FIDATI DI ME CON VIRNA LISI; PRIMA PUNTATA, GIUDIZI E COMMENTI

Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. E' questo il detto che si tramanda di generazione in generazione. Ebbene, questa sera ho voluto sfidare le regole, e mi sono immerso interamente nella nuova serie che RaiUno, con Endemol Italia, ha proposto in prima tv, un progetto di ben quattro puntate, per inaugurare una stagione di garanzia che si prefigura piena di difficoltà ed incognite. Virna Lisi, come prevedibile, ne è la protagonista assoluta ed incontrastata. Sarebbe superfluo in verità, soffermarsi su tale personaggio, ma in un giudizio generale, è bene coinvolgere anche questo splendore di attrice, tutta italiana. Straordinariamente accattivante la sua bravura, il suo immergersi interamente, con una immane naturalezza, in una così angosciante situazione. Un contesto teso, pieno di suspence, ed un susseguirsi di notizie e novità, ha sempre e solo la sua firma. Una firma indistinguibile, nello sguardo distrutto, paragonabile a quello di una vera madre che vede la vita della propria figlia sfiorire sotto i propri occhi, in concomitanza della crescita di una nipotina, di sette anni, mai conosciuta finora, Alma, interpretata da Giulia Bellu, che si affaccia al "mondo dei grandi".

Una scena che, va detto con grande sincerità, va divisa con la bravura di Claudia Zanella, la figlia Martina appunto. Volto nuovo della tv, con tutta la schiettezza di una firma affermata. Sicura, professionale ed in perfetta armonia, seppur appaia strano parlare di armonia, con il personaggio. Tormentata è stata la vita di Martina, e tormentato è il suo viso, manifesto di un pesante conflitto inferiore; coinvolgere e chiedere aiuto alla propria madre, o escluderla del tutto? Una madre che, seppur in buona fede, ha messo in cattiva luce la sua immagine dinanzi ai propri figli, pur di salvaguardare quella del marito, morto di infarto. Un infarto di certo non provocato da una tormentata vita coniugale con Elena Donati (Virna Lisi) come crede Martina, ma da una vita sregolata. Ambigui appuntamenti, sempre nascosti ai figli, pur di mantenere viva l'immagine di un padre apprensivo e paziente.

Consueta la relazione tra il magistrato, ed i commissario di turno. Tra una effusione e l'altra, si scambiano informazioni riguardanti il caso Donati. A prima vista, sembra il magistrato, trami nei confronti di Elena Donati, ma forse bisogna aspettare.

Flavio Montrucchio e Martina Colombari, rispettivamente nei ruolo di Paolo Donati e moglie, di certo non protagonisti, rendono quanto possono, in un prodotto dalla elevata qualità, dove è difficile non sfigurare. Un personaggio ambiguo appare per ora Paolo, invidioso di una sorella sempre esaltata dai propri genitori, e protagonista di un tradimento da parte della propria moglie.

La prima puntata è andata. Ritmo alto e serrato. Poche sbavature, e poche, se non nulle, incongruenze. Il prodotto conferma quanto previsto nel primo pomeriggio; forti potenzialità di attrattiva sul pubblico familiare di RaiUno, miscelando a dovere il giallo familiare con questioni sentimentali pero ora poco chiare. Un giallo familiare coinvolgente ed accattivante. Le due figure in gioco, quelle di una mamma e di una figlia, appaiono, anche nella vita reale, spesso antitetiche o estremamente complici. Due figure che, nel corso di queste rimanenti tre puntate, continueranno a credere, e soprattutto, a fidarsi l'una dell'altra.

L'appuntamento è per stasera, per la seconda puntata, su RaiUno, alle 21:20.