'OVUNQUE TU SIA', QUESTA SERA SU RAIUNO

La fiction di RaiUno è una di quelle certezze, nella continua e perpetua mutazione della televisione odierna e dei suoi effetti e prodotti, indiscutibili. A livello d’ascolti, paga sempre quanto investito e rende, forse, anche più di quello che ipoteticamente si potrebbe immaginare. Fucina di successi, foriera di grandi risultati raramente attecchitasi. Non puntare su di essa, perciò, può apparire come un’assurdità. Per scacciare tutto ciò, quindi, ecco una nuova carta dal mazzo pronta ad essere mandata in onda, nella culla calda e sicura che è la domenica sera, dove crescere, farsi conoscere per poi “scoppiare” la sera successiva, il lunedì. Tocca, quest’oggi, a Ovunque tu sia, interpretata da Lucrezia Lante Della Rovere, un volto già ampiamente conosciuto, apprezzato ed amato dai telespettatori soliti seguire i prodotti della rete, per il successo che ha avuto con la serie Donna Detective. Conosciamola, sommariamente, meglio, grazie a quest’articolo pubblicato in merito da Il Velino.

Già applaudito al Roma Fiction Fest - dove la protagonista Lucrezia Lante della Rovere è stata premiata come miglior attrice - arriva lunedì 20 ottobre in prima serata su RaiUno il film tv “Ovunque tu sia”, prodotto da Filmmaster Group per Rai Fiction. È la storia di un amore a catena: pur di salvare la donna che ama un giovane è pronto a sacrificare se stesso; per fortuna c’è un’altra donna, sua madre, disposta a fare tutto pur di riportarlo a casa. Lucrezia Lante Della Rovere è Barbara, una donna che dalla tranquilla vita di provincia di Orvieto viene catapultata dall’altra parte del pianeta, in Thailandia, dove la violenza ha risucchiato suo figlio Marco (Emanuele Bosi), detenuto in carcere. Spinta dalla certezza dell’innocenza del figlio, nonostante i dubbi dell’ex marito Alberto (Fabio Sartor), parte da sola trovando sostegno solo in Jan (Francois Montagut), fotoreporter francese ritiratosi a vivere sul fiume Meckong. “Il film è girato in quattro paesi diversi: Italia, Singapore, Malesia e Thailandia. È stato un tuffo in realtà e culture molto lontane da noi. La scommessa più grande per me era riuscire a ricreare quel clima, quel modo di muoversi, di rapportarsi, di parlare - scrive nelle note di regia Ambrogio Lo Giudice -. Ho insistito per andare a girare nei posti veri il più possibile. In mezzo alla giungla, tra mille difficoltà logistiche e climatiche. Volevo che l’attrice e il personaggio diventassero una cosa sola e che tutti noi vivessimo veramente l’avventura che raccontavamo, che tutto fosse il più possibile realistico. Questo è valso nella scelta delle scenografie, dei costumi, del tipo di fotografia e, naturalmente nella scelta del cast. La storia del film è una storia sofferta, faticosa, piena di sudore, lacrime e gioie. E così è stato per tutta la troupe, italiana, malese e tailandese. Spero che dalle immagini tutto questo traspaia”. La scena più pericolosa da girare è stata quella vicino a un albero di mangrovie pieno di serpenti.
“Ovunque tu sia” è costato un milione e 750 mila euro alla Rai e 600 mila euro alla Filmmaster Group, per un totale di 2 milioni 350 mila euro. La Fimmaster continua ad investire in tv movie, un formato poco frequentato in Italia: ha cominciato nel 2005 e questo è già il decimo. Gli ascolti di “Ovunque tu sia” sono un nuovo importante test, certi che Lucrezia Lante della Rovere, alla quale in un primo momento erano restii ad affidare la parte, conquisterà anche la platea di RaiUno. Intanto l’attrice sigla una doppietta per l’ammiraglia Rai, dove tornerà presto con la seconda serie di “Donna Detective” in otto puntate. Mentre il ventitreenne Bosi, sul set di Riccardo Donna per “Questo piccolo grande amore”, ha svelato di aver vissuto non solo per “fiction” una romantica storia d’amore con l’attrice orientale Ploy Jindachot (la bella Pui).

L'appuntamento è per questa sera, alle 21.30, su RaiUno