Quattro lunghe, lunghissime serate, sono almeno "servite" a qualcosa. Quattro intere serate piene più di Carlo Conti che di altro. Quattro prime time di RaiUno dediti ad esaltare, forse in una maniera troppo monotona, la bellezza femminile. Una bellezza che, d'altronde come ogni anno, ha un nome ed un cognome. Succede infatti a Silvia Battisti, direttamente Miriam Leone, anno 1985, alta 1, 76, capelli rossi e degli occhi intensi verdi, è iscritta a Lettere con indirizzo Arte e Spettacolo, la numero 97 che, dopo il fortunato ripescaggio ottenuto proprio in questa serata finale, è giunta, lentamente, sino alla finale a due, il cosiddetto "fuoco incrociato" che Carlo Conti ha riportato nella parte finale del concorso.
Entrambe siciliane le due finaliste, il titolo di Miss Italia infatti si sposta dal Veneto, sino ad Acireale, città natale della vincitrice. Eletta "Miss primo dell'anno", (fascia che fu anche dell'attuale ministro, Mara Carfagna), proprio da Carlo Conti, nella diretta di Rimini, Miriam Leone è premiata dalla sua stessa tempestività, prevale sulla seconda classificata, Marianna Di Martino De Cecco, in un virtuale derby tutto catanese. E' stata infatti la prima ad inviare la propria richiesta di partecipazione al concorso di bellezza di Salsomaggiore. Già Miss Cinema, non "approfitterà" anche della maggiore attenzione che Carlo Conti e compagnia, complice la presenza di Lucherini, hanno dedicato alla "fascia satellite". Impossibile il "condominio della doppia vittoria", la fascia di Miss Cinema, con relativo stage negli Actors Studios americani, "Lee Strasberg Theater Institutè", sarà la num.78, Valentina Mio.
Una serata che, innegabilmente, è stata migliore di quanto già fatto vedere da RaiUno nelle scorse tre serate. Sessantanove edizioni, per parlare, come d'altronde accade ogni anno per Sanremo, di crisi e inutilità del concorso. Quattro serate che in ogni caso, a detta dello stesso capostruttura Rai, Paolo De Andreis, causa accordi preventivi, non si restringeranno. Quattro serate che, è impossibile negarlo, andrebbero snellite eccome. Snellite , intaccando una struttura forse troppo buonista e poco reale. L'unica nota positiva è quella di Carlo Conti, presentatore e professionista che, se necessario, ha confermato una sua ascesa nel suo ruolo. Con maggiore carisma e sempre meno professionalmente anonimo, il presentatore toscano ha retto sulle spalle, senza alcuna vaporosa polemica, una insopportabile e forzata settimana. Le polemiche sarebbero "servite" eccome, e molti altri avrebbero sicuramente avuto voglia di accendere qualcosa, pur di risollevare le sorti un prodotto che, almeno nelle prime tre serate, ha dimostrato una evidentissima debolezza; in meri numeri provenienti dall'Auditel infatti nella prima, 3 milioni 360 mila spettatori; nella seconda, 3 milioni 276 mila; nella terza, 3 milioni 638 mila. Ma Carlo Conti, da professionista, ha evitato, ed ha portato avanti il suo impegno, ringraziando educatamente il suo pubblico, ogni sera.
Un progetto del tutto da rivedere, come lo stesso Fabrizio Del Noce ha dichiarato nella serata di stasera. Una trasmissione che forse ha poggiato troppo le proprie speranze su una rinascita ottenuta proprio con Carlo Conti, nella prima delle sue cinque edizioni. Nulla è infatti cambiato da allora, nessuna pedina è stata mossa. Si pensa più al dopo, più alla realizzazione di un percorso professionale per la miss eletta, che per il prodotto stesso. Una Miss Italia che andrebbe, in più parti, riveduta e corretta. Di certo non si pretendono le prove demenziali di Veline, ma un qualcosa di più reale, con meno miele, e più...vera Italia...
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