AVVISO IMPORTANTE PER TUTTI I LETTORI DI SCAVICCHIA LA NOTIZIA

Carissimi lettori di Scavicchia la Notizia. Ci siamo trasferiti ad un altro indirizzo. Volete venirci a trovare? Bene basta cliccare su questo nuovo indirizzo:
http://scavicchialanotizia.wordpress.com/

giovedì 25 settembre 2008

CRIMINI BIANCHI, TROPPO AVANTI PER IL PUBBLICO ITALIANO? GIUDIZI E COMMENTI

Canale5 sta vivendo un periodo di crisi, indubbiamente. Tutte le produzioni interne, come abbiamo già avuto modo di vedere in un post apposito, che dal punto di vista degli ascolti ottengono bassissimi risultati, stanno minando la credibilità e l’efficacia grazie a cui si era contraddistinta la rete nella creazione di nuovi show, genere dal quale ha sempre attinto i suoi maggiori successi. Tuttavia se la rete di Massimo Donelli in questo primo mese è già sotto di tre punti percentuali rispetto all’obiettivo prefissato, un motivo ci sarà, e colpa non è solo di tre giorni su sette ampiamente sotto la media. Ovviamente no. La fiction, uno dei terreni più ostici per l’ammiraglia Mediaset, neanche brilla, ad essere onesti. Nella speranza che si verificasse quella eccezione che avrebbe confermato una cattiva regola, ieri sera è andato in onda Crimini Bianchi, la nuova serie prodotta dalla TaoDue di Pietro Valsecchi. E ci apprestiamo, come nostro solito, a giudicare, a commentare, a trovare, qualora ce ne fosse bisogno, il pelo nell’uovo rispetto a quanto abbiamo visto.
Crimini Bianchi, il prodotto che indaga sui casi di malasanità sempre più frequenti in Italia, e quindi strettamente legata all’attualità più cocente e stringente, è presentata sotto i migliori auspici. Leggendo la trama nell’apposito post di presentazione della fiction, la storia portante, il concept di base appare come forte, vincente. Il fatto che poi fosse così osteggiata dai medici che, ribellandosi, addirittura avrebbero voluto che non andasse in onda per la paura che potesse infangare il loro mondo, poteva creare quell’alone di aspettativa che vedeva riflesso negli ascolti. Difatti, tutto ciò che, solo stando a quanto si è letto, era possibile pensare vede realizzazione effettiva nella visione delle prime due puntate. Innegabilmente, quando un qualcosa è firmato TaoDue garantisce una qualità aprioristica. A mo’ di imprinting, prima ancora che sia trasmesso il prodotto creato da Valsecchi, già si sa che si è davanti ad un qualcosa che appassiona, che è girato bene, che è, come raramente accade, di qualità. E Crimini Bianchi non è da meno. Senza gli scoccianti preamboli, si entra subito nel vivo della sua storia, catapultati nel giro di una mezz’ora nel bel mezzo di essa. La morte dell’amico del protagonista, il chirurgo Leoni, fa da molla per la creazione della vera essenza della fiction, attorno a cui si snodano i casi e, così, le puntate: una società che sia dalla parte del malato, che lo difenda, che lo faccia aprire gli occhi dinanzi a ciò che è presentato come reale ma tale non è. La sanità è, proprio per questa ragione, nell’occhio del ciclone, nella sua accezione puramente negativa.

Le due puntate, intitolate Un caso personale e Fuori strada, sono, come nella miglior tradizione Valsecchi, forbite nel modo di riprendere, scorrevoli nella resa, con un ritmo incalzante e senza sbavature che non portano a noia alcuna. Ed è proprio quest’ultimo ciò che più sorprende, unito alla potente alchimia tra i tre protagonisti, seppur non tale, per una scontrosità atavica fra due di essi, nel girato. Ciò che si nota è, come già registrato nei due fiori all’occhiello della TaoDue Distretto di polizia e R.I.S., una più che strizzata d’occhio agli U.S.A. e al loro modo di intendere e di vivere il macrocosmo dei telefilm. Non a caso, almeno personalmente, il personaggio interpretato da Daniele Pecci ricordava non molto vagamente, per l’essere burbero e scontroso, il claudicante Dr. House. Sotto questo punto di vista, è anche lo stesso DDP fonte di ispirazione oltre che elemento di paragone in un leggero déjà vu di cui, inizialmente, consta Crimini Bianchi. Al di là dei volti - Memphis troppo legato al suo indimenticato ed indimenticabile Mauro Belli finisce per divenirne macchietta per il modo di parlare accentuatamente romanesco, Silvestrin che non si può assolutamente guardare di fianco alla Filangieri felice, se poi il giorno dopo piange per la Inaudi ammazzata, per non parlare del Nick di Distretto di polizia famoso per essere il pupillo dell’ispettore Benvenuto che in CB è un ragazzo al quale è stato asportato per sbaglio un rene -, è, a larghe maniche, similare anche la storia, il plot. Il riscatto per la morte dell’amico, il volerlo vendicare pur rimanendo nel giusto, fa troppo eco alla linea gialla dell’ottava serie del poliziesco italiano più famoso nel Belpaese. Troppo. Così come la risoluzione dei casi circoscritti a puntata.

Ma non è abbastanza, però, per poter sovvertire un giudizio insindacabile. Qualitativamente Crimini Bianchi è un prodotto eccellente. Cast ottimo, avvincente nelle tematiche, mai fuori luogo nelle dinamiche. Serrato nei tempi. L’insindacabilità dell’opinione, però, è fortemente discussa leggendo gli ascolti, vaganti tra il pessimo, il penoso e l’inaccettabile. Nonostante potenzialità mozzate da una controprogrammazione sì inusuale ma marmorea, quale il turno infrasettimanale del campionato di Serie A di calcio, un netto 13.99% di share per 3.445.000 telespettatori è davvero poco. Ancor più se considerata la lettura degli ascolti limitatamente allo specifico: un primo episodio che totalizza 3.687.000 per il 13.71% di share che si trasforma nel secondo, poi, in un ancor più basso 3.171.000 ed il 14.37% di share. Roba da Italia1. La domanda è lecita: riusciremo a guardare fino all’ultimo i restanti cinque episodi? Dubito. Anche se non è mia speranza. Un'altra: non è che Crimini Bianchi, forse, è troppo avanti per il vecchio pubblico italiano?

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Non è che magari la scelta di mandare in onda Crimini Bianchi di mercoledì contro Mrs Carramba e Calciopoli è stata solo cronaca di un suicidio annunciato? Non è che percaso le polemiche da parte della CASTA dei medici iniziate più di un anno fa c'entrano qualcosa, magari con coloro che organizzano i palinsesti? Ma siamo sicuri che non sia un boicottaggio bello e buono? Chi la visto ne è rimasto per lo più piacevolmente sorpreso; il problema è un altro: non è stato visto. E allora perchè la sera dopo in seconda serata ha fatto 18%? La nostra Italietta... A me personalmente delude sempre. W CRIMINI BIANCHI, spero che gli ascolti riprendano alla grande!!! L.V.

El Barto ha detto...

L.V., così come ti sei firmato.
Prima di tutto ti ringrazio per aver commentato e poi, se mi permetti, ti ringrazio una seconda volta per avermi offerto uno spunto di riflessione importante. Sai che, ragionandoci, siamo sulla stessa linea di pensiero? Anche se non mi capacito del perché mandare allo sbaraglio un progetto costato fior di quattrini...

La tua speranza, comunque, è la mia medesima. Crimini Bianchi merita tantissimo :) A rileggerci ;) Magari per commentare un alto risultato di mercoledì ;)

Anonimo ha detto...

Caro El Barto, ripensavo poi ad una questione importante: Crimini Bianchi viene accusato di mettere in cattiva luce la CATEGORIA dei medici... Ma i "buoni" della suddetta fiction non sono forse anch'essi medici? E non presentano le portentose qualità che li rendono appunto protagonisti sfiorando come da qualsiasi clichè televisivo il SUPEREROISMO (scoprono la verità, curano o salvano i malati, denunciano il malfunzionamento delle strutture o il malpractise)??? Secondo me hanno avuto un gran coraggio a mettere in piedi un progetto del genere. Merita grandi ascolti. Ciao L.V.

Anonimo ha detto...

Su Crimini Bianchi ormai si è fatta luce; ci si è messo anche Mirabella a difendere i Medici (poverini) e ad infangare le Medical Series in generale, ma figuriamoci: CRIMINI BIANCHI è il top dell'onta per LA CASTA.
Boicottaggio, lo confermo. Continuiamo a rincoglionirci di Calcio e Carrà, continuiamo a non voler affrontare temi di cronaca, ma sorbiamoci le favolette con la Ferilli, mettiamo la testa sotto la sabbia! BRAVI. Comunque sono sempre io, L.V., e questo tema mi è particolarmente caro. Non voglio far pena a nessuno, non voglio raccontare -sarebbe peraltro falso- di esser stata vittima di Malpractice... Ci meritiamo il rimbalzo destra/sinistra al Governo, ci meritiamo di non arrivare a fine mese da quando "entrammo in Europa", ci meritiamo di essere invasi dagli immigrati perchè loro hanno il diritto di metter le tende dove un popolo di presuntuosi ignoranti non vuole né sporcarsi le mani, né fare la rivoluzione. Continua la mia indignazione. Lady Vendetta

El Barto ha detto...

Lady Vendetta (quindi L.V. sta per questo!), come non darti ragione? Se non ti dispiace, e se ovviamente sei d'accordo, vorrei portare queste tue riflessioni più alla luce. In che modo? Raramente ci si sofferma a leggere i commenti di un blog, e il tuo pensiero è buono che venga divulgato. Vorrei farne una sorta di post, riportando ovviamente tutto ciò che hai scritto :) Fammi sapere, con un commento o con una mail ;)

Anonimo ha detto...

Why not?
L.V.

Anonimo ha detto...

E normale che la boicottassera. . .finalmente si fa un fiction che mette a nudo i veri problemi della sanita e i grandi "primari" o politici si sentono in dovere di proteggere la loro classe.
La paura di un'apertura mentale da parte del pubblico li terrorizza.
Questa fiction rischiava di aprire gli occhi a molte persone e da qui la necessita di richiuderli subito prima che iniziassero i danni veri.
Purtroppo finche saranno i politici a gestire la televisione la verita sui loro sporchi traffici non verra mai fuori e di questo ne subiranno le conseguenze tutti coloro che credono ancora in certi valori.
Questa era una fiction a mio avviso vera, entusiasmante e che toccava i punti salienti della malasanita e per questo molto scomoda a chi e al vertice.