Capita che a volte una malandata salute - alle quale, in maniera erronea, si dà davvero troppa poca importanza - abbia un ruolo decisivo nella sovversione di ogni qualsiasi piano ci si possa prefiggere e si possa architettare. L'eccezione che conferma, perciò, la regola della programmabilità della vita è presto data. Il trionfo dell'imprevedibilità. Capita così, quasi a farlo apposta, che un'infiammazione alla pianta del piede, di non meglio specificata natura - sulla quale tutt'ora mi interrogo -, ti blocchi totalmente e ti obblighi a stare al caldo della propia casupola. In qualche modo il tempo doveva pur passare, no? Ed allora, allo scurar del cielo, dopo un lauto pasto, mi sono armato di telecomando, piazzatomi comodo sulla poltrona con tanto di piccola coperta - che non fa mai male - per tenere calde le cadenti membra, ed ho acceso la televisione, per godere di ciò che le reti televisive, riferendomi naturalmente alle ammiraglie, spacciano per i grandi show del sabato sera. Da una parte uno degli ultimi intrattenitori partoriti da mamma Rai (o dalle grazie di Del Noce?), Pupo, in compagnia di un altro pupo, meno maturo e più piccolo di statura del primo, incredibile a dirsi, a sentirsi e vedersi quale Ernestino Schinella, arrivato dritto dal Ti lascio una canzone di Antonella Clerici ed approdato, per oscure logiche, al Volami nel cuore firmato Roberto Cenci, quello che una volta giostrava i trenini e i criticatissimi balli di gruppo nella Buona domenica di Maurizio Costanzo. Dall'altra, invece, un'altra, prevedibilissima e scontatissima puntata di C'è posta per te, il people show di Maria De Filippi sul successo del quale spesso cerco di trovare razionali motivazioni, seppur ci sia un momento protratto all'infinito di silenzio, successivamente. Gli show del sabato sera, questi.
Come se si trattasse di una serrata partita di ping pong, il mio schermo nel giro di un minuto mi dava la possibilità di vedere per trenta volte il faccione di Pupo e per altrettante volte la mingherlina forma di Maria De Filippi. Mi stabilizzo su RaiUno: ricordo, in tempi non tanto remoti, che ci sarebbe dovuta essere una sorta di sfida tra quattro squadre, guidata dal cantante di Su di noi - di cui tutti amano alla follia la versione remix, per inciso -, l'unica vera canzone identificativa di una carriera dai grandi interrogativi, e al contempo alcuni nomi su cui non c'è stato granché da dire negli ultimi tempi per questo circo messo in piedi con i nostro soldi. Federica Moro, per farne uno. Mi ritrovo con due squadre, una dal cuore rosso e l'altra dal cuore blu, capitanate da due semi-comici quali Gabriele Cirilli, che non ha mai fatto ridere nessuno, e Biagio Izzo che, vuoi per campanilismo, vuoi per oggettività dei fatti, un sorriso lo strappa ed una sfida che inizia alle 23.45. Prima una sorta di grande ministrone... ops, di grande concerto con tanti nomi altisonanti della musica italiana, come Gianni Morandi che, in barba al rischio di incoerenza, qualche tempo fa era dalla De Filippi, o come Ornella Vanoni che apprendo sarà conduttrice di spicco di una serata a dicembre. Una nuova Del Noce's angel, con tutta probabilità. Facciamo fuori Sposini e mettiamoci dentro la Vanoni, suvvia. Il tutto termina all'1 di notte, quando una palpebra oramai era già chiusa da un pezzo, e vince, per onor di cronaca, la squadra Uno, quella con il cuore rosso, con il 55% delle preferenze. Stendiamo tutti insieme un velo pietoso vedendo i due cuori muoversi come se fossero le carte di un Marco Carta e di una Roberta Bonanno qualsiasi ad Amici. Se qualcuno può spiegarmi cosa c'entrano i bambini di TLUC in VNC (è di moda perché fa figo utilizzare le sigle, ci adeguiamo), farebbe cosa gradita. Contro ogni legge governativa dell'Auditel, una delle quali afferma che più ci si protrae verso l'alba e più aumenta la percentuale dello share a discapito dei valori assoluti, Pupo è innovativo e punta (sempre) al nuovo: share in ribasso, e una chiusura ad un orario per il quale anche Marzullo già dorme. Sotto il 17%. Roba che a casa Martens-Clerici stappano bottiglie di spumante ogni domenica mattina. Estenuante ed osceno.
Lei, invece, dall'altra parte, ha fatto briciole di ogni suo competitor, e anche quando è uscita sconfitta, lo ha fatto con diginità, portando a casa Mediaset risultati di gran lunga superiori a quelli chiesti di base. Maria De Filippi è così, fredda, impassibile. Apparentemente. In realtà è una mente diabolica, un vero e proprio Dr Jekyll e Mr. Hide della televisione italiana, che cento ne pensa e cento ne fa, ma silenziosamente. I cardini da rispettare, come se fossero dogmi, di C'è posta per te sono semplici e riguardano stereotipi di storie: quella con persone anziane, quella con un ragazzo Down e figli che cercano genitori scappati via in Germania. Viene meno, perciò, la storia con il postino ex tronista Maurizio: evidentemente ci si era accorti di essere trascesi abbastanza. Assurda dimenticanza: la costante vip. Ovviamente non si può fare a meno della dose di vip settimanale, scherziamo? Questa settimana si sono fatte le cose in grande: Laura Pausini, Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti. Metà puntata, superata la fascia protetta. Che il trash abbia inizio. Storia inventata, palesemente dichiarato. La signora Costanzo vede Il meglio della Corrida e si accorge di alcune creature da presentare ai conduttori di Striscia. Due prosperose veline, un velino e una cantante. Dire che parole per descrivere quanto visto non ci sono non è sinonimo di banalità e scontatezza. Forse le immagini possono fare di più e superare questo mio momentaneo limite. Ecco il video, allora, di Che palle!, la canzone presentata come possibile nuova sigla di Striscia la notizia, un inno al trash televisivo. Youtube, sotto questo punto di vista, non si fa scappare niente:
Adesso, al di là del tono puramente ironico adottato in questo post, ciò seriamente rappresenta il limite toccato, e forse oltrepassato, dalla televisione italiana. Questo è il sabato sera che ci è proposto dalle ammiraglie Rai e Mediaset. Un volo pindarico tra la compostezza e l'eleganza dei prodotti del venerdì e lo squallore e la noia di quelli del sabato. Che fine ha fatto Fiorello? E Panariello? Ma soprattutto: che fine ha fatto il sabato sera tv?
Come se si trattasse di una serrata partita di ping pong, il mio schermo nel giro di un minuto mi dava la possibilità di vedere per trenta volte il faccione di Pupo e per altrettante volte la mingherlina forma di Maria De Filippi. Mi stabilizzo su RaiUno: ricordo, in tempi non tanto remoti, che ci sarebbe dovuta essere una sorta di sfida tra quattro squadre, guidata dal cantante di Su di noi - di cui tutti amano alla follia la versione remix, per inciso -, l'unica vera canzone identificativa di una carriera dai grandi interrogativi, e al contempo alcuni nomi su cui non c'è stato granché da dire negli ultimi tempi per questo circo messo in piedi con i nostro soldi. Federica Moro, per farne uno. Mi ritrovo con due squadre, una dal cuore rosso e l'altra dal cuore blu, capitanate da due semi-comici quali Gabriele Cirilli, che non ha mai fatto ridere nessuno, e Biagio Izzo che, vuoi per campanilismo, vuoi per oggettività dei fatti, un sorriso lo strappa ed una sfida che inizia alle 23.45. Prima una sorta di grande ministrone... ops, di grande concerto con tanti nomi altisonanti della musica italiana, come Gianni Morandi che, in barba al rischio di incoerenza, qualche tempo fa era dalla De Filippi, o come Ornella Vanoni che apprendo sarà conduttrice di spicco di una serata a dicembre. Una nuova Del Noce's angel, con tutta probabilità. Facciamo fuori Sposini e mettiamoci dentro la Vanoni, suvvia. Il tutto termina all'1 di notte, quando una palpebra oramai era già chiusa da un pezzo, e vince, per onor di cronaca, la squadra Uno, quella con il cuore rosso, con il 55% delle preferenze. Stendiamo tutti insieme un velo pietoso vedendo i due cuori muoversi come se fossero le carte di un Marco Carta e di una Roberta Bonanno qualsiasi ad Amici. Se qualcuno può spiegarmi cosa c'entrano i bambini di TLUC in VNC (è di moda perché fa figo utilizzare le sigle, ci adeguiamo), farebbe cosa gradita. Contro ogni legge governativa dell'Auditel, una delle quali afferma che più ci si protrae verso l'alba e più aumenta la percentuale dello share a discapito dei valori assoluti, Pupo è innovativo e punta (sempre) al nuovo: share in ribasso, e una chiusura ad un orario per il quale anche Marzullo già dorme. Sotto il 17%. Roba che a casa Martens-Clerici stappano bottiglie di spumante ogni domenica mattina. Estenuante ed osceno.
Lei, invece, dall'altra parte, ha fatto briciole di ogni suo competitor, e anche quando è uscita sconfitta, lo ha fatto con diginità, portando a casa Mediaset risultati di gran lunga superiori a quelli chiesti di base. Maria De Filippi è così, fredda, impassibile. Apparentemente. In realtà è una mente diabolica, un vero e proprio Dr Jekyll e Mr. Hide della televisione italiana, che cento ne pensa e cento ne fa, ma silenziosamente. I cardini da rispettare, come se fossero dogmi, di C'è posta per te sono semplici e riguardano stereotipi di storie: quella con persone anziane, quella con un ragazzo Down e figli che cercano genitori scappati via in Germania. Viene meno, perciò, la storia con il postino ex tronista Maurizio: evidentemente ci si era accorti di essere trascesi abbastanza. Assurda dimenticanza: la costante vip. Ovviamente non si può fare a meno della dose di vip settimanale, scherziamo? Questa settimana si sono fatte le cose in grande: Laura Pausini, Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti. Metà puntata, superata la fascia protetta. Che il trash abbia inizio. Storia inventata, palesemente dichiarato. La signora Costanzo vede Il meglio della Corrida e si accorge di alcune creature da presentare ai conduttori di Striscia. Due prosperose veline, un velino e una cantante. Dire che parole per descrivere quanto visto non ci sono non è sinonimo di banalità e scontatezza. Forse le immagini possono fare di più e superare questo mio momentaneo limite. Ecco il video, allora, di Che palle!, la canzone presentata come possibile nuova sigla di Striscia la notizia, un inno al trash televisivo. Youtube, sotto questo punto di vista, non si fa scappare niente:
Adesso, al di là del tono puramente ironico adottato in questo post, ciò seriamente rappresenta il limite toccato, e forse oltrepassato, dalla televisione italiana. Questo è il sabato sera che ci è proposto dalle ammiraglie Rai e Mediaset. Un volo pindarico tra la compostezza e l'eleganza dei prodotti del venerdì e lo squallore e la noia di quelli del sabato. Che fine ha fatto Fiorello? E Panariello? Ma soprattutto: che fine ha fatto il sabato sera tv?
3 commenti:
Ciao El Barto ... riprenditi presto ... mi raccomando ! Così il sabato sera ... puoi uscire ...
e nn seguire gli osceni programmi che trasmettono !
Il livello qualitativo televisivo del sabato sera è davvero degenerato ... e ormai molti che nn
hanno il satellite come me ... se si rimane a casa ... decide di gustarsi un bel dvd ...
Se Fiorello fa la superstar ... e intelligentemente evita di tornare in tv ... e se lo farà non sarà di sabato sera ... e Panariello ... tacciato di tv "troppo leggera" ( stupida disse qualcuno ) si diverte e ci diverte a teatro e nn pensa di ritornare in questa brutta tv del sabato ... a noi...
"non ci resta che piangere" ... in tutti i sensi ...
Ciao, ITAL :)
Spero vivamente tu abbia passato un weekend migliore ;)
Inutile dirti che quoto ogni tua singola parola. Certo, una persona sa di per sé dello squallore che ha raggiunto il sabato sera televisivo attuale, ma quando entra nella dimensione di tutto ciò, non può che rimanerne sconvolto. Da una parte ci si arrabbia, perché c'è la nostra moneta, dall'altra più della desolazione non c'è.
Allora ecco che il mio, anzi, il nostro animo nostalgico ci fa riflettere su come fosse bella la tv prima... sì, sarò ripetitivo. Però...:) Meglio piangere?
Io sono convinto che il sabato sera in tv è già finito da un po di anni...e precisamente da quando trasmisero quel programma osceno condotto dall'insignificante Luisa Corna "Si,si è proprio lui"...una specie di gara tra comici,cabarettisti,imitatori,cantanti sulla falsariga del compianto e unico show Stasera Mi Butto condotto dall'insuperabile Gigi Sabani...ricordo che fu un programma orribile,noioso e che giustamente ottene anche un bassissimo riscontro di auditel...
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