia stato Porta a porta, Matrix, Annozero, Exit, Ndp-ha raggiunto punte d’ascolto inenarrabili; e l’ha prodotte grazie a un’inedita capacità d’entrare nella notizia e, soprattutto, di raccontare storie. Specie i talk, considerati d’intrattenimento “leggero” , hanno fatto la parte del leone. Specificando che noi stessi in alcuni di questi talk presenziamo graditi ospiti, programmi come La vita in diretta (fino al 30% di share), Mattino Cinque (picchi del 30%), Pomeriggio Cinque (picchi del 27,8%), pur mantenendo la solita struttura “leggera”, da cacciatorpediniere della notizia, negli eventi hanno fornito allo spettatore copertura degnissima. Chiusa parentesi. Proprio in quest’ottica, Italia allo specchio di Senette, talora s’è addirittura trasfigurato. Durante il terremoto, ad esempio, dalla media dell’8-9% è schizzato - con la sola Francesca in studio con un solo ospite: non serviamo poi a molto - al 12%, 16%, fino ad arrivare al 19%. La stessa analisi vale per puntate imperniate su temi tosti e per taluni noiosamente da servizio pubblico: la crisi, il caso Englaro, gli sbarchi dei clandestini, lo stalking (esemplare, a detta delle spettatrici donne), l’adozione dei gay ecc... Insomma. È stato piacevolmente spiazzante ritrovare, nel pomeriggio di Raidue, toni mai lacrimosi e compostezza giornalistica da Bbc. E ritrovarli in un programma che, fino a qualche mese fa, puntava sull’Isola dei famosi; che prendeva la linea bassissima, al 4-7% da Scalo 76 o dal question time al 2%; che era farcito di ben tre pubblicità e una televendita. Nulla di imprevisto, peraltro, in quest’inconsueta inversione di rotta, rispetto alla strategia di rete di Antonio Marano. La quale strategia -per inciso- era quella di modificare quasi geneticamente l’ascolto di quella fascia oraria, per non sovrapporlo a quello di Raiuno (dove la Balivo, sul cazzeggio, fa il suo buon lavoro...): e poi ringiovanirlo, quell’ascolto fino ai 35/54 anni; e agganciarlo al pubblico del nord-nord/ovest; e commisurarlo all’esigenza di uno spettatore soprattutto femminile e con titolo di studio medio/alto. Dopo, si può discutere finchè si vuole sugli obbiettivi politici e sulla necessità d’un riposizionamento geografico verso il Po; ma, diamine, non v’è dubbio che Marano con l’Italia allo specchio le sue promesse le abbia mantenute -come non gli è riuscito con altri, leggi Bignardi- .
Il caso domenica in
Si prenda, per contro, la presunta candidata alla successione, Lorena Bianchetti, simpatia, cipiglio e verecondia, sorriso virginale e pelle di ceramica. Tenuto conto della linea editoriale (intrattenimento puro e ascolto popolare) della sua porzione di Domenica in, dalle 16.45 alle 18, Bianchetti ha cambiato ben tre format -“100 e lode”, “Le canzoni”, “La più bella sei tu”- non trovando la quadra; e ottenendo una media del 15%. Bassina. Certo, partiva con share molto molto bassino. Però, quando ridava la linea al vecchio pirata Baudo, lo share risaliva al 20%. E -se si fa eccezione per lo spazio del programma in pittoresco subaffitto (Corna, Lambertucci, Noventa: 11,5%) tra Monica Setta (più del 18%) e, soprattutto L’Arena di Giletti (più del 23%); bè, tenuto conto di tutto ciò, Bianchetti galleggia -per non dire affonda- dopo tre anni, di molto al di sotto delle aspettative. Non è un fatto personale. Ma qualcosa non ci quadra sui nuovi refoli del mercato (compreso quello che vuole Eleonora Daniele al posto della stessa Bianchetti). Di una cosa, però, siamo certi. Il neodirettore Masi è uomo di risultati, dedito al servizio pubblico. Con lui magari ogni pettegolezzo potrebbe rimanere tale..
Prendete questa storia dell’Alda D’Eusanio tagliata dal palinsesto di Raidue (cfr.Libero di ieri). Prendete, soprattutto, quest’altra leggenda metropolitana della Lorena Bianchetti, stimatissima dal prossimo vicedirettore generale Lorenza Lei. La quale Bianchetti, spinta da un venticello claustrale e vaticanista, dovrebbe lasciare Domenica in per sbarcare su Raidue a “Italia allo specchio”, ad occupare il posto -si dice- di Francesca Senette. Ma dài. Ci pare, codesto del siluramento della Senettina, un gossip assai inverosimile. E non tanto perchè chi scrive è amico di Francesca e Francesca è amica di questa testata (mettiamo subito le cose in chiaro...). No. L’incredibilità della notizia non ha uno stigma affettivo, bensì un cotè tecnico.
viva il talk
Aperta parentesi. Mai come nell’ultima scorcio di stagione l’approfondimento giornalistico -sia stato Porta a porta, Matrix, Annozero, Exit, Ndp-ha raggiunto punte d’ascolto inenarrabili; e l’ha prodotte grazie a un’inedita capacità d’entrare nella notizia e, soprattutto, di raccontare storie. Specie i talk, considerati d’intrattenimento “leggero” , hanno fatto la parte del leone. Specificando che noi stessi in alcuni di questi talk presenziamo graditi ospiti, programmi come La vita in diretta (fino al 30% di share), Mattino Cinque (picchi del 30%), Pomeriggio Cinque (picchi del 27,8%), pur mantenendo la solita struttura “leggera”, da cacciatorpediniere della notizia, negli eventi hanno fornito allo spettatore copertura degnissima. Chiusa parentesi. Proprio in quest’ottica, Italia allo specchio di Senette, talora s’è addirittura trasfigurato. Durante il terremoto, ad esempio, dalla media dell’8-9% è schizzato - con la sola Francesca in studio con un solo ospite: non serviamo poi a molto - al 12%, 16%, fino ad arrivare al 19%. La stessa analisi vale per puntate imperniate su temi tosti e per taluni noiosamente da servizio pubblico: la crisi, il caso Englaro, gli sbarchi dei clandestini, lo stalking (esemplare, a detta delle spettatrici donne), l’adozione dei gay ecc... Insomma. È stato piacevolmente spiazzante ritrovare, nel pomeriggio di Raidue, toni mai lacrimosi e compostezza giornalistica da Bbc. E ritrovarli in un programma che, fino a qualche mese fa, puntava sull’Isola dei famosi; che prendeva la linea bassissima, al 4-7% da Scalo 76 o dal question time al 2%; che era farcito di ben tre pubblicità e una televendita. Nulla di imprevisto, peraltro, in quest’inconsueta inversione di rotta, rispetto alla strategia di rete di Antonio Marano. La quale strategia -per inciso- era quella di modificare quasi geneticamente l’ascolto di quella fascia oraria, per non sovrapporlo a quello di Raiuno (dove la Balivo, sul cazzeggio, fa il suo buon lavoro...): e poi ringiovanirlo, quell’ascolto fino ai 35/54 anni; e agganciarlo al pubblico del nord-nord/ovest; e commisurarlo all’esigenza di uno spettatore soprattutto femminile e con titolo di studio medio/alto. Dopo, si può discutere finchè si vuole sugli obbiettivi politici e sulla necessità d’un riposizionamento geografico verso il Po; ma, diamine, non v’è dubbio che Marano con l’Italia allo specchio le sue promesse le abbia mantenute -come non gli è riuscito con altri, leggi Bignardi- .
Il caso domenica in
Si prenda, per contro, la presunta candidata alla successione, Lorena Bianchetti, simpatia, cipiglio e verecondia, sorriso virginale e pelle di ceramica. Tenuto conto della linea editoriale (intrattenimento puro e ascolto popolare) della sua porzione di Domenica in, dalle 16.45 alle 18, Bianchetti ha cambiato ben tre format -“100 e lode”, “Le canzoni”, “La più bella sei tu”- non trovando la quadra; e ottenendo una media del 15%. Bassina. Certo, partiva con share molto molto bassino. Però, quando ridava la linea al vecchio pirata Baudo, lo share risaliva al 20%. E -se si fa eccezione per lo spazio del programma in pittoresco subaffitto (Corna, Lambertucci, Noventa: 11,5%) tra Monica Setta (più del 18%) e, soprattutto L’Arena di Giletti (più del 23%); bè, tenuto conto di tutto ciò, Bianchetti galleggia -per non dire affonda- dopo tre anni, di molto al di sotto delle aspettative. Non è un fatto personale. Ma qualcosa non ci quadra sui nuovi refoli del mercato (compreso quello che vuole Eleonora Daniele al posto della stessa Bianchetti). Di una cosa, però, siamo certi. Il neodirettore Masi è uomo di risultati, dedito al servizio pubblico. Con lui magari ogni pettegolezzo potrebbe rimanere tale..
2 commenti:
no, la Bianchetti no!
per carità...quella bacia balaustre di Suor Bianca Bianchetti...che poi...secondo me.... mah
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